La consociazione nell’orto significa la coltivazione contemporanea di diverse specie vegetali, che vengono fatte crescere accostate in modo da aiutarsi reciprocamente.

Si tratta di una pratica agricola di origini antiche, che non è altro che imitazione della natura, dove la biodiversità vegetale spontanea aiuta a mantenere l’ambiente sano.

cavoli in consociazione con fiori

I campi coltivati a monocoltura dell’agricoltura moderna invece sono facile preda di parassiti e avversità, questo obbliga all’uso di contromisure drastiche, come i pesticidi. La coltivazione naturale rifiuta queste logiche e preferisce puntare sulle sinergie tra le piante. Le consociazioni sono particolarmente importanti quindi per l’orto biologico: si tratta di un buon modo per prevenire problemi.

Le piante interagiscono tra loro e col suolo in diversi modi: scambiano sostanze nutritive, attirano o allontanano insetti differenti con i loro fiori e con i loro profumi, ombreggiano il suolo e lo mantengono umido. Sfruttando nel modo giusto le caratteristiche di ogni vegetale si può progettare un orto produttivo e rigoglioso.

Perché consociare

Il vantaggio portato dalle consociazioni è molteplice: in primo luogo con i giusti accostamenti si allontanano insetti nocivi o spore patogene, salvaguardando le colture. In secondo luogo si può migliorare la presenza di sostanze nutritive aumentando la fertilità del suolo, questo permette un raccolto migliore in termini di quantità e anche di qualità. Inoltre consociando spesso si risparmia spazio, ottimizzando l’orto.

Le consociazioni tra ortaggi

Su internet trovate moltissime tabelle di consociazione, sono strumenti utili perché riassumono le relazioni tra le piante a colpo d’occhio. Quello che non amo delle tabelle di consociazione è il fatto che si limitano a dire “questo sì” e “questo no” senza esplicitarne le ragioni, in molti casi poi sono compilate in modo approssimativo e contengono informazioni errate. Preferisco quindi in questa sede provare a spiegare quali sono le più importanti sinergie tra piante da orto, perdonerete la lunghezza dell’elenco. Le giuste vicinanze sono un aiuto molto valido alla coltivazione biologica, vale la pena spendere qualche minuto in più per conoscerle nei dettagli.

Barbabietole e lattuga. La lattuga beneficia nella crescita della vicinanza con la barbabietola, per questo vale la pena seminarle vicine.

Carote (o pastinaca, sedano) e cipolle (o porri, aglio, scalogno). Una delle consociazioni più famose in assoluto è quella tra carote e cipolle, serve ad allontanare i parassiti ed è particolarmente interessante perché le due piante consociate traggono reciproci benefici. La mosca della cipolla viene allontanata dalla presenza della carota, mentre la mosca della carota viene allontanata dalle piante di cipolla. In questa consociazione si può anche sostituire la carota con la pastinaca oppure sostituire la cipolla con porri, aglio o scalogno. Possiamo riassumere questo gruppo di consociazioni con una regola: è positivo associare una pianta della famiglia delle liliaceae (quindi aglio, scalogno, porro, cipolla) con una della famiglia delle ombrellifere (quindi carota, finocchio, pastinaca, sedano).

Carote e scorzonera. La scorzonera allontana la mosca della carota, per cui si può usare come sostituto della cipolla di cui abbiamo appena parlato.

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Cavoli e barbabietole. Le piante di cavolo e quelle di rapa rossa stanno bene vicine, visto che le sostanze che le piante rilasciano e consumano sono compatibili.

Cavoli ed erbe aromatiche. Sempre allo scopo di tenere lontane le larve di cavolaia si può proteggere le piante crucifere consociandole con alcune erbe aromatiche. Le erbe più favorevoli ai cavoli in questo sono il timo, l’aneto e la menta.

Cavoli e pomodori. Il pomodoro allontana la cavolaia, tanto che è possibile ricavarne un macerato da usare come antiparassitario. Per questo motivo le piante di cavoli beneficiano della vicinanza con il pomodoro. C’è chi dice che il pomodoro trovi difficoltà di crescita nell’interazione con il cavolo rapa, se qualcuno ha esperienze in merito sono benvenute (potete scriverne nei commenti!).

Cetrioli (o meloni) e mais. Il cetriolo o il melone beneficia dell’ombra estiva portata dal mais, ricambia il favore evitando lo sviluppo di erbacce tra il granoturco. Consociando meloni e granoturco occorre avere attenzione che non manchi il potassio nel terreno, necessario ad assicurare zuccheri a entrambi gli ortaggi.

Fagioli (o fave) e patate. I fagioli riducono la presenza di dorifora della patata, essendo sgraditi a questo insetto, mentre le patate sono repellenti per il tonchio (parassita del fagiolo). Inoltre l’azoto apportato dai legumi è utile per la crescita della patata, per cui questa consociazione ha molteplici vantaggi.

Finocchio e cipolle. Il finocchio beneficia della vicinanza della cipolla, che con la sua essenza allontana il macaone, farfalla le cui larve sono nocive alla pianta ombrellifera.

Fragole e fagiolini. I fagiolini beneficiano della vicinanza delle fragole, ricambiano il buon vicinato fissando azoto nel terreno che resta disponibile al piccolo frutto.

Lattuga e fragole. La lattuga beneficia nella sua crescita della presenza delle fragole.

Lattuga e rapanelli. Entrambe sono colture a ciclo breve, si possono mettere insieme senza difficoltà, anche seminando a file alterne. In climi molto caldi i rapanelli vicini alla lattuga restano più teneri.

Legumi e aneto. L’aneto è una pianta aromatica repellente verso gli afidi, in particolare sgradito all’afide nero. Per questo è un buon vicino per i legumi, in particolare le fave. Lo sviluppo fogliare dell’aneto è favorito dall’azoto apportato dai legumi.

Melanzana (o peperone) e fagiolini (o fagioli). Il legume protegge la melanzana dalla dorifora, essendo un repellente.

Patate (o peperoni, o melanzane) e lino. Il lino scaccia la dorifora, che è uno dei peggiori parassiti delle patate. Per lo stesso motivo possiamo consociarlo a peperoni e melanzane.

Patate e rafano. Il rafano allontana alcuni insetti che danno noia alla patata.

Piselli e carote. Le radici delle carote emettono sostanze utili alla crescita dei piselli, per questo vale la pena consociare queste due piante.

Pomodori (o prezzemolo) e asparagi. Queste due piante sono compatibili perché non entrano in competizione, consumando nel terreno sostanze molto diverse. L’asparago è una pianta perenne che in primavera si raccoglie, dopo il raccolto degli asparagi è il momento giusto per trapiantare i pomodori nell’asparagiaia. Questa consociazione permette di sfruttare doppiamente lo spazio dedicato agli asparagi e di tenere sotto controllo le erbe infestanti, visto che l’ombra delle piante di pomodoro ne limita la crescita. Il prezzemolo può sostituire il pomodoro nell’asparagiaia o accompagnarlo formando un trio ottimale.

Pomodori e menta (ma anche melissa o basilico). Le tre piante aromatiche indicate hanno l’effetto di favorire la crescita del pomodoro e migliorarne il gusto.

Ravanelli e cerfoglio. Consociazione di reciproca utilità nella crescita e nel sapore, anche se il rapanello viene più piccante e deve piacere quindi questo gusto.

Ravanelli e spinaci. Gli spinaci tengono lontana l’altica dai rapanelli.

Zucchine (o zucche), fagioli e mais (le tre sorelle). Questa consociazione è una delle più antiche, le piante vengono chiamate le tre sorelle. Si crea tra queste tre orticole una vera e propria sinergia, dove ogni vegetale concorre positivamente. I fagioli devono essere rampicanti e si possono sostituire con altri legumi. Il primo fattore positivo della vicinanza è l’utilizzo dello spazio: il mais si sviluppa in verticale e offre sostegno ai fagioli, che sono rampicanti, le zucchine invece presidiano lo spazio allargandosi in orizzontale ed evitano il formarsi di erbe infestanti. Dal punto di vista delle sostanze nutritive la zucchina è grande consumatrice di azoto, che i fagioli rilasciano tramite le radici.

buon vicinato nell'orto

Consociazioni da evitare

Le vicinanze non sono sempre positive, ci sono piante che entrano in competizione tra loro, rubandosi tramite gli apparati radicali sostanze utili, oppure rilasciando essenze sgradite l’una all’altra. In generale è inopportuno mettere vicine piante della stessa famiglia botanica, visto che spesso condividono gli stessi parassiti e si cibano di sostanze simili. Oltre a questo criterio generale vediamo alcune consociazioni da evitare.

Assenzio. Questa officinale è piuttosto asociale: deve essere tenuta distante dalla maggior parte degli ortaggi perché non ne ostacoli lo sviluppo.

Cavoli e fragole. Le fragole non amano stare vicino a tutte le piante di cavolo e viceversa.

Finocchio e pomodoro (ma anche fagioli, fagiolini, cumino, coriandolo). Il finocchio è un vicino non sempre semplice e disturba lo sviluppo di alcuni ortaggi, come fagioli, cumino e pomodori.

Piselli e aglio (o scalogno, cipolle). Le piante liliaceae danneggiano la crescita dei piselli.

Consociazioni del pomodoro: ho scritto un articolo specifico che parla di cosa piantare vicino ai pomodori, con un elenco di piante che possono essere consociate con i pomodori, ma soprattutto un ragionamento su come decidere come consociare. Approfondimento: consociazioni del pomodoro.

Erbe aromatiche e officinali utili

Tutte le erbe aromatiche sono una presenza positiva per l’orto, i loro olii essenziali sono molto utili per l’ecosistema come per l’organismo umano (da cui le proprietà officinali e medicamentose di alcune piante). Il consiglio a chi coltiva con metodi biologici è di non limitarsi a creare un aiuola di aromi separata, ma di piantare le erbe aromatiche sparse per l’orto, favorendo le consociazioni. Vediamo in particolare alcune erbe di cui vale la pena sottolineare le peculiarità.

Assenzio. Questa officinale si può mettere alle bordure dell’appezzamento, con lo scopo di tenere lontani roditori e altri animali che potrebbero rovinare le verdure. L’assenzio però non è un buon vicino per le piante orticole, meglio che stia in disparte.

Camomilla. Aiuta la crescita di cipolle, cavoli e menta.

Rosmarino. Respinge molti insetti nocivi, in particolare quelli che attaccano legumi e ombrellifere (carote, finocchio, sedano).

Salvia. Questa aromatica attira le api utili per impollinare e altri insetti positivi che predano i parassiti dell’orto.

Santoreggia. Questa pianta aromatica è moderatamente sgradita agli afidi.

Timo e coriandolo. Queste piante sono sgradite ad alcuni parassiti del genere dei lepidotteri e contemporaneamente amate dalle coccinelle, insetto utilissimo per liberare l’orto dagli afidi.

Valeriana officinale. La valeriana stimola l’assorbimento di fosforo delle piante vicine e attrae i lombrichi, aumentando la fertilità dell’orto.

Fiori utili all’orto

In genere la presenza di fiori tra le coltivazioni ha un apporto positivo e non si dovrebbe fare un orto biologico senza inserire qualche pianta floreale. La gran parte dei fiori ha effetto di attirare le api, che sono importanti per impollinare molte orticole, ad esempio le zucchine. Anche le coccinelle amano stare in ambienti fioriti e questi insetti sono importanti per predare gli afidi. Vale la pena sottolineare alcuni fiori particolarmente positivi.

Il tagete. Questa pianta non porta benefici solo per l’azione del fiore ma anche per le radici: ha l’ottima caratteristica di allontanare i nematodi dal terreno. Questo lo rende un buon vicino, in particolare per i pomodori. Si tratta di uno dei fiori più utili a respingere parassiti nell’orto.

Calendula, geranio, zinnia, potentilla, tarassaco, fiordaliso. Questi fiori sono consigliatissimi nell’orto, essendo tra i più efficaci nell’attrarre le coccinelle. Calendula e tarassaco sono doppiamente interessanti perché commestibili.

Un ringraziamento, un approfondimento, un invito

Questo elenco di sinergie tra piante coltivate è stato realizzato anche grazie a una raccolta di esperienze effettuata tramite la community Facebook di Orto Da Coltivare. Si ringraziano tutte le persone che hanno contribuito raccontando esperimenti e condividendo saperi. Tanti brevi commenti hanno permesso di mettere insieme un consistente blocco di informazioni utili.

Oltre a questo sono state utili varie letture, la più importante è quella di “Le Consociazioni Vegetali e il Loro Impiego“, autori Helen Philbrick e Richard Barlett Gregg. Sono debitore a questo ottimo volume, un agile lettura che consiglio a tutti quelli che desiderano approfondire la tematica delle consociazioni.

Infine: non si finisce mai di scoprire nuove consociazioni utili. Se avete esperienze e ne conoscete qualcuna che non è citata nell’articolo fatemelo sapere tramite i commenti.

Articolo di Matteo Cereda

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