Il basilico è una delle più importanti piante aromatiche che possiamo coltivare nel nostro orto, insieme a salvia, timo e rosmarino fa parte di quelle erbe classiche che non dovrebbero mancare mai.

Possiamo scegliere di piantare basilico nel terreno o anche in vaso, è semplice da coltivare. Bisogna fare attenzione all’irrigazione e al freddo, soffre infatti la siccità e le temperature troppo basse, infatti con l’arrivo dell’inverno la pianta muore.

piante di basilico

Il nome scientifico è Ocimum basilicumpianta erbacea della famiglia delle lamiacee, originaria dell’Asia. Coltivare basilico permette di avere per buona parte dell’anno foglie fresche pronte da utilizzare in cucina. Sarebbe una pianta perenne anche se in Italia generalmente è più conveniente coltivarla con ciclo annuale, ripiantandola ogni anno.

Viene utilizzato spesso nella cucina italiana e in generale mediterranea, ad esempio è ingrediente principe del pesto alla genovese e si usa per insaporire i sughi al pomodoro, ma esistono anche tantissime altre possibilità e ricette per valorizzare le sue profumatissime foglie. Il basilico è ritenuto anche pianta officinale, con proprietà benefiche contro artrite e bronchite.

Dove coltivare basilico

Clima. Il basilico teme il freddo: le temperature sotto i 10 gradi sono fatali alla coltivazione, per questo motivo infatti si tiene a partire dalla primavera e fino all’autunno, ripiantandolo ogni anno. Nell’orto ama aiuole soleggiate, il sole migliora il profumo e le proprietà, aumentando il contenuto di oli essenziali nelle foglie.

Terreno. Il terreno adatto al basilico deve mantenersi abbastanza umido, per questo è utile sia ben ricco di sostanza organica. Se il suolo tende ad inaridirsi è importante avere cura di irrigare spesso e ricorrere alla pacciamatura. Eventuali ristagni d’acqua possono far ammalare la pianta, per questo motivo serve una buona lavorazione del suolo nella preparazione dell’appezzamento.

Basilico sul balcone. Se vogliamo coltivare basilico sul balcone è ideale un balcone a sud, est o ovest, che prende molto sole, ma possiamo comunque metterlo anche a nord. Possiamo usare un buon terriccio universale biologico, oppure scegliere un terriccio specifico per aromatiche.

Semina e trapianto del basilico

Per cominciare a coltivare il basilico si può scegliere di partire dal seme oppure di trapiantare una piantina già formata, acquistata in vivaio.

Procedere con la semina è un poco più laborioso ma regala abbondanti soddisfazioni. Per chi non ha voglia le piante di basilico si trovano ovunque, persino nei supermercati.

Alcuni sementi di basilico interessanti, dal classico genovese alle varietà particolari come basilico limone o basilico rosso, le potete trovare qui.

La semina del basilico

Il basilico si può seminare a partire da marzo in semenzaio e da aprile in pieno campo, ovviamente a seconda del clima della zona in cui si coltiva il momento giusto può variare anticipando o posticipando. Dove il clima è freddo e le temperature tardano ad alzarsi conviene usare il semenzaio per poter cominciare la semina in primavera e non far slittare troppo il periodo di impianto.

Per approfondire si può leggere l’articolo dedicato alla semina del basilico.

La talea di basilico

Una volta che abbiamo una piantina di basilico, comprata o seminata, possiamo moltiplicarla in modo semplice utilizzando la tecnica della talea. Bastano 2-3 settimane per avere nuove piante gratis.

La cosa interessante è che il basilico si riproduce sia partendo da un rametto che facendo radicare una singola foglia.

Il trapianto delle piantine

Anche nello scegliere il momento del trapianto bisogna tener conto che la pianta di basilico che teme il freddo, per questo meglio effettuare il trapianto a fine primavera, nel mese di maggio. Se coltiviamo basilico in vaso abbiamo più facilità a riparare le piantine nelle ore notturne e possiamo magari anticipare leggermente.

Che le piante di basilico siano state fatte nascere in semenzaio oppre siano state acquistate in un vivaio si potranno trapiantare in campo quando le temperature, anche notturne, sono stabilmente sopra ai 15/20 gradi. Le piante di basilico vanno impiantate a 20-30 cm di distanza tra loro.

Coltivare il basilico nell’orto

Il basilico richiede innaffiature frequenti perché non ama la siccità, senza esagerare però coi quantitativi di acqua: meglio bagnare poco e spesso (approfondimento: quanto irrigare il basilico)

Bisogna poi controllare le erbe infestanti rimuovendo periodicamente le “erbacce”, lavoro che possiamo sensibilmente diminuire con una buona pacciamatura.

Queste due accortezze, insieme al taglio delle infiorescenze, sono sufficienti ad una buona coltura di questa pianta aromatica. Bisogna poi tenere sotto controllo eventuali avversità.

Cimare i fiori

Per stimolare la continua produzione di foglie e mantenere una vegetazione tenera e aromatica occorre cimare di frequente le infiorescenze della pianta del basilico, evitando che i fiori facciano i semi. Quando i fiori maturano e fanno semi le foglie del basilico perdono aroma e iniziano a seccarsi, se si tiene invece la pianta potata in modo opportuno questo non si verifica.

Ogni anno però possiamo decidere di far andare a seme alcune piante per poter raccogliere i semi da conservare.

Approfondimento: come raccogliere i semi al basilico

pianta di basilico con fiori

Malattie e problemi del basilico

La malattia peggiore che può attaccare il basilico è la peronospora, si manifesta con ingiallimenti sulle foglie e muffa grigiastra nella pagina inferiore della foglia. La peronospora colpisce tipicamente in condizione di ristagno idrico o pioggia frequente e si può prevenire col rame, che però impedisce la raccolta per tutto il periodo di carenza.

L’altra frequente patologia è il “gambo nero” ovvero il fusarium del basilico, detto anche tracheofusariosi.

Un’ulteriore malattia funginea che può aggredire questa erba aromatica è il pitium o marciume radicale. In generale una corretta gestione del suolo previene queste problematiche senza dover trattare.

Tra gli insetti le lumache sono temibili nemici, in particolare quando le piantine di basilico sono ancora piccole: attenzione a non farsele mangiare subito dopo il trapianto.

Coltivazione del basilico in vaso

Il basilico è una pianta semplice da coltivare in vaso, infatti la vediamo molto spesso su balconi e davanzali. Anche se beneficia di un vaso di buona dimensione riesce ad accontentarsi di vasi poco profondi (20 – 25 cm).

Nella coltivazione in vaso è particolarmente importante fare attenzione a come irrigare, dando acqua con costanza ma senza mai eccessi. L’acqua stagnante nel vaso è causa frequente di malattie (fusariosi, peronospora).

Raccogliere le foglie

Del basilico si consumano le foglie, che sono sempre commestibili, quindi è sempre possibile prelevarle. Avere un paio di piantine permette di avere foglie fresche sempre disponibili al bisogno, cogliendo giusto quel che serve man mano in cucina.

Per raccogliere le foglie di basilico si possono spuntare le piantine o anche fare una raccolta più energica, l’importante è non spogliare mai completamente la pianta. Quando la piantina è giovane in particolare meglio non esagerare a defogliare.

Una buona tecnica di coltivazione è tenere le piante cimate, in modo da eliminare le inforescenze, possiamo sfruttare questa operazione per ottenere foglie. Volendo sono commestibili anche i fiori del basilico.

In una stagione si riesce a realizzare più di una raccolta, generalmente il basilico si raccoglie da maggio a ottobre, con maggior produzione nel mese di settembre.

Varietà di basilico

Esistono diverse varietà di basilico, il più diffuso è il classico basilico ligure che tipicamente si usa nel pesto genovese ed è anche il tipo più pregiato. Tra le varietà particolari ricordiamo quelle a foglia larga (basilico a foglia di lattuga) e quelle a foglie piccole e fitte (basilico greco “a palla”).

Una varietà originale è poi il basilico rosso o basilico viola, dalle foglie colorate appunto di rosso scuro, un’aromatica insolita che risulta decorativa in cucina, anche se è un po’ meno saporito rispetto alla varietà tradizionale ligure. Si può decidere di metterne qualche pianta anche in ottica ornamentale, per colorare in modo diverso il giardino o il davanzale.

Citiamo poi il basilico artico, che è un po’ meno aromatico ma resiste meglio al freddo: se decidiamo di far svernare le piantine di basilico può essere una buona cultivar da scegliere.

Utilizzo e proprietà del basilico

Il basilico in cucina ha molti utilizzi, i più conosciuti sono sostanzialmente due: è l’ingrediente principale del pesto alla genovese ed è un importante aroma da aggiungere alla salsa di pomodoro utilizzata per condire la pasta oppure sulla pizza. Ma non fermiamoci qui: le foglie di basilico sono importanti anche ad accompagnare la mozzarella nella caprese, si può aggiungere anche a minestre e insalate. Ci sono poi altre applicazioni interessanti, ad esempio il liquore digestivo di basilico.

Le foglie fresche mantengono tutto il loro sapore, mentre il basilico perde molto con l’essiccazione. Meglio piuttosto congelare le foglie, anche se non saranno mai paragonabili con quelle appena colte dalla pianta.

A livello officinale le proprietà del basilico sono di essere un antinfiammatorio, in particolare a questa pianta si attribuisce valore curativo contro l’artrite e la bronchite.

Articolo di Matteo Cereda

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