L’oidio è un fungo parassita che attacca diverse piante dell’orto e del frutteto, aggredendo spessissimo le cucurbitacee (zucca, zucchina, cetriolo,…). In particolare questa malattia crittogamica è fastidiosa sulle piante di zucchina e di zucca., anche se possiamo trovarla su moltissime altre specie, comprese piante perenni come gli alberi da frutto e aromatiche, quali la salvia.

Il fungo è conosciuto anche come mal bianco perché si manifesta con un imbianchimento sulla superficie delle foglie, cosa che lo rende davvero caratteristico e semplicissimo da riconoscere.

oidio delle zucchine

Contrastare l’oidio in agricoltura biologica è possibile, in primo luogo puntando a prevenirlo, in seconda battuta con interventi a base di bicarbonato di potassio, di sodio o zolfo. Ci sono poi funghi antagonisti che si possono impiegare nella difesa biologica. Visto che si tratta di una delle più comuni malattie dell’orto vale la pena fare un focus, scopriamo dunque nel dettaglio come possiamo difendere le nostre zucchine dal mal bianco.

Caratteristiche e sintomi

Il mal bianco è un fungo che si sviluppa grazie a spore, chiamate oidiospore, originate da micro filamenti. Si tratta di un Ascomicete, della famiglia delle Erysiphaceae. I danni che porta sono prevalentemente a carico delle foglie.

Come già anticipato riconoscere i sintomi dell’oidio non è per niente difficile: in particolare su cucurbitacee quali le zucchine e le zucche, che hanno foglie ampie dove risalta evidente la patina bianca della malattia. Dopo il primo stadio in cui appunto si vedono le chiazze bianche sulle foglie si avranno ingiallimenti e necrosi, fino al deperimento o accartocciamento totale. Questo danno ovviamente compromette la fotosintesi, in generale piante colpite da oidio hanno crescita stentata

Come tutte le malattie funginee anche l’oidio si propaga tramite le sue spore, che possono essere portate anche dal vento. Le condizioni predilette dal mal bianco per manifestarsi sono una temperatura moderata (tra i 20 ed i 25 gradi) e ovviamente l’umidità. Attenzione quindi in particolare alle mezze stagioni, periodo in cui si potrebbe richiedere un trattamento.

oidio sulla foglia di zucchina

Come prevenire il mal bianco

Nella coltivazione biologica la prevenzione deve esser sempre messa come priorità: meglio evitare dal principio il problema che dover impiegare prodotti che seppur naturali possono comunque portare lievi conseguenze, alterando l’ambiente.

Il primo consiglio per prevenire l’oidio è di evitare di piantare le nostre cucurbitacee troppo vicine. Le zucchine devono avere almeno un metro di distanza tra ogni pianta, le zucche anche di più. Se le piante sono ben distanziate ci sarà una buona circolazione d’aria, evitando il sorgere del mal bianco e qualora si manifestasse comunque rendendo più difficile la diffusione della malattia. Sempre per mantenere aerazione tra le piante si può diradare con qualche potatura situazioni troppo fitte di tralci e foglie.

Un altra precauzione essenziale per evitare l’oidio è di ruotare le colture, evitando di tornare con zucche o zucchine sulla stessa aiuola dell’orto per almeno 3 anni. In generale per tutte le malattie alternare le diverse tipologie di pianta è fondamentale.

Si dovrebbe poi evitare di innaffiare nelle ore in cui la temperatura è vicina a quella più favorevole al fungo (22 gradi), se possibile evitando di bagnare sulla foglia ma spargendo acqua sul terreno direttamente.

Sono utili nella prevenzione anche le polveri di roccia spruzzate sulle foglie: possono assorbire l’umido in eccesso. A questo scopo possiamo usare caolino o zeolite micronizzata.

Come intervenire sulle piante malate

L’oidio è un fungo molto resistente e difficile da debellare. In agricoltura biologica non ci sono prodotti che possono curare l’oidio sanando la parte colpita pianta, ma si può arrestare l’infezione. Molto importante è tenere d’occhio costantemente le piante e intervenire tempestivamente prima che il fungo si espanda a dismisura danneggiando tutta la coltivazione.

L’intervento contro questa malattia non è semplicemente un trattamento. Per fermare il fungo occorre in primo luogo rimuovere tutte le parti malate della pianta (avendo cura di eliminarle e non metterle a compostare e non lasciarle sul terreno) e poi effettuare un trattamento per proteggere le parti sane. Se la pianta è molto malata tanto vale sradicarla interamente.

Quando si verifica la malattia è importante intervenire con trattamenti, utilizzando ovviamente solo prodotti consentiti dall’agricoltura biologica. La finalità dei trattamenti è di contenere la malattia, fermandone la diffusione, quindi bisogna non solo trattare le piante che manifestano sintomi del mal bianco, ma l’intera coltivazione di specie potenzialmente soggette al problema.

Si può anche decidere trattamenti preventivi quando le condizioni sono favorevoli all’oidio, quindi temperature miti e molto umido.

pianta malata di oidio

Trattamenti biologici contro l’oidio

In agricoltura biologica abbiamo diverse possibilità di contrastare il mal bianco sulle zucchine, sulle zucche o su altre piante. Non dobbiamo pensare che se un prodotto è consentito in bio allora è esente da ricadute ambientali: anche un semplice trattamento a base di bicarbonato di sodio ha un piccolo effetto nel rovinare la struttura del terreno e nell’alterarne il ph. Quindi prima di intervenire è bene tener conto di questo e conoscere anche gli effetti collaterali, in modo da dosare la sostanza e non abusare nelle quantità o nelle frequenze di trattamenti.

I più efficaci rimedi bio al mal bianco applicabili nell’orto sono cinque, li elenco in ordine di ecosostenibilità, quindi meglio partire dal primo, anche se più blando. Andiamo poi a vedere più nel dettaglio le caratteristiche di ogni intervento.

  1. Decotto o macerato di equiseto.
  2. Aceto
  3. Bicarbonato di potassio.
  4. Bicarbonato di sodio.
  5. Zolfo.

Combattere l’oidio con l’equiseto

L’equiseto è una pianta spontanea facile da riconoscere e ben diffusa su tutto il territorio italiano, per il suo alto contenuto di silicio si può impiegare nel rafforzare le difese delle piante contro le malattie funginee. Bisogna realizzare un decotto o un macerato, in modo da ottenere un liquido da spruzzare sulle nostre colture, si tratta di preparazioni davvero semplici e fattibili in auto produzione.

Non dobbiamo pensare all’equiseto tanto come un rimedio, quanto come a un supporto alla prevenzione, i trattamenti vanno fatti quindi abbastanza spesso nelle stagioni favorevoli al mal bianco, prima dell’insorgere del problema. Il bello di questo trattamento è che non ha nessuna controindicazione, quindi non si inquina e si può usare senza precauzioni.

Per approfondire come preparare e utilizzare questo rimedio naturale potete leggere l’articolo dedicato al decotto di equiseto.

Aceto

L’aceto è un rimedio molto blando contro il mal bianco, ma la sua acidità è sgradita allo sviluppo delle spore di questa malattia. Si tratta con acqua in cui diluiamo poco aceto, la dose giusta è di un cucchiaio per litro.

Si tratta di un metodo casalingo adatto a orti di piccole dimensioni e anche a coltivazioni da balcone, visto che l’aceto in genere lo abbiamo sempre disponibile in casa. Attenzione però a non esagerare perché una buona quantità di aceto nel terreno può uccidere le piante.

Bicarbonato di sodio e di potassio

Tra i rimedi naturali economici e semplici possiamo usare anche il bicarbonato di sodio e il bicarbonato di potassio, che hanno azione simile. Sembra che in modo analogo anche l’acqua ossigenata sia utile a contrastare la malattia sulle piante delle zucchine.

Il bello del bicarbonato di sodio è che si tratta di una sostanza economica e spesso già presente in casa, visto che viene impiegata per moltissimi scopi. Per effettuare il trattamento si usa un cucchiaio di bicarbonato per ogni litro d’acqua. Attenzione però che l’impiego deve essere moderato per frequenza e quantità: la presenza nel terreno del bicarbonato di sodio è dannosa per tutte le piante, inoltre varia il ph virandolo al basico. Se piccole dosi di bicarbonato spruzzate sulle piante non fanno danno un suo abuso può creare seri problemi all’orto.

Il bicarbonato di potassio ha un’azione molto simile a quello di sodio ed è registrato come fitofarmaco consentito in agricoltura biologica, il suo trattamento ha solo un giorno di carenza.

Per approfondire:

Ampelomyces quisqualis: fungo antagonista

Esiste un fungo chiamato Ampelomyces quisqualis che si può impiegare nel contrastare l’oidio. Si tratta di un trattamento completamente naturale molto efficace sulle prime infestazioni di mal bianco.

Lo zolfo: anticrittogamico bio

Il più importante trattamento bio contro il mal bianco delle zucchine è certamente lo zolfo, considerato l’anti oidio per eccellenza, consentito in agricoltura biologica. La prima cosa da sapere volendo impiegare zolfo nell’orto è di fare attenzione alla sua fitotossicità, infatti ad alcune temperature lo zolfo diventa dannoso per le piante. In particolare il trattamento a base di zolfo è inefficace se la temperatura è sotto i 15 gradi e nocivo per la pianta oltre i 30 gradi, attenzione quindi a effettuarlo al momento giusto.

Attenzione poi a ricordandosi che sono da tenere 7 giorni di carenza tra il trattamento e la raccolta.  Lo zolfo è consentito in agricoltura biologica.

Per trattare con questo prodotto usando una pompa irroratrice occorre acquistare zolfo bagnabile (ad esempio questo su Amazon ha un buon rapporto di prezzo). Si usa in dose di circa 20 grammi per 10 litri.

Possiamo anche semplicemente impiegare zolfo in polvere, senza diluizione. Conviene spargerlo sulle piante usando una solforatrice, ne esistono modelli elettrici o manuali, sempre su Amazon trovate questa manuale che è abbastanza economica.

Il trattamento è meglio ripeterlo dopo due settimane, anche se si riscontra un ottimo risultato già in seguito al primo passaggio, questo in modo da stroncare definitivamente la malattia.

Per chi volesse scegliere questo rimedio è possibile approfondire leggendo l’articolo di Sara Petrucci dedicato proprio allo zolfo.

Trattamento con elicitori

Gli elicitori sono trattamenti specifici che hanno lo scopo di pungolare il sistema immunitario della pianta, per stimolare una maggior difesa dai patogeni. Contro l’oidio sono stati riscontrati ottimi risultati nella prevenzione, impiegando un elicitore chiamato ibisco, che oggi è disponibile anche per gli hobbisti.

Gli elicitori sono prodotti privi di tossicità e per questo particolarmente interessanti.

Articolo di Matteo Cereda

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