Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è una pianta aromatica perenne della famiglia delle Lamiaceae, si sviluppa in forma di arbusto e cresce spontaneamente nelle regioni mediterranee, anche se riesce ad adattarsi bene a diverse temperature.
Ha radici dure e profonde, in grado di ancorarsi anche sui terreni in pendenza, non richiede una manutenzione particolare e, grazie alle sue doti di resistenza, è abbastanza semplice da coltivare anche in vaso.
Se vengono messe a dimora nel terreno o in vasi di grandi dimensioni, ci sono varietà di rosmarino che possono raggiungere un’altezza superiore ai due metri, adatta a creare in giardino una siepe di copertura o una recinzione decorativa e profumata. In genere però sul balcone ci si accontenta di una piantina aromatica di modesta dimensione, in grado di soddisfare le esigenze della famiglia.
La presenza di qualche pianta di rosmarino è indispensabile per gli appassionati della buona cucina, che piantandola in vaso possono averla sempre a disposizione, per insaporire le pietanze con il caratteristico aroma dei suoi rametti. Non è difficile coltivare in contenitore questo arbusto perenne, abbiamo già parlato di come si coltiva il rosmarino, ora facciamo un focus sulla coltivazione da balcone.
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Scegliere la posizione e il vaso adatto
Il rosmarino si adatta molto sia al clima che alle dimensioni del vaso, vediamo però quali sono le condizioni ideali per coltivarlo.
Clima ideale ed esposizione
Il rosmarino è una pianta rustica e, pur sviluppandosi prevalentemente in un microclima mediterraneo, caratterizzato da temperature miti, riesce ad ambientarsi abbastanza facilmente ad ogni situazione climatica.
Potrebbe tuttavia non sopportare a lungo il freddo intenso: per coltivarlo in vaso nelle regioni dove le temperature sono rigide, si consiglia di sistemare le piante in un’area esposta al sole e a ridosso di un riparo dal vento, ad esempio una parete. Nel caso di gelate invernali può essere opportuno ritirare i vasi di rosmarino all’interno oppure coprire le piante con un telo di tessuto non tessuto.
L’esposizione ideale per le piante di rosmarino è quella soleggiata.
Scelta del vaso e del terriccio
Per coltivare rosmarino sul balcone possiamo scegliere un contenitore di qualsiasi misura, esclusi quelli eccessivamente piccoli. La dimensione del vaso ovviamente impatta sulle misure che potrà poi raggiungere la pianta crescendo: delimitando l’apparato radicale lo stesso si riflette sulla parte aerea. Il contenitore ideale è un vaso in terracotta del diametro di una trentina di centimetri.
Questa aromatica non ha esigenze di terreno particolari e cresce senza problemi in un terriccio universale per piante verdi e fiorite, ma è molto importante garantire il corretto drenaggio: si consiglia di mescolare il terriccio a sabbia per renderlo più soffice e uniforme. L’aggiunta di un poco di compost ben maturo può completare, formando un surplus di sostanze nutritive.
Cominciare la coltivazione del rosmarino
La coltivazione comincia da un seme, da un rametto o da una piantina già pronta.
Preparazione del vaso e semina
Per procedere alla coltivazione del rosmarino in vaso, è necessario disporre dei semi o, in alternativa possiamo propagarlo per talea. Per chi non ha molto tempo si può sempre comprare piantine già pronte in un vivaio.
Scegliamo innanzi tutto che tipo di rosmarino mettere sul nostro balcone. Ci sono diverse varietà di rosmarino, possiamo tra queste identificare quelle in cui l’arbusto una ha un portamento eretto e il rosmarino prostrato, che si sviluppa dapprima in orizzontale mentre i rami si erigono successivamente verso l’alto. In natura le varietà prostrate sono le più comuni e sono quelle che in genere meglio si adattano alla coltura in vaso.
La stagione per procedere con la semina è la primavera, si consiglia comunque di evitare i giorni di pioggia e di attendere che il clima si stabilizzi. Per prima cosa dobbiamo riempire il vaso con il terriccio, che deve esser lasciato soffice e senza raggiungere il margine. Per favorire il drenaggio è importante disporre sul fondo uno strato di piccole pietre.
A questo punto è possibile spargere un pizzico di semi della qualità di rosmarino desiderata, e ricoprirli con un ulteriore leggero strato di terra, annaffiandoli leggermente e mantenendo il vaso in un luogo tiepido e asciutto. Dopo una quindicina di giorni compariranno i primi germogli, ovviamente non tutti si svilupperanno completamente, per cui, nelle prime settimane, occorre effettuare una serie di diradamenti fino al momento in cui rimarranno solo le piantine più resistenti e ben sviluppate.
Trapiantare in vaso il rosmarino
Se invece di seminare scegliamo il trapianto, di una pianta comprata o moltiplicata facendo radicare una talea, possiamo effettuarlo in vari periodi dell’anno, ma è meglio evitare quelli eccessivamente caldi e anche l’inverno con le sue gelate. Il mese di marzo può essere un momento propizio.
Operazioni colturali sul balcone
Non è difficile gestire il rosmarino in vaso, basta ricordarsi di irrigare periodicamente.
Irrigazione in vaso
Per quanto riguarda l’irrigazione, trattandosi di una pianta tipica della macchia mediterranea, richiederebbe un apporto idrico limitato, quando viene coltivata in campo non si bagna quasi mai, giusto le prime settimane di sviluppo dei germogli e nelle estati più aride.
Tuttavia come ogni altra coltivazione da balcone anche i vasi del rosmarino vanno irrigati con regolarità, prestando sempre la massima attenzione che non si verifichino ristagni di acqua, poiché potrebbero provocare marciumi alle radici.
Potatura del rosmarino
Il rosmarino non ha bisogno di cure particolari o di specifici interventi di potatura. È sufficiente rimuovere i rami secchi o danneggiati e, se necessario, cimare leggermente la pianta per regolarizzarne l’aspetto estetico. In genere una pianta da balcone tenuta in vaso tende a non svilupparsi molto, per cui non si dovrà intervenire per contenerla.
Possiamo approfondire il tema della potatura del rosmarino nell’articolo dedicato.
Parassiti e patologie
Il rosmarino è un arbusto piuttosto forte e non è soggetto a patologie particolari, l’unico rischio è quello del marciume radicale provocato dalla formazione di ristagni d’acqua: per evitare questo problema si raccomanda di verificare sempre che la terra sia ben drenata. Nella coltivazione in vaso questo tipo di marciume si può verificare spesso e dipende quasi sempre da eccessiva irrigazione.
La pianta attira raramente i comuni parassiti, sul balcone ancora meno che nell’orto. Ci sono insetti per cui il rosmarino è addirittura un repellente, mentre è molto gradito alle api e agli altri insetti impollinatori. Raramente può essere preda di piccoli insetti come l’Eupteryx decemnotata o la Chrysomela americana, si tratta comunque di specie poco diffuse che possono essere allontanate utilizzando olio di Neem, un antiparassitario naturale estratto da un antico albero di origine birmana.
Raccolta e conservazione del rosmarino
Per chi utilizza il rosmarino in cucina, la coltivazione in vaso permette di averlo sempre a disposizione sul davanzale o sul balcone di casa. È importante tagliare la pianta solo al momento del bisogno, per usufruirne di tutto l’aroma.
Quando andiamo a raccogliere prestiamo attenzione a non danneggiare la pianta, scegliendo l’apice di uno dei rami più alti e robusti e lasciandolo poi essiccare all’ombra. Può essere utilizzato per circa due settimane oppure essiccato per farlo durare di più.
Il rosmarino non è solo un eccellente aroma per la cucina, ma possiede anche proprietà balsamiche e antisettiche e viene utilizzato nella medicina omeopatica.
Articolo di Elisa Mino
Ottimo articolo
Molto interessante
Ciao Matteo, mi sto cimentando con i primi esperimenti in vaso sul terrazzo e ti ringrazio per tutti i preziosi consigli. Ho una curiosità riguardo al terreno da usare: quando si parla di terreno sabbioso, o di aggiunta di sabbia, per chi vive in città e non ha la possibilità di reperire sabbia vera, qual è la miglior soluzione? Fibra di cocco e perlite aggiunti al terriccio? E nel caso di ortaggi per il consumo domestico, volendo portare avanti una coltivazione biologica, questo tipo di elementi sono adatti? Ti ringrazio in anticipo, buona giornata
Ciao Margherita, la sabbia puoi reperirla facilmente in centri edili. La fibra di cocco è un buon materiale ma con altre funzioni e sostituisce più la torba della sabbia (vedi post sulla fibra di cocco). La perlite direi che va bene.
Arti olo molto interessa te e utile! Grazie per gli ottimi consigli! Io sono brava a oltivare il basilico , ma negata per il rosmarino! Ho provato tre volte,ma sempre con esito negativo !