la terra da analizzarePrima di iniziare a fare l’orto è molto importante andare ad analizzare il terreno che si sta per coltivare. Chi è orticoltore biologico per passione non può certo permettersi costose analisi di laboratorio che vadano a indagare la composizione della terra che si ha a disposizione.

Tuttavia ci si può comunque affidare ad alcuni test empirici piuttosto semplici. In questo modo è possibile farsi un’idea riguardo alle principali caratteristiche del terreno e impostare di conseguenza l’attività agricola.

Chi viceversa coltiva ortaggi o alberi da frutto per ottenere reddito può aver compenso a far fare un’analisi del suolo professionale, si tratta di un investimento che consente di studiare accorgimenti volti a ottenere raccolti migliori.

La semplice osservazione

Le prime valutazioni su un terreno si fanno senza bisogno di nessun esperimento o strumentazione, ma semplicemente osservando e prendendo nota delle condizioni climatiche, della risposta alle piogge e della presenza di acqua.

Le condizioni climatiche. L’analisi del terreno deve andare di pari passo alla valutazione delle condizioni climatiche a cui saranno sottoposte le piante coltivate. Questo argomento può essere approfondito leggendo l’articolo che tratta dell’esposizione del terreno a clima, sole e vento. Occorre valutare l’esposizione al sole, per capire quante ore di luce avranno a disposizione le colture, sapere quali sono le temperature minime e massime durante le varie stagioni, per potersi regolare sul periodo di semina. Il progetto di orto dovrà tenere conto necessariamente di tutte queste informazioni.

La risposta alle piogge. Altra osservazione importante da effettuare è quella di come il terreno risponde alle piogge: basta recarsi all’appezzamento durante un giorno di forti precipitazioni e provare a osservare quanto rapidamente la terra assorbe l’acqua piovana, se ci sono dei punti in cui si formano ristagni (pozze o fanghiglia). Continuando a osservare l’orto nei giorni seguenti si osserva la capacità di trattenere l’umido e di drenare rapidamente gli eccessi idrici.

La presenza di acqua. Altra verifica importante prima di coltivare se abbiamo a disposizione l’acqua, tema che si può approfondire leggendo l’irrigazione dell’orto.

Osservare le erbe spontanee

Anche osservando quali erbe crescono su un terreno possiamo farci un’idea di che tipo di suolo abbiamo davanti. Infatti ogni specie per quanto adattabile si sviluppa in un ambiente a lei favorevole.

Se impariamo a riconoscere alcune piante tipiche dei prati incolti possiamo ricavare informazioni molto importanti sul suolo in cui le troviamo.

La misurazione del ph del suolo

Un dato molto importante riguardo al suolo che non possiamo determinare a colpo d’occhio è il valore di ph. Si tratta di un rapporto fisico determinante nel favorire o meno l’assorbimento di alcune sostanze da parte delle piante, correlato anche alla presenza di calcio nel terreno. L’analisi del ph è semplicemente effettuabile in proprio con l’uso di una cartina tornasole, come spiegato più dettagliatamente nell’articolo sulla misurazione del ph del terreno. Se il suolo risultasse troppo acido o troppo basico è possibile intervenire per apportare una correzione e rendere la terra più adatta alle piante che vogliamo far crescere.

Un test empirico sul tipo di terra

Altra informazione molto utile riguardo a un campo è la sua strutturazione e composizione. Sapere se il terreno è sabbioso piuttosto che argilloso, leggero piuttosto che compatto, permette di decidere con cognizione di causa come lavorarlo. La valutazione del tipo di terra si può effettuare in modo empirico usando un vasetto di vetro e un po’ d’acqua,  come spiegato nell’articolo su come valutare il tipo di terreno. Ovviamente l’analisi di laboratorio fornisce dati più completi e precisi, ma per un orto questo tipo di test può esser sufficiente.

Ci sono tanti altri parametri che sfuggono ai semplici test consigliati fino a qui: ad esempio come valutare la presenza di sostanza organica ed elementi nutritivi (azoto, fosforo, potassio) nel suolo. Ci sono contadini esperti che traggono queste informazioni osservando quali erbe spontanee popolano la terra: ad esempio dove c’è l’ortica il suolo è quasi sempre molto ricco e umido. Non è semplice però spiegare questo tipo di informazioni, anche perché ogni località ha le sue erbe peculiari. Per questo motivo se servono maggiori informazioni non resta che far testare un campione di terra in laboratorio.

Dopo aver valutato il terreno siamo pronti per iniziare a fare l’orto biologico e a partire con la semina dei primi ortaggi. Buon lavoro!

Articolo di Matteo Cereda

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