Gli insetti che possono colpire gli agrumi sono abbastanza numerosi e fastidiosi, tra questi troviamo la minatrice serpentina.

Si tratta di un lepidottero che in fase larvale scava gallerie all’interno delle foglie. Essendo la pagina fogliare molto sottile possiamo vedere le gallerie della minatrice dall’esterno, si presentano come disegni curvilinei di colore più chiaro, che spiccano sulle foglie verdi delle piante di limone o arancio e sono molto semplici da riconoscere.

minatrice serpentina degli agrumi

Come molti insetti, anche la minatrice serpentina degli agrumi si riproduce rapidamente in zone a clima mite e questo può portare danni notevoli agli agrumeti, in particolare ai limoni. Per fortuna abbiamo diverse possibili strategie di agricoltura biologica per prevenire e contrastare questo parassita.

Caratteristiche dell’insetto

La minatrice serpentina (Phyllocnistis citrella) è un lepidottero originario del Sud- est asiatico e rinvenuto per la prima volta in Italia negli anni novanta. Non è da confondere con la mosca minatrice, che è un dittero.

attrezzi della stihl

La minatrice degli agrumi riesce a compiere varie generazioni in un anno, favorite e velocizzate dalle temperature alte, comprese tra i 26 e i 29 °C che in genere caratterizzano le zone di coltivazione degli agrumi.

L’insetto adulto è lungo circa 3 mm e ha ali anteriori argentate e frangiate. Depone le uova sulle foglie, in un numero che può arrivare a 100, lungo la nervatura mediana di entrambe le pagine. Da ogni uovo, di colore trasparente, si sviluppa una larva giallo-verdastra lunga fino a 3 mm, che nella prima fase di sviluppo penetra nel tessuto fogliare e se ne ciba.

Le larve più mature invece tessono ragnatele tra le foglie, per incrisalidarsi, ovvero passare allo stadio intermedio tra larva e adulto. Infine si assiste allo sfarfallamento dell’adulto, che avviene di solito in tarda primavera, tra maggio e giugno a seconda della latitudine e delle zone, e così un nuovo ciclo ricomincia. Nell’arco dell’intero anno, la minatrice serpentina può arrivare a compiere fino a 13 generazioni, a seconda dell’andamento stagionale.

Danni provocati

I segni della presenza della minatrice serpentina sono ben riconoscibili sulle foglie: la larva provoca delle sottili gallerie ricurve sottocuticolari e di colore argentato, con all’interno una linea mediana scura.

Oltre alle foglie, l’insetto attacca anche i rametti e i frutticini, provocando danni anche elevati, soprattutto sulle giovani piante. Infatti, le gallerie (mine) fogliari determinano un ingiallimento della foglia, che assume un aspetto “ricamato” e si deforma.

Le larve di secondo stadio provocano un danno secondario con i loro fili siricei, attaccati su foglie già in parte compromesse. La conseguenza sulle foglie è che la fotosintesi clorofilliana risulta compromessa e ridotta, e questo ovviamente si traduce anche in un calo di produzione oltre che in un aspetto stentato e sofferente della pianta.

Il danno diretto sui frutti avviene a carico della buccia, che si riempie di erosioni a forma, anche in questo caso, di gallerie ricurve, che possono favorire l’ingresso di patogeni.

La minatrice serpentina è considerata uno dei peggiori insetti parassiti del limone, ma può attaccare tutti gli agrumi.

Prevenzione della minatrice degli agrumi

Prima ancora di pensare a quali prodotti utilizzare per combattere questo insetto, è importante agire in termini di prevenzione.

Per prevenire e limitare il più possibile i danni della minatrice serpentina bisogna attuare i seguenti accorgimenti:

  • Praticare concimazioni equilibrate, evitando gli eccessi di azoto che favoriscono un rigoglio di fogliame, inizialmente molto tenero e per questo assai gradito all’insetto. Anche con prodotti di origine naturale come letame, compost, e soprattutto pollina, può sussistere il rischio di distribuire troppo azoto. 1-2 kg per ogni metro quadrato di proiezione della chioma sono di solito un buon dosaggio per stallatico e compost sfuso, e anche la metà per la pollina, mentre se si tratta di prodotti pellettati, e quindi molto più concentrati, di norma il dosaggio viene indicato sulle confezioni ed è nettamente inferiore;
  • Potature equilibrate, che arieggino le chiome a sufficienza;
  • Uso di tessuto non tessuto per avvolgere le piante molto giovani in primavera, come protezione meccanica dall’insetto.
  • Evitare trattamenti insetticidi attorno agli agrumi e favorire invece la biodiversità. Per fortuna la minatrice ha vari insetti antagonisti e un ambiente ricco e variegato ne permette una presenza tale da contenere lo sviluppo massiccio del parassita.

Difesa biologica contro la minatrice serpentina

Per difendere le piante da questo insetto ci sono dei prodotti a minore impatto ambientale, ammessi anche nella difesa biologica. Innanzitutto, è molto utile trattare tempestivamente le piante con una farina di roccia come la zeolite, che svolge un’azione deterrente e riduce pertanto la probabilità di attacchi di questo e di altri insetti. I prodotti a base di zeolite sono corroboranti e si trovano in libera vendita. Per i rami particolarmente infestati è inoltre consigliata direttamente l’eliminazione, mediante una cesoia, e il loro smaltimento lontano dalla pianta.

Dovendo realizzare dei veri trattamenti insetticidi, contro laminatrice serpentina sono utilizzabili prodotti a base di azadiractina, il principio attivo estratto dall’olio dei semi di neem.

Per le dosi di utilizzo è opportuno leggere prima l’etichetta del prodotto commerciale, e a titolo di esempio si trova scritto, su uno di questi prodotti, 20-30 ml/10 litri di acqua. Sebbene l’azadiractina sia una sostanza naturale, bisogna comunque rispettare alcune precauzioni d’utilizzo e trattare nelle ore fresche della giornata.

Può sembrare strano che contro questo lepidottero non sia registrato anche il Bacillus thuringiensis kurstaki, il riferimento più comune nella difesa selettiva dai lepidotteri. Tuttavia questo bioinsetticida è registrato per la lotta ad altri insetti degli agrumi, ovvero tignola e tortricidi.

Inoltre, i trattamenti con gli oli minerali, utili nella lotta alle numerose cocciniglie degli agrumi, possono inoltre presentare un certo effetto secondario di protezione dalla minatrice. A questo scopo si può impiegare anche l’olio bianco vegetale di soia.

Quelli sopra menzionati sono tutti prodotti fitosanitari ammessi anche in biologico, ma per i quali è necessario essere in possesso del Certificato all’Abilitazione all’acquisto e all’utilizzo (patentino) per uso professionale.

Trappole a feromoni

Negli agrumeti professionali le trappole a feromoni, da tenere sulle piante da aprile a settembre, sono una scelta ormai consolidata ed efficace.

Il loro funzionamento è molto semplice: il feromone femminile emanato dalla trappola attira i maschi, che restano così incollati sul disco adesivo, e in questo modo viene ridotta la riproduzione dell’insetto. Se l’uso delle trappole è ben applicato, ovvero realizzando un primo posizionamento al momento giusto e una regolare sostituzione delle trappole come indicato sulle confezioni, si possono ridurre i trattamenti con l’azadiractina. Questa tecnica funziona con superfici abbastanza ampie e regolari.

Esistono anche trappole a feromoni per chi coltiva in piccola scala, come la trappola contro minatrice e aleurodidi.

Articolo di Sara Petrucci