L’alchechengi (Physalis alkekengi) è una pianta della famiglia delle Solanacee, nonostante sia parente stretto di pomodori e patate produce un piccolo frutto molto utilizzato in pasticceria. Si tratta di una pianta che a dispetto delle sue origini esotiche può essere coltivata tranquillamente anche in Italia ed è un’idea originale seminarla nel proprio orto.
Forma cespugli di dimensione ridotta, ne esistono varietà sia a portamento eretto che striscianti e sia a ciclo annuale che poliennale. I fiori degli alchechengi sono giallastri e piccoli, simili a quelli del peperone, mentre il frutto nasce all’interno di un involucro a membrana molto decorativo e caratteristico, l’alchechengio viene per questo chiamato anche “lanterna cinese”. Simile in questo all’alchechengi è un altro ortaggio insolito, il tomatillo.
Questa pianta forma rizomi, per cui se la coltivate come pianta poliennale si può in primavera riprodurla dividendo i cespi.
Il clima e il terreno
Clima. Gli alchechengi sono una pianta molto sensibile al clima, bisogna stare attenti alle gelate. Per questo motivo in Italia viene meglio coltivarli come piante annuali, a meno che si abbia l’orto in zone dal clima particolarmente temperato e con un inverno mite, oppure si usino accorgimenti e coltura protetta in serra o tunnel. Come esposizione solare predilige zone di mezzombra ma se siete al nord meglio metterlo in aiuole assolate per garantirgli temperature più alte.
Terreno ideale. Queste piante non chiedono molto, scegliere se possibile terre calcaree e ben drenanti, lavorare il terreno in modo da favorire il deflusso dell’acqua piovana.
La semina degli alchechengi
Semina. In semenzaio gli alchechengi vanno seminati a fine inverno, inizio marzo, sono abbastanza semplici da riprodurre a partire dal seme, un po’ come tutte le Solanacee. Il trapianto è da fare quando le piantine raggiungono i 10 cm di altezza e la distanza ideale è di 50 cm tra le file e altri 50 cm tra le piante lungo le file di semina.
Come si coltivano questi frutti
Concimazione. Come per le altre Solanacee è importante concimare bene il terreno. Per prima cosa fare una concimazione di fondo con stallatico sotto al letto di semina, se vogliamo aumentare la produzione il terreno andrebbe arricchito ulteriormente durante la fase vegetativa, in particolare apportando potassio.
Irrigazione. In caso di aridità gli alchechengi amano irrigazioni frequenti, due o tre a settimana, per evitare che il terreno secchi completamente. In ogni caso non hanno bisogno però di grandi quantitativi di acqua e temono i ristagni idrici.
Avversità e malattie. L’alchechengio resiste alla maggior parte dei parassiti, teme soprattutto il marciume radicale, per cui attenzione assolutamente a evitare ristagni e accumuli di acqua in corrispondenza dei rizomi.
Raccolta dei frutti
I frutti si raccolgono a partire da luglio, maturano fino all’inizio di ottobre.
Consiglio dell’esperto
Riconoscere la maturazione delle bacche è semplicissimo, osservando la brattea che li riveste esternamente: quando questa membrana si secca e appare come fragile carta giallo-marrone, all’interno troveremo l’alchechengi maturo, con la buccia di colore arancio vivo.
(Tratto da Ortaggi insoliti)
I frutti sono ricchissimi di vitamina C e di ottime proprietà e piacciono molto ai bambini, per questo è ottimo mettere qualche piantina di alchechengi nell’orto domestico.
Un manuale di coltivazione dedicato a coltivazioni poco diffuse ma molto interessanti e fattibili nel nostro clima.
Elio
Ciao Matteo,
sono sempre Elio. Il mio Alchechengi alla fine ha fruttato ma la maturazione è traslata in avanti fino a questo periodo. Penso che il clima abbia effettivamente spostato in avanti di qualche mese la fioritura e la fruttificazione.
28 Febbraio 2023
RispondiElio
Ciao Matteo,
la mia pianta è cresciuta vistosamente da quando l’ho acquistata in primavera, unico problema ancora non vedo ombra di fiori o frutti (abito a Roma). Il caldo estremo di quest’anno potrebbe aver ritardato la produzione? oppure fruttifica dal secondo anno?
Grazie,
Elio
1 Settembre 2022
RispondiCiao Elio, dovrebbe produrre il primo anno. Potrebbe essere davvero un problema di clima.
6 Settembre 2022
RispondiGabri
Ciao, ho seminato in semenzaio semi di alchechengi a fine marzo ma sono germogliati solo 1-2 settimane fa, ed ora ho delle piantine di circa di 1 cm. Sono ancora in tempo per ottenere qualcosa per quest’anno?
Grazie
24 Giugno 2020
RispondiNon conosco il tuo clima, ma è tardi. Ormai prova, se l’inverno è mite qualcosa potresti ottenere. L’anno prossimo controlla meglio le condizioni del semenziaio (temperatura umidità), il tempo di germinazione è anomalo.
24 Giugno 2020
RispondiAlberto
Sono anni che ho la bellissima Alchechengi, mi ha dato tante lanternine, e sta in pieno sole.
26 Ottobre 2018
Rispondigabri
Ho piantato i semi a marzo, in vaso grande; la pianta è cresciuta tantissimo, è alta più di un metro, ma da qualche settimana sta perdendo le foglie, e non si vedono né fiori né frutti. La annaffio tutti i giorni evitando i ristagni, si trova al sole per metà giornata, ma la temperatura a Firenze è molto alta. Che posso fare? Grazie.
28 Agosto 2018
RispondiCiao Gabri, il sole per mezza giornata pur non essendo ottimale non dovrebbe dar problema di foglie (al massimo di maturazione del frutto). La mancanza di frutti e fiori può essere un problema di terreno. Sulla caduta delle foglie non saprei: si seccano e cadono? Si seccano in modo uniforme o prima presentano chiazze? Purtroppo è sempre difficile aiutare a distanza.
29 Agosto 2018
Rispondirosemary agrati
Io ho un frutto di questa pianta …
Lo vorrei piantare va bene piantarla a adesso
6 Agosto 2018
RispondiAdesso siamo ad agosto, è tardi. Dal frutto vanno ricavati i semi che si pianteranno l’anno prossimo tra marzo e maggio.
6 Agosto 2018
Rispondilene
Mi chiedevo se necessario tutoriar la piccola pianta ho alcune piantine e ho paura che con il vento se rompono perché le piante sono sempre altinhas
18 Giugno 2017
RispondiNon essendo il frutto pesante in genere si può non metter sostegno, se le piante sono molto grandi e se c’è tanto vento meglio mettere un tutore.
18 Giugno 2017
RispondiGiovanni
Buonasera, io ho comprato una piante di alchechengi quest’estate, è sempre stata benissimo. Da un paio di giorni noto invece che le foglie sono ingiallite e iniziano a seccare. Perde le foglie in autunno? o si tratta di qualche problema tipo marciume radicale? Qual è la soluzione migliore, in caso di malattia?
Grazie mille.
23 Ottobre 2016
RispondiBuongiorno. Gli alchechengi patiscono il freddo, per questo io al nord Italia li coltiverei solo come pianta annuale. Per questo potrebbe essere un problema climatico.
24 Ottobre 2016
Rispondialbano
buongiorno, ho appena comperato il frutto, mi è stato detto che per la riproduzione è sufficiente interrare il frutto anche in questo periodo, è esatto ? in che modo va interrato ? abitando a Ravenna è meglio coltivarlo in vaso e metterlo al riparo nel periodo invernale oppure posso piantarlo all’esterno ? . Grazie , buona giornata.
3 Ottobre 2016
RispondiIl frutto contiene i semi, quindi si può interrare senza problemi. Meglio però togliere i semi dal frutto e piantare quelli, in modo che possano nascere diverse piantine distanti tra loro. Ti consiglio di seminare l’alchechengi in vaschette con poca terra, puoi seminare a marzo tenendolo al riparo fino a che la pianta è alta una dozzina di centimetri e lo trapianti. Meglio piantarlo nel periodo giusto che metterlo ora (siamo a ottobre) e doverlo riparare. Non si ottiene nessun beneficio.
In inverno certamente non può stare all’esterno: è una pianta di provenienza tropicale.
4 Ottobre 2016
Rispondigraziella
Perché le foglie dell’alchchengi che ho sul balcone hanno fatto la muffa? In montagna era bellissima in pianta a casa sembra soffrire ( forse perché a casa Ferrara faceva molto caldo)?
2 Ottobre 2016
RispondiLa muffa in genere è sintomo di troppa umidità (aiutata dal clima più caldo, che favorisce il proliferare delle malattie funginee). Quindi potrebbe essere che il tuo vaso sia poco drenante oppure che irrigi troppo e l’acqua si ferma a stagnare nel vaso. Ti conviene pulire le piante dalla muffa, eliminando le parti danneggiate della piantina, magari reinvasarla in un vaso più grande, con un fondo di argilla espansa e terriccio nuovo intorno, e poi piuttosto che grandi innaffiature farne tante con poca acqua ogni volta.
2 Ottobre 2016
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