Ciao, volevo sapere quanto tempo deve maturare il letame di cavallo prima di essere impiegato.

(Maverich)

Ciao Maverich

La tua domanda può rivelarsi molto utile anche per altri utenti e merita quindi una risposta pubblica. Perdona se prendo l’argomento un po’ alla larga, in modo da spiegare anche a coltivatori inesperti cosa vuol dire far maturare il letame e come mai è opportuno aspettare prima di spargerlo sul terreno. Se hai fretta e sai già di cosa parlo puoi andare subito all’ultimo paragrafo e leggere una risposta più diretta alla tua domanda.

La maturazione del letame

Il letame è uno dei migliori ammendanti e fertilizzanti organici per la coltivazione, quello equino che tu citi è perfetto per concimare l’orto biologico. Si tratta di una sostanza migliore rispetto allo stallattico pellettato, visto che apporta più sostanza e quindi non solo aggiunge al suolo nutrimento utile alle piante, ma contribuisce anche a migliorarne la struttura fisica, rendendolo più soffice.

Le deiezioni di cavallo sono una sostanza utilissima nell’orto ma non si possono usare appena prodotte: necessitano di un periodo di maturazione prima di poter essere utilizzate per nutrire le nostre piante.

In pratica il letame ha bisogno di un certo tempo di riposo, trascorso il quale può essere impiegato in agricoltura. Questo perché per essere stabile e per rendere i nutrimenti in esso contenuti disponibili all’apparato radicale delle piante devono avvenire delle trasformazioni.

Appena uscito dall’intestino del cavallo il letame puzza, può contenere batteri, virus e anche semi di erbe infestanti non digerite dallo stomaco dell’animale. Inoltre alcuni dei processi chimici di trasformazione che si innescano negli escrementi freschi generano calore e provocano muffe. Parliamo quindi di una sostanza non stabile, che a contatto con la pianta può danneggiarla in vari modi: facendola ammalare, provocando marciumi radicali, “bruciandola” col calore generato o con l’ammoniaca che contiene. Anche nel migliore dei casi il letame fresco andrà a riempire l’orto di erbacce per via dei semi che contiene.

Se si lascia il letame a maturare per qualche mese invece le trasformazioni avvengono prima che la sostanza sia a contatto con la pianta, gli elementi nutritivi saranno pronti per essere assimilati e non vi saranno più batteri o altri patogeni pericolosi. Il calore che le trasformazioni liberano sarà utile per “bonificare” da microbi presenti e per uccidere i semi, sterilizzando per bene il nostro concime organico.

La maturazione deve esser fatta idealmente in un cumulo, che andrebbe lasciato su terreno drenante, in modo da evitare ristagni di acqua e da permettere ai microrganismi presenti nel suolo di interagire con le deiezioni equine. Nel cumulo è ottimo mischiare una parte secca, ruolo svolto egregiamente dalla paglia, un altro elemento che può arricchire e migliorare il fertilizzante è una bella spolverata di cenere di legna.

Quanto tempo deve maturare il letame

Eccomi finalmente a dare la risposta richiesta, ossia quanto tempo bisogna aspettare prima di usare il letame. Come tutte le domande relative alle tempistiche dell’agricoltura la risposta esatta è variabile, perché la maturazione è influenzata dalle condizioni climatiche, ed è più veloce ad esempio in primavera che in inverno. Tuttavia mediamente si considera un letame maturo quello che ha aspettato nel cumulo almeno 9 mesi: questo è il periodo minimo che consiglio di considerare. Dopo un anno il letame si può definire compostato, ed è la forma più stabile e sicura da usare nell’orto.

Chi non ha pazienza di tenere il cumulo nove mesi fermo può comunque spandere il letame fresco e fresarlo nell’orto. Anche in questo caso sconsiglio però di usare letame esageratamente giovane, meglio mettere in campo deiezioni che abbiano riposato per minimo tre mesi. Inoltre quando si spande letame fresco occorre comunque attendere almeno tre mesi che si incorpori al terreno prima di poter seminare.

Risposta di Matteo Cereda

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