La salvia (Salvia Officinalis) è una pianta che forma un bel cespuglio, viene coltivata per via del suo aroma e delle sue proprietà benefiche, che la rendono una delle erbe aromatiche più utilizzate in cucina e anche una pianta officinale decisamente interessante per il nostro benessere.

Come molte altre specie perenni per poterla mantenere ordinata e in salute è bene prestare alcune attenzioni di coltivazione, tra queste la potatura.

rami di salvia

Potare significa tagliare alcune parti di pianta e nella salvia è un lavoro davvero molto semplice e veloce, alla portata di tutti. Scopriamo come e quando vale la pena tagliare i rami nella salvia, forse può interessare anche la potatura del rosmarino, altra pianta aromatica molto facile da coltivare, per cui è utile fare una potatura periodica.

Lo scopo della potatura

La salvia si pota per quattro motivi:

  • Per mantenere la pianta delle dimensioni desiderate. Il cespuglio di salvia può ingrandirsi un po’ troppo rispetto a quello che nel nostro giardino vorremmo e tagliare i rami per contenerla può avere senso.
  • Per mantenere la pianta sana. Eliminare rami secchi e parti malate ci consente di evitare problematiche di patologia e avere una salvia ringiovanita e più sana.
  • Raccogliere l’erba aromatica. A volte si tagliano rametti di salvia, per raccogliere velocemente più foglie oppure per fare una talea.
  • Stimolare una maggior produzione di foglie, se vogliamo raccogliere di più è utile svecchiare il cespuglio di salvia potando.

Quando potare la salvia

Nella potatura è molto importante scegliere il periodo giusto, per non sottoporre la pianta a tagli nei momenti in cui soffrirebbe maggiormente le ferite.

A questo proposito bisogna evitare di potare la salvia durante periodi troppo freddi: le gelate possono provocare problemi alle ferite da potatura. Evitiamo anche giornate piovose, che creano condizioni favorevoli ai patogeni.

Ha poco senso anche potare d’estate in piena attività della pianta, non è il caso di potare la salvia mentre fiorisce.

Ci sono anche delle tradizioni popolari sul periodo di potatura: in alcune zone si pota la salvia il giorno di San Giuseppe (19 marzo), mentre in altre parti d’Italia si usa potare la salvia il venerdì santo.

Il periodo ideale di potatura

Io consiglio di potare due volte all’anno:

  • A inizio primavera
  • Dopo la fioritura (a metà o fine estate)

La tradizione consiglia di potare in luna calante, personalmente non credo abbia senso stare a guardare la fase lunare prima di potare la salvia. Chi volesse farlo può trovare qui la luna di oggi.

La potatura primaverile

Il momento ideale per una potatura è tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Prima che la pianta cominci a sviluppare un’attività vegetativa più rigogliosa e a fiorire.

In questa fase consiglio una potatura molto semplice, che si limita a eliminare rami secchi o malati. Possiamo parlare di potatura di pulizia.

Il fatto che la pianta cominci a emettere foglioline ci aiuta a distinguere quali rami siano effettivamente secchi e quindi da togliere senza indugio e quali invece possiamo lasciare.

La potatura a fine fioritura

La salvia fiorisce durante l’estate, alla fine di questa stagione possiamo intervenire con una potatura più decisa, con lo scopo non solo di pulire la pianta, ma anche di contenere le sue dimensioni e di ringiovanire i rami, eliminando eventuali fusti vecchi. In questa fase spesso si decide di accorciare i rami troppo lunghi e troppo alti.

Svecchiare la pianta è molto utile a mantenerla produttiva e sana. Una buona potatura stimolerà nuovi getti. Anche il fatto di non avere cespugli troppo fitti aiuta a prevenire malattie come l’oidio, favorendo circolo d’aria tra i rami.

La potatura post fioritura è anche un buon momento per ridimensionare la pianta di salvia ed evitare che si allarghi o che si alzi troppo.

I fiori di salvia non vanno potati come si fa invece per il basilico, dove togliere le infiorescenze è utile ad aver miglior produzione.

Video sulla potatura della salvia

Potare la salvia in vaso

Nell’orto sul balcone spesso la salvia in vaso non necessita di molta potatura, visto che le dimensioni ridotte del contenitore possono condizionare la pianta a non formare una parte vegetativa troppo sviluppata, ma la dimensione tende a mantenersi coerente con l’apparato radicale limitato dal vaso.

A parte questo valgono le stesse regole della salvia in campo: si pota per ringiovanire il cespuglio e per tenerlo pulito dal secco.

Potare piante giovani

Quando le piantine sono giovani non consiglio di potarle molto, in particolare in prossimità del trapianto. Meglio aspettare che radichino bene e che si sviluppino. Potando asportiamo foglie che sono fonte di energia per la pianta, tramite fotosintesi. L’unica operazione da fare in ogni caso è l’eliminazione del secco e di rami e foglie malate.

Potare per raccogliere

Raccogliendo è meglio non tagliare rami lignificati, limitandosi a foglie e al più giovani rametti verdi.

Quando si pota si asportano rami e foglie. Ovviamente le foglie possono essere utilizzate come aromatica.

Quando una potatura ci fornisce un surplus di foglie possiamo decidere di congelarle oppure essiccarle, perché si conservino. Oppure possiamo decidere di cucinare foglie di salvia fritte, davvero buonissime.

Dai rami potati si possono anche ottenere nuove piantine tramite talea.

Domande sulla potatura della salvia

Quando si pota la pianta

In due momenti dell’anno: a inizio primavera e alla fine dell’estate.

In che luna bisogna potare

La salvia si può potare sempre. La tradizione consiglia di farlo con luna calante.

Che attrezzi servono per potare la salvia?

Una semplice cesoia da potatura.

Articolo di Matteo Cereda

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