L’aglione della Val di Chiana è una coltura veramente molto interessante: a prima vista sembra il classico aglio, ma ha dimensioni decisamente più grandi.
L’aglione è una specie botanica distinta e non una varietà d’aglio, anche se si coltiva proprio come l’aglio: produce una testa con spicchi, ma ha caratteristiche differenti nel sapore e nella digeribilità.
Si tratta di una coltivazione peculiare della Toscana, in particolare della Val Di Chiana, conosciuto principalmente per i celebri pici all’aglione, un primo piatto della tradizione locale dove la pasta fresca è accompagnata da un sugo a base di questo ortaggio.
Scopriamo le caratteristiche della pianta dell’aglione e la sua coltivazione, che è molto semplice. Cominceremo a spiegare come e quando piantare i suoi spicchi giganti, un lavoro da fare tra ottobre e novembre per avere quest’aglio elefante nell’orto.
La pianta di aglione di Chiana
La pianta di aglione ( Allium ampeloprasum var. Holmense) appartiene al genere Allium e ha moltissime caratteristiche in comune con il classico aglio che tutti conosciamo (Allium sativum). Si tratta di una specie di origine antica, fortemente legata alla zona toscana della val di Chiana, che si trova tra Arezzo, Siena e Perugia. Oggi rischierebbe di scomparire, se non fosse in atto una sua riscoperta da parte di alcune aziende agricole locali. Viene ancora coltivato prevalentemente nella sua zona di origine.
La prima cosa che colpisce nell’aglione è la dimensione del suo bulbo e dei relativi spicchi, tanto che in inglese si chiama elephant garlic, letteralmente aglio elefante. La pianta è simile all’aglio che tutti conosciamo e ha il medesimo ciclo colturale.
Piantare l’aglione
Per cominciare a coltivare in un orto aglione di Chiana conviene partire piantando gli spicchi, tecnica e periodi di semina sono gli stessi descritti nella guida su come piantare aglio. Il fatto di moltiplicare la specie tramite bulbo (metodo agamico) significa mantenere con certezza la varietà genetica, evitando incroci. Se mettiamo nel terreno uno spicchio di “aglio elefante” sappiamo con certezza che otterremo al termine della coltivazione spicchi con lo stesso DNA della pianta madre.
Il periodo di semina è l’autunno: ottobre e novembre. Volendo seguire le fasi lunari, come orticola da bulbo bisogna metterla in luna calante.
Preparare il terreno
Prima di piantare conviene preparare il terreno dove mettere gli spicchi di aglione, lavoro che consiglio di fare almeno una settimana prima della semina vera e propria. Meglio lavorarlo per bene, con vanga e zappa, perché sia soffice e drenante. Come tutti gli ortaggi sotterranei sarà fondamentale che il suolo non formi ristagni idrici e al tempo stesso che non opponga resistenza all’ingrossare della nostra testa d’aglio gigante.
Una modesta quantità di compost ben maturo risulta utile ad arricchire di nutrimenti e ad ammendare il terriccio con sostanza organica. Meglio il compostato rispetto al letame, perché l’aglione non ama eccessi di azoto. Una concimazione azotata favorisce le foglie a scapito della pezzatura del bulbo.
Mettere gli spicchi
Mettiamo nel terreno gli spicchi singoli, con la punta verso l’alto. La profondità a cui si mette è determinata dalla dimensione dello spicchio: facciamo in modo che la sua sommità sia praticamente a livello del terreno.
Teniamo conto di dare alle piante una maggior distanza rispetto a quella a cui siamo abituati per l’aglio: 30 cm tra le piante e 50-60 cm tra le file può essere un buon sesto d’impianto.
Dove trovare aglione da semina
La cosa più difficile potrebbe essere procurarci gli spicchi da cui partire. Da qualche anno si comincia a trovare in commercio aglione da semina, ma attenzione a rivolgervi a vivaisti seri, evitando marketplace come Amazon o eBay dove si trovano venditori non affidabili.
Per comperare aglione la cosa migliore sarebbe rivolgersi direttamente a produttori della Val di Chiana, oppure partecipare a scambi con altri coltivatori che abbiano a cuore il fatto di preservare ortaggi rari e varietà antiche.
Un manuale di coltivazione dedicato a coltivazioni poco diffuse ma molto interessanti e fattibili nel nostro clima.
Come si coltiva
Coltivare quest’aglio gigante è molto semplice e non richiede particolari accorgimenti.
Il controllo delle erbe infestanti è importante, visto che la parte fogliare dell’aglione è verticale e non molto coprente, ma se effettuiamo una buona pacciamatura non ci impegnerà molto. Le irrigazioni vanno effettuate al bisogno, in modo che il suolo non secchi completamente, ma senza eccessi.
Si tratta di una specie poco soggetta a malattie e parassiti, per cui si presta particolarmente bene a una coltivazione biologica.
Consiglio di approfondire le pratiche colturali leggendo il metodo di coltivazione dell’aglio, visto che le operazioni sono analoghe.
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Nicola
Grazie mille per queste preziose informazioni!
4 Aprile 2024
RispondiClaudio
Si molto utile grazie
8 Ottobre 2023
RispondiGiuseppe
Gli spicchi di aglione che ho comprato ad agosto posso metterli sottovuoto e tenerli in frigo per poi seminarli a ottobre?
30 Agosto 2023
RispondiPuoi conservare una testa di aglione come faresti con aglio e cipolla, da piantare a ottobre. Non serve mettere in frigorifero.
31 Agosto 2023
RispondiMassimo
Come conservo i bulbi da agosto fino a ottobre per seminarli?
23 Agosto 2023
RispondiI bulbi fatti seccare si conservano, come si fa con aglio e cipolle.
28 Agosto 2023
RispondiEdmondo
Salve….Come si fanno a scegliere gli spicchi da piantare ???
4 Maggio 2023
RispondiScegli degli spicchi vigorosi, non quelli piccolini o schiacciati.
5 Maggio 2023
RispondiМариана Ценкова
Ho perso la stagione giusta per piantare i spicchi di aglione. Posso piantarla in gennaio?
11 Gennaio 2023
RispondiPuoi piantare aglione sia a gennaio che a febbraio, benissimo.
12 Gennaio 2023
RispondiGEnnaro
Durante un viaggio in val di chiana sono riuscito a recuperare ben 10 spicchi di aglione, che ho appositamente piantato ad Ottobre in terreno vulcanico a Monte di Procida. Lo sto raccogliendo in questo peridodo poiche la pianta sopra è quasi secca, l unica cosa che noto che di 10 spicchi mi sono ritrovato 5 piante con fiore e 3 senza. Quelle con il fiore sotto portano spicchi e delle palline che sembrano semi, quelle senza fiore sotto non portano spicchi ma somiglia ad una cipolla anche se di sapore agliino.
15 Giugno 2022
RispondiMargherita
Ho raccolto l’aglione e ho trovato, attaccati al bulbo, dei piccoli spicchi. Sono questi che posso conservare e seminare ad ottobre prossimo?
12 Giugno 2022
RispondiCiao Margherita, ti consiglio di seminare spicchi veri e propri, che possano darti piante produttive.
13 Giugno 2022
RispondiSidi
Una mia amica mi ha procurato l’aglione acquistandolo all’Ipercoop di sesto fiorentino.
20 Dicembre 2021
RispondiLeandro
Buongiorno, anch’io lo scorso anno ho piantato una decina di spicchi e al momento del raccolto ho notato che c’erano attaccati altri specchietti gialli/ marroncini più piccoli. Li ho buttati perché nessuno ha saputo dirmi cosa fossero. Volevo porre una domanda a voi che avete più esperienza: ho visto in vendita le “punte” cioè, la parte che poi farà il seme ma ancora chiusa, poco dopo lo stadio iniziale.Per cosa viene usato? Si può mangiare?
8 Novembre 2021
RispondiCiao Leandro, lo scapo floreale dell’aglione si taglia per favorire l’ingrossare del bulbo e si mangia, confermo.
10 Novembre 2021
RispondiGiorgio
@Clara: anche io sono anni che coltivo l’aglione in casa, che io sappia quegli spicchi piccoli e giallini sono proprio semi, solo che non sono mai riuscito a farne germogliare uno. Per cui continuo a seminare lo spicchio grande. Mi piacerebbe sapere se qualcuno sia mai riuscito!
11 Agosto 2021
RispondiClara
grazie Matteo, buona idea!
Ho chiesto a una persona e mi ha detto che sono una sorta di semi… Ma mi è sembrata una cosa strana.
3 Agosto 2021
RispondiClara
Ho piantato l’anno scorso l’aglione ed è cresciuto bene. Non so se ho aspettato troppo a coglierlo ma accanto ai grossi spicchi, tutto intorno, c’erano dei piccoli spicchi giallini.
Sono utili o da buttare? Grazie
28 Luglio 2021
RispondiCiao Clara, non ho visto i piccoli spicchi giallini ma fossi in te li impiegherei per realizzare macerati o decotti, ne viene fuori un ottimo rimedio preventivo contro parassiti dell’orto come gli afidi.
3 Agosto 2021
RispondiEnrica
Un consiglio? Se potete,fatevi una gita in quelle zone della Toscana,in settembre. Troverete un paesaggio da favola,città dal grande valore artistico,cibo squisito………e vi comprate l’aglione,quello vero,da portare a casa. Gli spicchi che non cucinate,li mettete in un vaso di terra…….seguendo semplici istruzioni,dopo 8-9 mesi,raccoglierete i nuovi aglioni,vostri! Grande soddisfazione!?
27 Giugno 2021
RispondiFrancesco C.
@Federico Saggini – anche io avevo chiesto al consorzio – stesso prezzo e stesso costo di spedizione,
allora me lo sono procurato dal mio ortolano di fiducia che mi ha preso una cassettina al mercato generale.
per consumi più quotidiani lo trovi anche alla Coop (in Toscana)
5 Dicembre 2020
RispondiDavide Corsini
Mi è piaciuto molto questo articolo! Ho acquistato on line presso l’azienda agricola Il Poggio, insieme ad altri prodotti biologici tipici, due teste di aglione e sabato o messo a dimora 9 spicchi nel mio orto (non molto, ma è un inizio). Vi farò sapere se l’aglione di Chiana cresce in pianura padana
9 Novembre 2020
RispondiOttimo, poi mi racconterai. Un saluto!
10 Novembre 2020
RispondiFederico Saggini
Incuriosito, ho chiesto disponibilità e prezzi dell’aglione all’ente preposto. La risposta mi ha lasciato di stucco: non discuto affatto il prezzo del prodotto, quanto il costo della spedizione (23,00 € per max 3 Kg di prodotto!), tanto che per conto mio il loro aglione rimarrà ancora a lungo in val di Chiana!
4 Novembre 2020
Rispondiciao Federico, accidenti condivido che 23 euro è un prezzo esagerato per spedire. Purtroppo per avere aglione non so indicarti altro che i produttori della val di chiana.
7 Novembre 2020
Rispondiponzoni francesco
ottima proposta: personalmente mi servirebbero maggiori indicazioni per procurarsi gli spicchi da piantare . grazie bravi
30 Ottobre 2020
Rispondiciao Francesco, essendo un ortaggio abbastanza raro non so darti indicazioni maggiori su come reperirlo, ma se vedi nell’articolo trovi il link all’elenco dei produttori locali toscani, proverei a sentire loro se hanno spicchi disponibili.
31 Ottobre 2020
Rispondi