Difesa frutteto
Trattamenti autunnali, da fare dopo la caduta delle foglie
In autunno cadono le foglie e le piante da frutto entrano in riposo vegetativo: questo è il momento in cui bisogna prendersi cura della loro salute e prevenire i problemi della prossima stagione.
Nel frutteto autunnale la cosa più importante da fare sono i trattamenti “al bruno” (cioè da fare sul legno e non sulla vegetazione).
Perché intervenire in autunno
Microrganismi patogeni (come le spore fungine) e uova di insetti spesso svernano sulla corteccia delle piante.
Per questo è importante intervenire tra autunno e inverno con dei trattamenti, che consentono di ridurre i problemi.
Il primo trattamento va fatto subito dopo la caduta delle foglie.
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Quali trattamenti fare in autunno
In autunno conviene fare:
- Trattamenti rameici (ossicloruro di rame o poltiglia bordolese): servono a disinfettare la pianta e limitare patologie come ticchiolatura, bolla del pesco
- Oli minerali o vegetali: utili per soffocare uova e forme svernanti di afidi e cocciniglie.
In seguito converrà trattare la pianta subito dopo la potatura e prima della ripresa vegetativa, con rame o propoli.
Oltre ai trattamenti, dove ci sono stati problemi è bene raccogliere e asportare foglie ed eventuali frutti caduti a terra, che possono essere un altro rifugio per i parassiti.
Un aiuto pratico: l’irroratore a batteria STIHL SGA 60.0
I trattamenti sulle piante da frutto funzionano se si riesce a irrorare completamente la chioma, per questo è importante dotarsi di un irroratore potente.
Un’ottima scelta da questo punto di vista è il nuovo irroratore STIHL SGA 60.0, uno strumento pensato proprio per i trattamenti di protezione del frutteto. È una pompa a batteria, del sistema STIHL AK, adatta a frutteti familiari e anche professionali.

A differenza delle pompe manuali, l’SGA 60.0 offre pompaggio automatico e pressione costante, garantendo un getto uniforme per tutta la durata del lavoro. Questo significa trattamenti più precisi, senza sprechi di prodotto e senza interruzioni per ripompare.
Il comfort è un altro punto di forza: spallacci imbottiti, schienale ergonomico e cintura ventrale distribuiscono il peso, permettendo di lavorare a lungo senza affaticarsi.
In dotazione ci sono cinque ugelli diversi (singolo, doppio, quadruplo, regolabile e a getto piatto) che permettono di adattare il flusso al tipo di trattamento: dalla disinfezione dei tronchi alla copertura uniforme delle chiome.
Il serbatoio da 15 litri, dotato di ampia apertura con filtro e indicatore di livello, è facile da riempire e pulire. La batteria AK 10 offre fino a 270 minuti di autonomia, più che sufficienti per coprire un intero frutteto.
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Matteo Cereda