L’orto è soggetto a diverse patologie: dal mal bianco delle zucchine alla peronospora del pomodoro, spesso tra primavera ed estate si verificano una serie di problemi che possono rovinarci il raccolto.

Per prevenirli è importante gestire bene le coltivazioni, con rotazioni colturali e una buona lavorazione del terreno.

trattamenti orto su pianta di zucchine

Ci sono dei trattamenti che si possono fare per limitare le malattie, diventano particolarmente importanti quando le piogge creano eccessi di umidità che favoriscono le spore fungine.

Trattamenti con rame

Da secoli il principale fungicida biologico è il rame, nei suoi vari formulati (ossicloruro, solfato di rame, poltiglia bordolese…)

Il rame è un trattamento efficace nel contrastare lo sviluppo dei patogeni, si può utilizzare per proteggere le piante e per fermare il diffondersi di un problema.

Bisogna tenere conto però che, pur essendo un fungicida biologico, il rame ha una serie di controindicazioni e si accumula nel terreno, con effetti negativi per una serie di microrganismi utili.

Anche per questo, le normative introdotte nel 2023 sanciscono l’obbligo di patentino per acquistare i principali fungicidi rameici. Questo vincolo viene spesso aggirato proponendo “concimi” a base di rame, ma prima di usare questi prodotti è bene chiedersi se servono davvero.

Molto spesso possiamo evitare di utilizzare il rame, preferendo trattamenti più ecologici. In agricoltura biodinamica ad esempio il rame è consentito solo su piante perenni, mentre nell’orto si cercano alternative.

Nell’orto suggerisco di rinunciare al rame o impiegarlo solo in casi molto particolari.

Trattamenti corroboranti

Prima di agire con fungicidi possiamo trattare le piante per renderle più resistenti, in questo modo saranno meno soggette ai patogeni.

Tra i corroboranti che possiamo usare:

  • Propoli (che ha anche effetto fungicida)
  • Macerato di equiseto
  • Lecitina di soia (link)

Polveri di roccia

Un altro trattamento preventivo che non è direttamente fungicida ma può aiutare a contrastare i patogeni è la polvere di roccia.

Si tratta di farine di rocce micronizzate, che vengono distribuite sulle piante per creare una patina a protezione delle foglie.

Lo scopo è assorbire l’umidità. Da questo punto di vista è ottimale la zeolite cubana Solabiol, una roccia vulcanica che con le sue microporosità trattiene l’acqua, rilasciandola solo quando si alzano le temperature.

Bicarbonato di potassio

Un fungicida veramente utile che possiamo usare contro varie malattie, come bolla del pesco e oidio, è Vitikappa, a base di bicarbonato di potassio.

Agisce contro le spore creando sulla patina delle foglie un ambiente basico, non ha nessuna controindicazione ed è quindi una perfetta alternativa al rame in molti casi.

Articolo di Matteo Cereda, in collaborazione con Solabiol.

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