La cipolla è una specie semplicissima da coltivare, che non dovrebbe mancare in ogni orto domestico. Il suo sapore inconfondibile, unito al fatto che l’ortaggio proviene dal nostro orto, rende la coltivazione gratificante. Si tratta di una pianta erbacea biennale (allium cepa) di cui raccogliamo il bulbo, strettamente imparentata con aglio, porro, scalogno ed erba cipollina.

Normalmente, per praticità e velocità, siamo abituati a piantare direttamente i bulbilli di cipolla, ma anche la coltivazione a partire dal seme è semplice da gestire e ci permette di utilizzare sementi ricavate in proprio dalle piante dell’anno precedente, mantenendo di anno in anno la varietà di cipolla che più ci piace.

fiore della cipolla

Conservare i semi degli ortaggi è una buona pratica, e rappresenta un passo in più verso l’autosufficienza, evitando ogni anno di dover comprare semi, piantine o bulbilli. Scopriamo quindi come avviene la fioritura delle cipolle e la successiva raccolta del seme, per poter ottenere le nostre sementi per l’orto dell’anno successivo.

La fioritura delle cipolle

I semi di cipolla non sono difficili da ottenere. Tuttavia, bisogna ricordare che le cipolle sono piante biennali, quindi produrranno semi una volta ogni due anni.

attrezzi della stihl

La cipolla come verdura viene raccolta nello stesso anno della semina, se vogliamo ottenere i semi invece dobbiamo rinunciare a raccogliere la cipolla e aspettare l’anno successivo. Per questo consiglio di coltivare qualche cipolla in più, in modo da poter lasciare alcune piante da portare a fioritura.

Durante il primo anno di vita della pianta, il bulbillo si ingrossa, formando la classica cipolla. Questa, lasciata nel terreno, farà da “serbatoio energetico” per la fioritura nella primavera dell’anno successivo. Lo si capisce perché la punta del gambo della cipolla, anziché essere filiforme e appuntita, forma una “pallina” ed una specie di “ciuffo”.

passaggi fioritura

La fioritura anticipata

A volte la cipolla monta a seme in anticipo, per via di condizioni ambientali non ottimali, come siccità o caldo estremo. Si tratta di una reazione della pianta che avvertendo di essere in pericolo accelera la fase riproduttiva. Questo rovina il raccolto, per cui sarebbe da evitare.

Anche dal punto di vista delle sementi è meglio non prelevare semi da fioriture anticipate, privilegiando i fiori formati correttamente, a cui la pianta ha potuto destinare le giuste risorse.

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Quando prelevare i semi

Durante la fase di essiccazione, il fiore cambia aspetto: perde la turgidità e la vigorosità iniziale, lasciando spazio a tonalità del fiore più calde. I singoli alveoli cominciano a seccare, il fusto a svuotarsi all’interno.

I semi di cipolla sono pronti per la raccolta quando il fiore si mostra completamente secco, di color bruno. II gambo sarà vuoto al suo interno, ed avrà una colorazione biancastra, tendente al panna. Questo indica che il fiore è quasi completamente secco e pronto.

fiore seccocipolla

I singoli alveoli si aprono, lasciando intravedere il seme di cipolla: è un granello color nero della lunghezza di 1-2 mm.

Mediamente, un fiore di cipolla può contenere dai 50 ai 100 semi o anche più. Si capisce quindi che il rapporto tra fiore e seme è molto alto (da una cipolla piantata si possono ottenere anche 100 cipolle!).

Estraendo tutta la pianta di cipolla, bulbo compreso, si noterà come esso sia stato completamente “prosciugato”. Al tatto risulterà molliccio e vuoto, poiché è servito alla pianta come “carburante” per portare a fiore, e quindi a seme, la cipolla. Per questo dobbiamo scegliere se coltivare una pianta per il bulbo o per i semi, non possiamo ottenerli entrambi.

Come raccogliere i semi

Per prelevare i semi di cipolla occorre recidere il fiore con un paio di forbici da potatura, lasciando qualche centimetro del gambo per facilitare l’operazione di scuotimento per la raccolta del seme.

Bisogna procurarsi un sacchetto di carta, o comunque un recipiente per far cadere i semi, e poi scuotere energicamente il fiore: se è sufficientemente secco, i semi cadranno da soli. Per i semi più ostinati possiamo strofinare il fiore tra le mani. La “polverina” residua, composta dalle parti degli alveoli sbriciolate, si può soffiare via con delicatezza, resterà il seme.

semi di cipolla

In alternativa possiamo setacciare il contenuto del sacchetto con una maglia sufficientemente larga.

Conservazione del seme

I semi di cipolla si conservano benissimo per una o due stagioni, poi la capacità germinativa diminuisce e semi troppo vecchi rischiano di non nascere. Valgono le normali regole di conservazione: i semi devono essere posti in un contenitore in vetro o un barattolo di latta, da riporre al buio in un luogo fresco ed asciutto.

Possibili incroci di impollinazione

Quando si piantano cipolle per portarle a seme, bisogna tenere in considerazione che piante di diverse varietà si impollineranno a vicenda se crescono troppo vicine. Ciò significa che i semi potrebbero dare delle piante diverse da quelle di partenza.

Se si coltivano cipolle per la consumazione, non è un problema. Se invece si vuole ricreare la stessa varietà dal seme, dovranno essere presi accorgimenti adeguati per prevenire l’impollinazione incrociata: quando le “cipolle madri” vengono trapiantate (con la luna calante, se si vuol seguire la tradizione), bisogna avere l’accortezza di farlo su file spaziate di almeno 50 cm, in terreno ben lavorato e concimato, in ambiente protetto o in pieno campo, ma sempre isolate da altre colture di cipolla (almeno 500 metri) per evitare appunto l’impollinazione incrociata e quindi l’inquinamento del biotipo. Chi preserva le sementi a livello professionale crea dei box in cui sono isolate le piante di cipolla di una singola varietà e vi inserisce insetti impollinatori.

Articolo e foto di Simone Girolimetto

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