Potare arbusti e cespugli

Come e quando potare il rosmarino

Potare regolarmente le piante di rosmarino è molto importante, per evitare che si svuotino alla base e presentino parti spoglie. La potatura aiuta la pianta a restare giovane, contenuta e ordinata.

Aggiornato il 27.06.2025

La potatura del rosmarino

Tra le piante aromatiche il rosmarino è una delle più diffuse: si tratta di un bellissimo sempreverde, molto semplice da coltivare e utilissimo in cucina. Nella coltivazione di questa pianta uno dei pochi accorgimenti da avere è la potatura.

Anche se si tratta di una pianta che se la cava benissimo senza interventi, potare è utile, sia per il bene della pianta che per mantenerla ordinata in giardino.

Chi raccoglie rosmarino invetabilmente pratica piccole potature, anche queste vanno fatte in modo consapevole. Scopriamo quindi come potare correttamente il rosmarino.

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Potare il rosmarino serve davvero?

La pianta di rosmarino sta benissimo anche in assenza di potatura. Essendo poco soggetta a patologie non c’è bisogno di potare per diradare l’interno, ma è comunque un lavoro positivo per la salute della pianta. La pianta resta più sana se evitiamo un sovraffollamento di rami all’interno e se la teniamo pulita dal secco. Altre piante, ad esempio la salvia, hanno maggior bisogno di questo intervento (approfondimento: la potatura della salvia).

La potatura nel rosmarino è molto utile in prospettiva di lungo termine: permette di mantenere giovane la pianta, rinnovando i suoi rami. Evita di avere poi col tempo parti spoglie in corrispondenza di rami lignificati.

In secondo luogo, spesso il rosmarino viene potato per ragioni estetiche, preservandone la forma e mantenendolo contenuto. Il rosmarino è una pianta molto bella che possiamo tenere come cespuglio ornamentale o anche farne una siepe. Se non viene potato si espande in modo più disordinato.

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Quando si pota il rosmarino

Per quanto il rosmarino sia una pianta resistente è bene potarla nel momento giusto, visto che i tagli sono a tutti gli effetti ferite. In particolare bisogna evitare periodi troppo freddi o troppo caldi, in particolare non si pota in inverno quando ci sono gelate.

Il miglior periodo di potatura:

  • Tra fine inverno e inizio primavera (febbraio in zone miti, marzo al nord Italia).
  • A inizio autunno (settembre-inizio ottobre)

Non guasta dare un’occhiata al meteo prima di potare, evitando di farlo in prossimità delle piogge.

Come si pota

La potatura del rosmarino è veramente semplicissima, partiamo da tre punti generali:

  • Togliere i rami secchi.
  • Eliminare incroci e doppioni, sfoltendo un po’ l’interno della pianta.
  • Rinnovare qualche ramo vecchio, eliminandolo dove c’è un ramo giovane pronto a prendere il suo posto.

Se coltiviamo il rosmarino in vaso avremo sicuramente molto meno da potare: il ridotto volume di terra condiziona la pianta a vegetare meno. Restano comunque valide tutte le indicazioni su come e quando potare il rosmarino anche se la pianta viene tenuta in contenitore.

sfoltimento cespuglio
Taglio di eliminazione: tanti rami vicini che partono da un fusto lignificato unico, ne togliamo uno.

Potare per contenere

Se vogliamo contenere le dimensioni del rosmarino dobbiamo tagliare i rami che escono dalla forma.

Non bisogna tagliare tornando fino al tronco legnoso, solo se abbiamo dei rami che sono effettivamente doppioni facciamo un taglio di eliminazione alla base, altrimenti rischiamo di spogliare definitivamente il nostro rosmarino.

La dimensione del rosmarino si contiene con dei tagli di ritorno (tecnica base della potatura che consiste nel tornare indietro fino a una diramazione). Questo vale sia per ridurre il cespuglio in larghezza che in altezza.

Taglio di ritorno su rosmarino
Taglio di ritorno, tagliamo il ramo principale dove c’è almeno un’altra diramazione, in modo da accorciare senza spogliare la pianta.

Potare a siepe

Se vogliamo far sviluppare una serie di piante di rosmarino formando una siepe dobbiamo potare con gli stessi criteri, sempre contenendo con tagli di ritorno. Naturalmente i tagli si faranno in questo caso prevalentemente per contenere la larghezza della siepe.

Lasciamo invece invece che il nostro rosmarino a siepe cresca in altezza, limitandoci a cimare qualche punta troppo cresciuta.

La “potatura” di raccolta

Quando raccogliamo i rametti di rosmarino per usarli in cucina stiamo a tutti gli effetti potando.

Possiamo farlo in ogni momento, il rosmarino non patisce qualche taglio anche fuori dal periodo migliore per la potatura.

Bisogna però ricordarci i criteri:

  • Meglio raccogliere sempre con una cesoia, strappando rischiamo di danneggiare la pianta.
  • Non torniamo al tronco lignificato ma raccogliamo rametti con tagli di ritorno.
  • Approfittiamone per togliere doppioni o rami che escono dalla forma.

La talea e il riuso delle potature

Potando il rosmarino otteniamo dei rametti che sarebbe sbagliato sprecare.

Possiamo utilizzarli in tre modi:

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