Semine
Quando si pianta lo zafferano
A fine estate è il momento di piantare i bulbi dello zafferano, scopriamo il periodo migliore per cominciare a coltivare in Italia questa fantastica spezia, che nel giro di due mesi regala i suoi bellissimi e preziosi fiori.
Lo zafferano (Crocus sativus) è una pianta straordinaria, che si può coltivare facilmente in tutta Italia, anche nell’orto, ottenendo grandi soddisfazioni.
Scopriamo qual è il periodo giusto per iniziare a coltivare zafferano, sarà importante infatti scegliere il momento migliore in cui piantare i bulbi.
Se siete interessati allo zafferano abbiamo realizzato due corsi con tutte le informazioni, vi guideranno passo passo nella coltivazione:
- ZAFFERANO FACILE: il corso pensato per chi vuole coltivare nell’orto, che spiega come coltivare in pochi metri quadri e come essiccare in casa.
- ZAFFERANO PRO: il corso per realizzare una coltivazione di zafferano da reddito, che spiega come coltivare uno zafferaneto professionale e come vendere la spezia.
ZAFFERANO FACILE
Impara a coltivare zafferano nell’orto
Il periodo in cui piantare
I bulbi di zafferano vanno piantati durante il loro periodo di dormienza, ovvero durante tutta l’estate.
Teoricamente è possibile piantare i bulbi da giugno fino a metà settembre.
Piantare troppo presto in estate non conviene: se si mettono i bulbi in campo già a giugno o luglio bisognerà gestire inutilmente il campo per due mesi in più, cresceranno più erbacce. Meglio tenere i bulbi stoccati fuori terra durante i mesi estivi (in luogo fresco, arieggiato e asciutto) e piantarli intorno alla fine di agosto.
Quando iniziano ad abbassarsi le temperature perché si avvicina l’inverno i bulbi emettono i getti e bisogna tassativamente metterli nel terreno, per questo conviene piantare entro l’inizio di settembre.
In che fase lunare piantare
La prima cosa da dire sulla fase lunare è che non ci sono evidenze scientifiche che dimostrano un effetto concreto della luna sulle semine.
Volendo ascoltare la tradizione, la luna crescente dovrebbe favorire una migliore fioritura del primo anno, ma le piante bulbose vanno piantate in luna calante, che andrebbe a favorire la moltiplicazione dei bulbi. A ciascuno la scelta se tenere conto di queste indicazioni o meno.
Quanti bulbi ogni metro quadro
Abbiamo realizzato un tool che vi può aiutare a capire quanti bulbi mettere nel vostro terreno, è gratuito!
Dal bulbo al fiore: quanto tempo serve
Dopo aver piantato i bulbi tra agosto e settembre, possiamo aspettarci di vedere emergere i getti nel giro di qualche settimana (tra fine settembre e ottobre). Tra ottobre e inizio novembre vedremo anche spuntare i fiori pronti da raccogliere.
Lo zafferano quindi offre un raccolto nel giro di circa 60 giorni dall’impianto.
Dove trovare i bulbi da piantare
I bulbi di zafferano vanno acquistati da altri coltivatori. Siccome ogni anno i bulbi si moltiplicano, chi coltiva da tempo in genere ha un’eccedenza di bulbi ogni anno che mette in vendita.
L’ideale è trovare un fornitore italiano, da cui comprare direttamente. Sconsiglio di comprare bulbi olandesi, che si trovano online o nei garden center: in genere costano meno ma possono dare risultati meno soddisfacenti.
Conservare i bulbi di zafferano
I bulbi di zafferano vanno conservati durante l’estate, fino al momento in cui verranno piantati. Si tengono in un posto arieggiato, asciutto e fresco. Conviene stoccarli in cassette forate, senza sovrapporli eccessivamente.
Bisogna sapere però che i bulbi non si possono conservare durante l’autunno. Se non vengono piantati emettono comunque i getti. Per questo motivo è fondamentale mettere nel terreno i bulbi entro la metà di settembre.
Perché non si può seminare lo zafferano
Non si può seminare lo zafferano, perché non esistono i semi. La pianta di crocus sativus è sterile, i suoi fiori sono meravigliosi ma inutili, non fruttificano e non possono quindi generare semente.
Lo zafferano si pianta esclusivamente mettendo nel terreno i bulbi (che botanicamente sarebbe più corretto chiamare “cormi“).
ZAFFERANO FACILE
Impara a coltivare zafferano nell’orto
Matteo Cereda