Difesa orto

Trattamenti da fare nell’orto per prevenire le malattie

Per proteggere l'orto biologico dalle malattie possiamo fare trattamenti fungicidi, ma attenzione a non fare danni. Cerchiamo di limitare l'uso di rame e proviamo alcune interessanti alternative.

In collaborazione con Solabiol

Aggiornato il 27.06.2025

trattamenti-orto

L’orto è soggetto a diverse patologie: dal mal bianco delle zucchine alla peronospora del pomodoro, spesso tra primavera ed estate si verificano una serie di problemi che possono rovinarci il raccolto.

Per prevenirli è importante gestire bene le coltivazioni, con rotazioni colturali e una buona lavorazione del terreno. 

Ci sono dei trattamenti che si possono fare per limitare le malattie, diventano particolarmente importanti quando le piogge creano eccessi di umidità che favoriscono le spore fungine.

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Trattamenti con rame

Da secoli il principale fungicida biologico è il rame, nei suoi vari formulati (ossicloruro, solfato di rame, poltiglia bordolese…)

Il rame è un trattamento efficace nel contrastare lo sviluppo dei patogeni, si può utilizzare per proteggere le piante e per fermare il diffondersi di un problema. 

Bisogna tenere conto però che, pur essendo un fungicida biologico, il rame ha una serie di controindicazioni e si accumula nel terreno con effetti negativi per una serie di microrganismi utili.

verderame sulla vigna Guida L’uso del rame in agricoltura e i suoi rischi di Giorgio Avanzo

Anche per questo, le normative introdotte nel 2023 sanciscono l’obbligo di patentino per acquistare i principali fungicidi rameici. Questo vincolo viene spesso aggirato proponendo “concimi” a base di rame, ma prima di usare questi prodotti è bene chiedersi se servono davvero.

Molto spesso possiamo evitare di utilizzare il rame, preferendo trattamenti più ecologici. In agricoltura biodinamica ad esempio il rame è consentito solo su piante perenni, mentre nell’orto si cercano alternative.

Nell’orto suggerisco di rinunciare al rame o impiegarlo solo in casi molto particolari.

verderame Guida Il rame: anticrittogamico biologico di Sara Petrucci

Trattamenti corroboranti

Prima di agire con fungicidi possiamo trattare le piante per renderle più resistenti, in questo modo saranno meno soggette ai patogeni.

Tra i corroboranti che possiamo usare:

Polveri di roccia

Un altro trattamento preventivo che non è direttamente fungicida ma può aiutare a contrastare i patogeni è la polvere di roccia.

Si tratta di farine di rocce micronizzate, che vengono distribuite sulle piante per creare una patina a protezione delle foglie.

Lo scopo è assorbire l’umidità. Da questo punto di vista è ottimale la zeolite cubana Solabiol, una roccia vulcanica che con le sue microporosità trattiene l’acqua, rilasciandola solo quando si alzano le temperature.

zeolite cubana Trattamento Zeolite cubana: tutti i vantaggi di Matteo Cereda

Prova la zeolite

Un trattamento molto utile per limitare i problemi dell’orto in modo totalmente naturale, senza controindicazioni.

Bicarbonato di potassio

Un fungicida veramente utile che possiamo usare contro varie malattie, come bolla del pesco e oidio, è Vitikappa, a base di bicarbonato di potassio. 

Agisce contro le spore creando sulla patina delle foglie un ambiente basico, non ha nessuna controindicazione ed è quindi una perfetta alternativa al rame in molti casi.

vitikappa Trattamento Difendere le piante con il bicarbonato di potassio di Matteo Cereda
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  • Commenti (2)

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    • Paolo Gianni

      Buon giorno Matteo, è da qualche anno e sempre di più che i miei pomodori si ammalano del così detto “mal del colletto”- quest’anno anche i faciolini rampicanti. Non ci sono stati ristagni idrici data l’assenza di piogge e innaffiatura leggera giusto tre volte da maggio. Il problema si è presentato all’incirca da metà giugno ad oggi. Cosa posso fare? Grazie

      15 Luglio 2025

      Rispondi
      • Matteo Cereda

        Ciao Paolo, sei sicuro della diagnosi? Perché in assenza di ristagno è molto strano il marciume del colletto, a meno che tu non abbia avuto in precedenza la patologia (hai fatto rotazione colturale?).
        Tieni conto anche che il problema dei pomodori non è lo stesso patogeno che colpisce i fagiolini. Cosa hai notato al colletto? Può essere stato un insetto a danneggiare la pianta?

        15 Luglio 2025

        Rispondi

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