albero colpito da rogna dell'ulivo
Malattia

La rogna dell'ulivo

La rogna è una malattia batterica che attacca spesso l'olivo, non è difficile riconoscerla: impariamo come si può prevenire e contrastare con trattamenti ecosostenibili e consentiti in agricoltura biologica.

Aggiornato il 27.06.2025

Rogna dell’olivo Pseudomonas savastanoi subsp. Savastanoi

  • Sintomi Tubercoli sui rami
  • Rimedi preventivi Limitare grosse ferite di potatura
    Disinfettare tagli e attrezzi di potatura
    Contrastare insetti vettori (come la mosca)
    Eliminare parti di pianta malate
  • Trattamenti Poltiglia bordolese
    Ossicloruro di rame
  • Tipologia Batteriosi
  • Periodo di attacco da Aprile a Giugno

La rogna dell’olivo è un’infezione provocata dal batterio epifita Pseudomonas savastanoi subsp. Savastanoi ed è uno dei più frequenti problemi che può colpire l’uliveto, diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo.

Questa malattia batterica si verifica soprattutto in primavera, in presenza di acqua e clima mite, ed è agevolata dalle punture di insetti, in particolare della mosca dell’olivo, che permettono al batterio di penetrare i tessuti della pianta. La rogna dell’olivo si riconosce facilmente per la formazione di deformazioni sui rami della pianta, il danno che porta è una perdita di produzione e anche un’eventuale disseccamento della parte colpita.

rogna dell'ulivo

Per contrastare in modo efficace questo patogeno con metodi biologici è importante un intervento tempestivo, come per molte altre malattie dell’ulivo. A questo scopo è fondamentale conoscere le condizioni che favoriscono il batterio della rogna e adoperarsi non solo nella difesa ma anche nella prevenzione.

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Come si diffonde la rogna dell’ulivo

Il patogeno che provoca la rogna vive sulla superficie delle piante di olive e necessita di acqua per la sua diffusione. Per questo motivo le condizioni più favorevoli per la malattia sono periodi a clima temperato e con abbondanza di umido, in genere questo si verifica in primavere miti e piovose.

Il batterio penetra all’interno dell’olivo attraverso le ferite provocate dalle operazioni colturali, come la potatura o la raccolta, dagli agenti atmosferici come grandine e gelate tardive oppure dagli insetti che attaccano l’olivo, in particolare la mosca dell’olivo.

olive sul ramo Frutto La coltivazione dell’olivo di Grazia Ceglia

Sintomi e danni della malattia

tumore batterico su ulivo

La malattia si manifesta con la presenza di tubercoli sui giovani rametti, sulle branche e meno frequentemente sul tronco. A volte possono comparire delle tacche di colore scuro anche sulle olive. Queste formazioni compaiono qualche settimana dopo il verificarsi dell’infezione, presentano inizialmente un colore verdastro, una superficie liscia, una forma sferoidale piuttosto irregolare. Col tempo queste iniziano ad assumere un colore brunastro e a sfaldarsi, lasciando fuoriuscire degli ammassi di cellule batteriche.

Le piante colpite possono subire dei significativi cali di produzione e riduzione delle dimensioni delle olive, soprattutto se la rogna si verifica in corrispondenza della fruttificazione. Questa malattia arriva anche a danneggiare i rami interessati, fino a provocare il disseccamento di intere branche.

Difesa dalla rogna: trattamenti consentiti dal metodo biologico

In agricoltura biologica per contrastare la rogna dell’ulivo è ammesso soltanto l’utilizzo del rame, in particolare di poltiglia bordolese e ossicloruri di rame. Non sono invece autorizzati antibiotici.

Per essere efficaci gli interventi devono essere tempestivi, per questo è importante monitorare gli eventi che possono favorire la diffusione della malattia, come temperature miti, piogge, grandine, attacchi di insetti, interventi di potatura; spesso questi trattamenti sono utili anche a contrastare la mosca dell’olivo. Il trattamento va ripetuto la settimana successiva.

L’importanza della prevenzione

Il rame è un battericida ad ampio spettro, non specifico, non sempre si dimostra efficace contro la rogna dell’olivo, per questo motivo la miglior difesa dell’uliveto da questa malattia è la prevenzione.

La prevenzione nella potatura

Trattandosi di un batterio che penetra tramite lesioni e ferite e si diffonde tramite l’acqua, bisogna cercare di evitare di effettuare potature energiche, che provocano estese ferite soprattutto sui rami più giovani. La potatura dell’olivo deve essere effettuata in modo da evitare i ristagni di umidità e favorire la penetrazione dei raggi solari all’interno della chioma.

olivo potato a vaso Guida La potatura dell’olivo di Sara Petrucci

Potando ulivi sani è importante evitare di utilizzare attrezzi impiegati per la potatura di piante infette, per evitare la diffusione della malattia. Si consiglia la disinfezione degli attrezzi con la fiamma o mediante l’utilizzo di soluzioni disinfettanti composte da acqua e rame, presenti in commercio o semplicemente acqua ossigenata fai da te. Altra precauzione utile è quella di coprire le ferite mediante l’utilizzo del mastice, meglio ancora usando propoli o rame.

mastice cicatrizzante Guida Come disinfettare i tagli di potatura di Matteo Cereda

Sempre per la salute della pianta si pota sempre con tagli netti.

Quando si riscontrano sintomi della malattia è fondamentale eliminare i rami che li presentano, distruggendo anche i residui di potatura dove il batterio permane e si conserva.

Contrastare la mosca dell’olivo

Essendo la mosca dell’olivo (Bactrocera oleae) uno dei principali vettori della rogna, è importante contenere anche le infestazioni di questo insetto per evitare di incorrere nella malattia. La difesa preventiva, basata su interventi di tipo agronomico, si dimostra, anche in questo caso, utile sia a contenere i danni provocati da questo patogeno, sia a salvaguardare l’ambiente in maniera efficiente. La mosca dell’olivo può essere monitorata in modo efficace con trappole alimentari tipo Tap Trap, che si possono impiegare anche per la cattura massale.

olive colpite da mosca Insetto La mosca dell’olivo: come difendersi di Grazia Ceglia

Irrigazione corretta

Per la prevenzione della rogna è utile anche scegliere un metodo irriguo adeguato, che eviti la bagnatura della pianta per periodi prolungati. In particolare è consigliato l’uso della microirrigazione.

Impianto di materiale sano

La rogna dell’olivo si diffonde anche all’impianto dell’uliveto: il materiale da propagazione può essere infetto anche in assenza di sintomi evidenti, per questo si consiglia di acquistare materiale di propagazione sano e certificato.

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    Commenti (2)

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    • Sergio torrini

      Utile , ma occorre molto provare le varie soluzioni, comunque grazie

      9 Gennaio 2022

      Rispondi
    • Salvatore

      utile e ben spiegato.

      9 Settembre 2019

      Rispondi

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