Salvare i semi

I semi: quanto durano e come si conservano

Per quanto tempo si possono utilizzare i semi e un po’ di consigli su come conservarli da un anno all’altro.

Aggiornato il 27.06.2025

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semi in barattolo

Salvare i semi è una buona pratica: permette di avere una maggiore autonomia nella propria autoproduzione, evitando di dover acquistare ogni anno il materiale di propagazione e soprattutto preservando le varietà orticole che più ci piacciono e che si adattano alla nostra zona pedoclimatica.

Per mantenere le sementi bisogna partire da varietà non ibride,  saper portare le piante a fioritura, estrarre correttamente i semi formati e poi conservarli nel modo giusto.

I semi delle piante da orto conservati correttamente possono durare per qualche anno, la durata germinativa dipende da specie a specie. Invecchiando il seme indurisce la sua scorza esterna e perde la capacità di germinare.

Questa durata vale sia per i semi che si acquistano in bustina dalle aziende produttrici, che per sementi che recuperiamo dalle piante coltivate per preservarle da un anno all’altro.

seminare agosto

Il seme per potersi preservare deve essere tenuto nelle giuste condizioni, in particolare deve stare al fresco e all’asciutto. Troppa umidità accompagnata dal calore potrebbe stimolare la germinazione, oppure l’umido può favorire agenti patogeni, provocando muffe e marciumi.

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Quanto dura un seme

La durata della germinabilità delle sementi varia a seconda della specie, mediamente un seme può conservarsi per almeno tre anni. Ad esempio semi di piante di pomodoro e melanzana durano intorno ai 4-5 anni, il peperoncino ha un tegumento più rigido per cui possiamo conservarlo per 3 anni, i porri devono esser seminati entro due anni, i ceci possono attenderne anche 6.

La cosa migliore sicuramente è usare sempre i semi dell’anno precedente, che essendo più freschi germinano meglio, a seconda della pianta i semi possono durare due o tre anni tranquillamente. Dopo qualche anno il seme muore e quindi non servirà più a nulla.

Il vantaggio di un seme giovane è che il tegumento, la scorza esterna del seme, sarà più tenera, mentre si indurisce e si fa legnosa su semi vecchi. Per questo se il seme ha qualche anno è più faticoso per la piantina germogliare. Possiamo aiutarla mettendo 12 ore a bagno i semi, magari nella camomilla.

In secondo luogo i semi vecchi, alla fine del loro ciclo vitale, spesso danno luogo a piante che vanno in pre fioritura. Le piante possono prefiorire anche per vari altri motivi: una carenza di acqua, esposizione al freddo (il finto inverno delle piante biennali) oppure un errato periodo di semina.

Dove conservare i semi

La conservazione dei semi richiede un luogo che sia asciutto e non troppo caldo perché non si creino le condizioni adatte alla germogliazione, preferibilmente anche buio.

Inoltre i semi devono essere tenuti in posti puliti, per evitare che siano presenti spore di malattie delle piante e che si incorra in muffe indesiderate.

Attenzione anche a non lasciare residui di ortaggio fresco attaccati al seme, marcendo può infettarlo.

L’ideale per tenere i semi potrebbe essere una scatola di latta, tipo quelle dei biscotti, che ripara bene ma non è completamente ermetica, anche i vasetti di vetro col tappo a vite possono servire allo scopo.

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