Il termine elicicoltura indica l’allevamento delle chiocciole, un’attività agricola che ha diffusione crescente, in particolare tra i giovani che vorrebbero aprire un’impresa. Si può intraprendere questo tipo di allevamento come professione per far reddito, ma l’attività può essere gestita anche a livello hobbistico, affiancandola all’orto.

Parlando di lumache d’allevamento si intendono le chiocciole, seguendo l’uso comune per cui anche i gasteropodi col guscio vengono indicati col termine “lumaca”. Il termine più consono è quello di “chiocciole”, visto che le lumache vere e proprie, dette anche limacce, sarebbero le beghe rosse senza guscio che divorano le nostre lattughe, un tipo di mollusco che non riscuote alcun interesse alimentare o commerciale.

chiocciole allevate

Non per niente Orto Da Coltivare parliamo anche di come difendersi dalle lumache, che nell’orto possono essere un vero flagello. In questa sezione invece faremo una panoramica sul loro allevamento, realizzando una guida che insegni come accudirle.

Guida all’elicicoltura

La nostra guida di elicicoltura si comporrà di diversi capitoli, parleremo della vita delle chiocciole e delle caratteristiche di questi molluschi, delle tecniche di allevamento e dei vari lavori da fare, ma anche di investimenti, commercializzazione e dei possibili guadagni legati a questa attività agricola.

Conoscere le lumache

Prima di tutto occorre conoscere le chiocciole per poterle allevare. Scopriamo le nozioni di base riguardanti questi affascinanti gasteropodi, dalla loro riproduzione alle fasi di crescita, passando per letargo e bordatura.

Molto importante anche conoscere le varie specie di lumache: dalla Borgognona alla cornu aspersum, è bene sapere pregi e caratteri di ogni tipo per decidere quali chiocciole allevare.

lumaca in allevamento

Business plan

Prima di cominciare è bene fare qualche conto, valutare l’investimento che comporta aprire un’attività elicicola, farsi un’idea dei potenziali guadagni, dei costi di gestione e del lavoro che comporta la manutenzione dell’allevamento.

L’azienda elicicola ha diverse fonti di reddito possibili: la carne, la bava di lumaca, le uova, i riproduttori, e non è un lavoro particolarmente impegnativo, resta però fondamentale farsi un’idea a livello economico di cosa comporta. Stilare un business plan, calcolare costi e ricavi, cercare finanziamenti e canali di vendita non sono cose da trascurare se si vuole avviare un’attività di successo.

Come realizzare un allevamento

Allevare lumache non è difficile, ma è importante imparare a farlo prima di cominciare e continuare a formarsi man mano, soprattutto per chi parte da zero e non ha esperienza agricola. Ecco quindi una serie di guide per apprendere il mestiere, relative all’allevamento all’aperto delle chiocciole, che è il più diffuso in Italia.

Scopriremo insieme tutti i lavori più importanti: dalla costruzione del recinto alla cura quotidiana delle lumache, fatta di irrigazioni, alimentazione e difesa da predatori. Impariamo a gestire l’azienda nel concreto: le coltivazioni di bieta interne ai recinti, la fase di raccolta, lo spurgo della carne, il lavoro dell’allevatore non avrà segreti.

Perché allevare le lumache

Possiamo decidere di intraprendere l’elicicoltura sia per passione verso un lavoro all’aria aperta, che per cercare una professione che dia un reddito. Non dobbiamo pensare che questo settore offra facili guadagni, bisogna mettere in gioco competenze e impegno come in tutti i lavori agricoli.

Dal punto di vista di un’attività da reddito allevare lumache è interessante perché le chiocciole hanno soprattutto ben tre utilizzi commerciali: la carne, la bava e le uova. Sono questi tre prodotti che vengono venduti generando guadagno per chi fa questo mestiere.

Uso alimentare. L’utilizzo primario delle lumache è alimentare: la loro carne è ricercata, in paesi come Francia e Spagna è un piatto molto diffuso, anche in molte zone d’Italia le lumache sono parte della cucina tipica. L’elicicoltura italiana non soddisfa la richiesta interna: vengono importate ogni anno tonnellate di carne di lumaca, questo può essere quindi un’opportunità per inserirsi nel mercato delle lumache per la gastronomia.

Bava di lumaca. La bava delle lumache è una sostanza ricchissima di proprietà e per questo molto richiesta sul mercato. Viene impiegata in farmacia per il suo potere cicatrizzante dovuto all’allantoina, si usa moltissimo nella realizzazione di creme e unguenti di bellezza, per il suo effetto rigenerante sulle cellule della pelle. Con lo sviluppo crescente della cosmesi naturale è diventata un prodotto di alto valore.

Uova di lumaca. Le uova di lumaca sono ricercatissime e vengono venduti a prezzi molto elevati. Il consumo del cosiddetto “caviale di lumaca” o “perle di afrodite” è una novità per la gastronomia italiana, ma sta riscuotendo un grande successo tra gli chef. Il prezzo delle uova è alto perché la raccolta comporta un lungo lavoro manuale e perché potenzialmente ogni uovo potrebbe sviluppare una chiocciola.

Impostare un allevamento

L’allevamento di lumache si può fare su molti terreni, risulta fondamentale la scelta del metodo e del tipo di lumache da allevare, la qualità dei riproduttori scelti infatti determina la produttività dell’azienda.

Dove allevare: requisiti del terreno

Le lumache non sono esigenti in termini di terreno: si può fare elicicoltura su qualsiasi substrato, da evitare solo terreni troppo compatti: importanti ristagni d’acqua potrebbero far annegare i molluschi. Un terreno calcareo è da preferirsi: il calcio è utile alle lumache per costruire il guscio.

L’allevamento avviene tranquillamente all’aperto, il clima italiano permette la vita delle chiocciole senza richiedere serre o coperture. Ci sono aziende elicicole che preferiscono comunque tenere le lumache al coperto per non doversi preoccupare degli agenti climatici, i costi risultano però decisamente superiori.

Quali riproduttori acquistare

L’elicicoltura è rivolta all’allevamento di chiocciole, si escludono quindi le limacce senza guscio. Ci sono diverse razze di questo gasteropode, ognuna ha diverse caratteristiche: dimensione, capacità riproduttiva, resistenza agli agenti esterni e sapore della carne. L’importante è scegliere una razza adatta al clima, che garantisca individui resistenti e produttivi.

Le lumache più diffuse negli allevamenti sono la cornu aspersum e la helix pomatia (lumaca della Borgogna), sono esemplari di buone dimensioni dalla carne rinomata. La Borgognona è scelta per le grandi dimensoni, la cornu aspersum per la maggior velocità di crescita e riproduzione. All’acquisto dei riproduttori da cui prenderà vita l’azienda elicicola è importante valutare accuratamente quali tipi di chiocciole scegliere.

Metodo di allevamento

Il sistema tradizionale per allevare le lumache prevede di tenerle in due aree distinte: quella dedicata alla riproduzione dove i nostri gasteropodi si moltiplicano e quella di allevamento dove le chiocciole crescono e ingrassano. In alternativa si può anche decidere di avere un’unica vasca di allevamento, in cui si svolge tutto il ciclo vitale.

Le chiocciole inoltre possono essere allevate sia all’aperto che al coperto, visto che il clima italiano consente di tenerle con ottimi risultati all’aperto ci occuperemo di questa tipologia di elicicoltura, non considerando gli allevamenti al chiuso.

lumache da allevamento

Guadagnare con le lumache

Alcuni decidono di cominciare ad allevare chiocciole per il guadagno, prima di farlo è bene studiare attentamente il settore e non solo fare un buon business plan, ma anche imparare il lavoro e rendersi conto di quanto impegno e fatica comporta. Solo chi è consapevole di questo arriverà ad avere dei risultati concreti.

Elicicoltura da reddito

Guadagnare allevando lumache è possibile, l’elicicoltura è individuata da molti giovani aspiranti imprenditori come uno dei possibili settori in cui crearsi un lavoro. Bisogna sapere però che è un’attività che necessita di un buon bagaglio di conoscenze e di molto lavoro per arrivare a essere redditizia. Come tutti i lavori agricoli anche l’allevamento delle chiocciole è un’attività faticosa e non banale, chi insegue il miraggio di un facile guadagno rischia di perdere tempo e investimento iniziale.

Rispetto ad altre attività dello stesso settore, ad esempio la lombricoltura, le lumache richiedono un investimento iniziale maggiore, per la costruzione di recinzioni, l’acquisto di riproduttori e altre attrezzature. Non si parla comunque di cifre astronomiche, chi volesse dedicarsi seriamente all’elicicoltura di professione può farlo, potete approfondire leggendo l’articolo su costi e ricavi dell’allevamento di chiocciole.

Il consiglio che mi sento di dare a chi pensa di lanciarsi in questa avventura è quello di fare una prima sperimentazione a livello hobbistico, con un allevamento di piccola dimensione, crescere gradualmente con esperienza.

Consiglio anche di non limitarsi a fare un corso (in genere pagando una cifra elevata) ma piuttosto girare per allevamenti e conoscere vari produttori, apprendendo diversi metodi prima di decidere il proprio. Può essere utile anche farsi guidare da chi ha esperienza.

Investimento iniziale

Per iniziare un allevamento di lumache all’aperto serve per prima cosa il terreno. Non deve essere per forza di proprietà ma dovendo costruire recinzioni impegnative è bene che sia regolato da un solido contratto di affitto o comodato d’uso.

Ci sono poi alcuni fondamentali cose da comprare:

  • Materiale per le recinzioni (reti per lumache e pali).
  • Attrezzi agricoli di base, per le coltivazioni interne ai recinti. Niente di complicato, ma serviranno gli attrezzi manuali classici, come vanghe, zappe, badili. Se si alleva su una bella superficie non si può pensare di lavorare la terra tutta manualmente, è utile un motocoltivatore. Occorre un decespugliatore per tener sotto controllo le erbacce ai bordi e sfalciare le biete.
  • Riproduttori. Bisogna ovviamente acquistare le prime lumache, appunto i riproduttori.
  • Altri materiali e strutture. Servono contenitori, un magazzino e celle frigorifere per conservare le lumache raccolte per la vendita.

Ci sono poi i costi di confezionamento, marketing e burocrazia. L’elicicoltura non è più costosa di molte altre attività ma comporta un costo iniziale. Consiglio investire quando si ha un minimo di consapevolezza e progettualità, ragionando sul business plan.

Si può anche cercare finanziamenti e incentivi per agevolare la fase iniziale di apertura dell’impianto, ma sempre tenendo conto che nulla viene regalato e che il lavoro agricolo comporta impegno, competenza e fatica.

Quanto rende l’elicicoltura

Il guadagno dell’allevamento di lumache, come ogni attività agricola, è molto variabile: impossibile quantificarlo senza conoscere tutti i fattori. L’elicicoltura offre margini di profitto interessanti, per chi sa coglierli.

Un punto cruciale che determina il rendimento dell’attività è la commercializzazione. Chi riesce ad arrivare al cliente finale con un prodotto finito (caviale di lumaca, carne, creme di bava) massimizza i guadagni, ma la vendita richiedete tempo ed energie, in alternativa ci si può rivolgere a rivenditori, negozi di alimentari, ristorazione, ovviamente si guadagna un po’ meno a fronte di un minore impegno di marketing. Chi vuole invece non pensare alla fase di vendita può rivolgersi a consorzi o grossisti, ma nel farlo rinuncia a una bella fetta di rendita.

Articolo di Matteo Cereda, con il supporto tecnico di Ambra Cantoni, imprenditore agricolo di La Lumaca

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