come si coltiva l'okra
Ortaggi da frutto, seme o fiore

Coltivare la okra (anche detta gombo)

Anche se l'okra non fa parte della nostra tradizione come ortaggio si tratta di una pianta che possiamo coltivare senza difficoltà anche in Italia, con grande soddisfazione. Scopriamo questa verdura esotica e come coltivarla dalla semina alla raccolta.

Aggiornato il 27.06.2025

Okra Abelmoschus esculentus

  • Distanza di trapianto 70x70 cm
  • Esposizione solare 5/5
  • Fabbisogno idrico 2/5
  • Difficoltà di coltivazione 1/5
  • Semina in semenzaio da Febbraio a Marzo

La Okra è un ortaggio tropicale, diffusissimo ad esempio in Brasile e in generale nella cucina sudamericana, ma anche tra le ricette libanesi, indiane e rumene. L’origine di questa pianta è africana, la tratta degli schiavi l’ha diffusa poi anche nelle Americhe. In Brasile si chiama Quiabo, in Egitto invece Bamiya, da noi viene chiamata Okra, ocra, gommo o gombo.

Si tratta di una coltivazione molto interessante perché adatta anche a crescere in Italia e quindi coltivabile negli orti. Se siete alla ricerca quindi di qualcosa di nuovo da piantare potreste provare a seminare l’ocra.

Dal punto di vista botanico il gombo è parente della malva e dell’ibisco (famiglia delle Malvacee), non per niente i suoi fiori sono meravigliosi, con i loro petali bianco gialli e il centro granata. Quello che interessa di questa pianta è però il baccello che forma, che viene poi cucinato come verdura. Si tratta di un ortaggio simile a un peperoncino di quelli lunghi e verdi, ricco di proprietà nutritive. La pianta si sviluppa molto, con un fusto tipo quello del girasole e una peluria leggermente urticante. Vediamo una piccola guida alla coltivazione dell’okra.

Terreno e clima adatti

Clima. Essendo una pianta d’origine tropicale teme decisamente climi rigidi e gelate. E’ molto importante che sia esposta al sole perché possa arrivare a maturazione.

Terreno. L’okra è una verdura poco esigente, che si presta a essere coltivata praticamente in tutti i tipi di terreno. Da evitare come per la maggior parte degli ortaggi i ristagni idrici, meglio scegliere una posizione riparata e soleggiata. Prima di seminare basta una lavorazione standard del terreno e non fa male una leggera concimazione (con humus, letame maturo o stallatico).

Ortaggi insoliti

Un manuale di coltivazione dedicato a coltivazioni poco diffuse ma molto interessanti e fattibili nel nostro clima.

di Matteo Cereda, Sara Petrucci

Come seminare il gombo

Semina. La okra ha bisogno di calore per germinare, la cosa migliore è quindi di piantare i semi in vaschetta e poi trapiantarli in seguito nel terreno. La okra può quindi esser seminata tra febbraio e marzo in semenzaio riscaldato e trapiantare dopo un paio di mesi oppure seminare in campo direttamente a partire da aprile. Il seme si mette a un paio di cm di profondità.

Sesto di impianto. Le piante di okra si sviluppano molto, arrivando anche a due metri di altezza, per questo motivo conviene mettere le piante ad almeno 70 cm di distanza tra loro. Si può anche seminare i semi più vicini e poi diradare scegliendo le piantine più vigorose.

Dove trovare i semi. Essendo un ortaggio etnico e originale in Italia non è semplice reperire i semi, si iniziano però a trovare. Se si acquistano sementi non ibride sarà poi possibile conservare i semi da un anno all’altro e tenere sempre il gombo nel proprio orto. I semi di okra potete trovarli online qui.

Acquista semi di Okra online

I semi di okra non sono semplicissimi da trovare nei negozi, ma online si trovano. Questi sono interessanti perché non ibridi e quindi riproducibili.

La coltivazione in vaso. Il gombo si può far crescere anche nell’orto sul balcone, richiede un vaso di grande dimensione e un terrazzo esposto a sud.

gombo frutto

Coltivare la okra nell’orto

Operazioni colturali. L’okra è una coltivazione poco impegnativa, la pianta si sviluppa crescendo rigogliosa, con un fusto robusto tipo quello del girasole o del topinambur. Non richiede quindi alcun sostegno. Le erbacce sono da tener curate ma essendo una pianta a fusto alto non teme molto la loro concorrenza. Le irrigazioni sono utili solo nei periodi più caldi e aridi, evitando di somministrare grandi quantitativi di acqua, meglio bagnare poco e spesso. La pacciamatura come per quasi tutte le colture può essere una buona idea e fa risparmiare un po’ di fatica all’orticoltore.

Consiglio dell’esperto

Difficilmente la pianta dell’okra è soggetta a malattie o ad attacchi parassitari, per questo la coltivazione biologica è senza dubbio adatta a questa specie.

(Tratto da Ortaggi insoliti)

Sara Petrucci Sara Petrucci

Consociazioni e rotazioni. Il gombo è una pianta che non fa parte delle solite famiglie botaniche a cui appartengono gli ortaggi tradizionali, non ha per questo grossi problemi di vicinanza o di successione.

Raccolta. I frutti si sviluppano dopo la fioritura e vanno raccolti quando il baccello è tenero, poi il frutto ingrossa ma diventa coriaceo e non adatto a esser consumato. In genere, come il ciclo colturale, l’okra arriva a frutto in 75-90 giorni.

Utilizzo in cucina e proprietà dell’ocra

Utilizzo: come cucinare la okra. Il gombo si può mangiare anche crudo in insalata ma è una verdura da cucinare saltata in padella o al vapore, ottima in piatti etnici come il cous cous, oppure in un misto di verdure cotte. Se non avete problemi di dieta poi potete sempre friggerla. I baccelli più piccoli dell’ocra sono buonissimi anche sottaceto. Il sapore del gombo è peculiare ma delicato, alcuni dicono che ricordi l’asparago, a me ricorda lontanamente il carciofo. Il gombo è ricchissimo di proprietà nutritive: molte vitamine (A, C, B6), calcio, zinco, potassio e acido folico (utilissimo alle donne in gravidanza).

il frutto della okra

Varietà di Okra. Come tutti gli ortaggi anche la okra ha diverse varietà, che differiscono per lunghezza del ciclo colturale, dimensioni e colori del frutto. Alcuni esempi sono il gombo Hill Country Red, il Red Burgundy, il Clemson. Quest’ultima è forse la cultivar più adatta al nostro clima.

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