Nell’orto di dicembre c’è meno ricchezza ma tra cavoli, finocchi e insalate non si resta a bocca asciutta, e poi ci sono ancora le zucche maturate nei mesi scorsi.
La natura pensa al nostro benessere: con l’arrivo dell’inverno fruttifica l’agrumeto, mettendo a nostra disposizione aranci e clementine. Vitamina C preziosa a prevenire influenze e altri malanni stagionali. Mangiare frutta e verdura di stagione è un buon sistema per risparmiare, ma anche una scelta etica che evita agli alimenti di fare il giro del mondo e sostiene l’economia del nostro paese.
Cosa si raccoglie a dicembre
La frutta di stagione per eccellenza a dicembre sono gli agrumi: mentre al nord il freddo non regala molte soddisfazioni a chi coltiva il frutteto, dal Sud Italia arrivano buonissime arance, mandarini, clementine, pompelmi, limoni e cedri.
Oltre agli agrumi a seconda del clima possiamo raccogliere anche cachi, kiwi e melograni. Questi frutti solitamente maturano durante l’autunno, in alcune zone però il periodo di raccolta si può protrarre fino al mese di dicembre. Altra possibile raccolta in corso durante l’ultimo mese dell’anno è quella delle olive, anche in questo caso l’olivo in genere produce a novembre ma capita che alcune varietà posticipino.
L’orto di dicembre vede le ultime produzioni di cavoli: in particolare quelli che resistono meglio al freddo sono la verza e il cavolo nero, si dice addirittura che le gelate ne migliorino il sapore e donino alla foglia una peculiare croccantezza. Tra le piante crucifere sono di stagione comunque anche cavolo cappuccio, broccolo, cavolfiore, rapanelli, rucola.