alternaria pomodoro
Malattia

Alternaria del pomodoro

L'alternaria รจ una malattia fungina che colpisce le piante di pomodoro e si manifesta in primo luogo con macchie sulle foglie. Impariamo a riconoscerla e a prevenirla con trattamenti biologici.

Aggiornato il 27.06.2025

Alternaria pomodoro Alternaria porri f.sp. solani

L’alternaria del pomodoro รจ una delle patologie fungine che possono colpire questa specie cosรฌ importante per l’orto.

Moltissimi coltivatori di orto conoscono la peronospora, che รจ probabilmente la patologia piรน comune, ma purtroppo non รจ la sola. La pianta di pomodoro puรฒ essere colpita da varie malattie.

malattie del pomodoro Guida Le malattie del pomodoro di Sara Petrucci

Puรฒ essere quindi utile saper riconoscere anche l’alterariosi o alternaria, imparando a gestirla in modo efficace con una difesa biologica e soprattutto con le giuste tecniche preventive.

Alternaria solani: il patogeno

Il fungo, Alternaria porri f.sp. solani, รจ l’agente responsabile di questa malattia, che possiamo chiamare direttamente alternaria o anche alternariosi e che oltre ai pomodori colpisce anche la patata.

Questo fungo si mantiene nel terreno, sui residui colturali e sui semi infetti. Il suo range di temperatura รจ tra i 10 e i 35ยฐC, con l’optimum tra i 24 e i 29 ยฐC ed รจ favorito dall’umiditร  ambientale ma anche dall’alternarsi di periodi umidi e periodi siccitosi. Un comune modo di diffusione del fungo sulle piante รจ tramite gli schizzi di acqua di pioggia.

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Riconoscere sintomi e danni

Sulle foglie delle piante colpite dal fungo possiamo scorgere delle macchie necrotiche, tondeggianti caratterizzate dall’avere un contorno ben delimitato e con zonature concentriche. Anche sul fusto si possono notare lesioni analoghe.

Se il fusto viene colpito al colletto, si possono anche verificare delle strozzature che causano il deperimento e infine la morte di tutta la pianta, dato che i vasi interni risultano del tutto compromessi. Sui frutti invece si possono notare grandi macchie nere circolari leggermente infossate.

Questa patologia capita di frequente sulle foglie dopo l’allegagione del primo palco fiorale, e poi anche in modo grave, sul finire della stagione, con danni a carico dei frutti ancora presenti.

Come prevenire l’alternariosi

In un approccio di coltivazione eco-compatibile bisogna puntare a prevenire le malattie delle piante, prima di pensare a quali trattamenti si possano fare per risolvere il problema.

Alcune importanti misure preventive contro l’alternaria sono:

  • Rotazioni colturali: sono come sempre una pratica da rispettare, anche in orti piccoli. Il pomodoro deve essere coltivato su uno spazio in cui nei 2 o 3 cicli colturali precedenti non c’erano stati nรฉ pomodori nรฉ altre solanacee.
    Eliminare tempestivamente ogni parte di pianta colpita.
  • Disinfettare gli attrezzi utilizzati per i tagli.
    A fine stagione, togliere dall’orto i residui colturali: soprattutto nel caso di piante con sintomi di alternaria, รจ importante non lasciare cadere a terra foglie, frutti marci o altre parti di pianta, ma eliminare tutti questi resti e portarli al cumulo di compostaggio. Infatti, dato che il patogeno resta vitale nel terreno e si propaga tramite residui colturali caduti a terra, รจ importante evitare ad ogni costo che la malattia abbia questa opportunitร .
  • Attenzione all’autoproduzione dei semi: si tratta di una pratica virtuosa, certamente da incoraggiare, ma richiede attenzione, perchรฉ bisogna evitare di propagare eventuali malattie che si trasmettono coi semi. I semi devono essere raccolti da piante sane, oltre che belle e produttive, e per sicurezza prima della semina sarร  bene ricordarsi di immergere i semi in un infuso di camomilla.
  • Irrigazioni: come nel caso di altre malattie, anche l’alternaria si previene in buona parte gestendo correttamente l’irrigazione. Bisogna infatti evitare assolutamente di annaffiare a spruzzo sulle piante, per esempio con la classica canna dell’acqua, e somministrare invece acqua dal terreno. I metodi irrigui migliori sono gli impianti a goccia.
  • Trapiantare le piantine di pomodoro alle distanze giuste e non troppo fitte, per favorire la circolazione di aria tra la vegetazione.
  • Gestire regolarmente il lavoro di sfemminellatura delle piante, per la stessa ragione di cui sopra.

Trattamenti eco-compatibili di autoproduzione

Per stimolare le piante ad auto-difendersi e ad essere piรน resistenti in modo naturale, possiamo realizzare alcune preparazioni a base di piante, come il decotto o macerato di equiseto, detto anche coda cavallina, che grazie al suo buon contenuto di silicio svolge proprio un’azione rinforzante sui tessuti vegetali.

fusto verde di equiseto Guida Il decotto di equiseto di Matteo Cereda

Corroboranti e prodotti bio per i trattamenti

Per bloccare la patologia in arrivo รจ possibile ricorrere a prodotti ammessi in agricoltura biologica, che hanno la caratteristica di non essere sistemici, ovvero non entrano all’interno della pianta ma restano โ€œdi coperturaโ€. I prodotti a base di rame sono proprio tra questi, perรฒ sono abbastanza contestati dai puristi dell’agricoltura ecologica e proprio a causa dei suoi effetti sull’ambiente l’Europa li considera โ€œcandidati alla sostituzioneโ€. Ciรฒ significa che non appena usciranno prodotti altrettanto efficaci ma a minor impatto ambientale, il rame probabilmente non sarร  piรน utilizzabile nei trattamenti fungicidi.

verderame Guida Il rame: anticrittogamico biologico di Sara Petrucci

Una buona alternativa sostenibile al rame รจ rappresentata dal Bacillus subtilis, registrato anche contro l’alternaria del pomodoro, con cui si possono effettuare fino a 6 trattamenti durante l’intero ciclo. Un grande vantaggio di questi prodotti รจ che non hanno tempo di carenza, pertanto i trattamenti si possono fare anche in fase di maturazione dei pomodori, Bisogna ricordare che, anche se si tratta di sostanze ammesse nella difesa bio, prima dell’uso รจ importante leggere attentamente l’etichetta e rispettare tutte le indicazioni.

botrite vite Trattamento Bacillus subtilis fungicida di Sara Petrucci

In via del tutto preventiva, come prodotti corroboranti possiamo utilizzare ad esempio la propoli ad uso agricolo, oppure la lecitina o la zeolite. I corroboranti sono dei validi aiuti nel rinforzare le piante e prevenire le avversitร , ma perchรฉ risultino efficaci vanno applicati con costanza e ben prima che si manifestino i sintomi della malattia.

Invece, se c’รจ bisogno di โ€œripulireโ€ un terreno che ha ospitato molte piante di pomodoro ammalate, vi si possono realizzare dei trattamenti naturali a base del microrganismo Thricoderma spp.

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