Che l’humus di lombrico sia il miglior concime possibile per l’orto biologico non è certo una novità, in realtà è molto più di un concime e sarebbe più corretto definirlo ammendante.
La novità introdotta da Conitalo è invece l’humus pellettato. Finora abbiamo sempre conosciuto humus in forma classica al naturale, che si presenta come terriccio, più o meno vagliato, mentre ora possiamo sceglierlo anche in pratici granuli, proprio come il classico stallatico.
Le caratteristiche sono sempre quelle del vermicompost, andiamo a vedere prima di tutto perché usare humus in generale e poi faremo un breve focus su questo nuovo prodotto pellettato.
Perché usare humus di lombrico
La parola fertile deriva dal latino fertilis, che significa produttivo.
Il terreno fertile è quello capace di darci raccolti abbondanti, ci sono molti modi per intendere questo concetto e per rendere un terreno produttivo.
L’agricoltura intensiva punta su concimi solubili da sintesi chimica, che possono cedere rapidamente i nutrienti alla pianta. Sono sostanze tanto facili da assorbire per le radici, quanto rapide a dilavarsi. Questo rende le piante completamente dipendenti dall’intervento del coltivatore e col tempo impoverisce il suolo, sfruttandolo fino allo stremo.
La coltivazione biologica ha un’ottica diversa, che mette al centro la rigenerazione e vuole ottenere un terreno che si mantenga fertile nel lungo periodo. In questo la sostanza organica gioca un ruolo fondamentale, ha l’effetto ammendante di migliorare la struttura del suolo e renderlo meno dipendente da continue lavorazioni.
Il vermicompost si rivela particolarmente prezioso in questo: l’humus di lombrico ha un ottimo contenuto di sostanze nutritive, apporta gli elementi fondamentali per la vita della pianta. Ma non si limita a nutrire l’organismo vegetale.
La fertilità non è legata soltanto agli elementi nutritivi, ci sono altri aspetti di cui tenere conto, eccone alcuni molto importanti:
- La presenza di microrganismi. I processi che permettono alle radici delle piante di reperire risorse sono guidati da una serie di microrganismi che vivono in sinergia con gli organismi vegetali, possiamo parlare di fertilità biologica, legata alla vita microscopica del suolo. L’humus di lombrico è ricchissimo di microrganismi (a spanne 1 milione di microrganismi in un grammo) e crea le condizioni adatte al proliferare di queste forme di vita importantissime. L’humus pellettato di Conitalo viene trattato a freddo per non alterare proprio la carica microbiotica del vermicompost.
- La capacità del terreno di trattenere acqua. Un buon terreno non si asciuga subito, ma riesce a trattenere correttamente l’umidità. La presenza di humus aiuta ad aumentare questa capacità di ritenzione idrica, questo significa poter irrigare meno.
- Una buona struttura del terreno. Un terreno ben strutturato si presenta soffice, garantendo una buona ossigenazione, un corretto drenaggio e minor sforzo per coltivarlo. Anche su questo aspetto la sostanza organica gioca un ruolo chiave e l’humus aiuta particolarmente, con la sua funzione ammendante.
Humus pellettato
Conitalo è un’azienda che si occupa di lombricoltura dal 1979 e in questo settore è la realtà più attiva in Italia nella ricerca di nuovi prodotti e nell’attenzione a verificare caratteristiche e qualità del proprio humus.
L’humus pellettato è uno dei risultati di queste ricerche, un prodotto che mantiene le caratteristiche positive del vermicompost che tutti conosciamo, con una forma che può risultare più pratica ed è particolarmente interessante in agricoltura professionale.
Questi pellet sono realizzati a partire da 100% humus di lombrico, proveniente da letame bovino, certificato benessere animale e no-antibiotico. Sul vermicompost viene realizzata una particolare pellettatura a freddo proprio per non alterare la carica microbiotica, una classica essicazione distruggerebbe il prezioso mix di vita del prodotto.
Il vantaggio di avere i pellet non è semplicemente legato alla comodità di distribuzione, per chi è abituato allo stallatico pellettato, ma sta soprattutto nel rilascio graduale, che prolunga l’effetto positivo della sostanza, rendendola efficace su un periodo di tempo maggiore. Il fatto di avere un conglomerato granulare rende l’humus disponibile lentamente, man mano che l’umidità del suolo e i microrganismi che lo popolano entrano in relazione con i pellet.
Articolo scritto da Matteo Cereda con il contributo tecnico di CONITALO, azienda partner e sponsor di Orto Da Coltivare.
Era ora che qualcuno pensasse ai pellet!!!
Dove è possibile acquistarlo?
Ciao Giovanni, lo trovi qui.
Ciao, per quanto riguarda i dosaggi come ci si regola?
Bella domanda, perché questo è un prodotto nuovo che non ho ancora avuto occasione di testare. Essendo humus 100% c’è solo da capire la perdita di peso pellettando. Puoi chiedere a Conitalo info, lo farò anche io.
Buongiorno, in previsione dell’orto primaverile e estivo qual’e il momento migliore per lavorare il terreno?
Grazie mille
Non c’è una regola generale, dipende dal suolo. Secondo me se hai l’appezzamento libero e pulito vale la pena lavorarlo ora e lasciare che il freddo invernale aiuti a strutturare il terreno.
Ciao in passato ho usato del concime di lombrico,il risultato da.me riscontrato non era male solo che era terriccio non. In pellet.
Se possibile si possono avere piu’ informazioni a riguardo di quello in pellet e quello vagliato?(le quantita’ e come usarlo).
Ringrazio fin d’ora.
Buongiorno, vorrei sapere se si può utilizzare il pellettato già in fase di trapianto a maggio o se va sparso sul terreno a ottobre e poi zappato grazie
Puoi metterlo anche in fase di trapianto, va benissimo.