Tra i prodotti che si possono impiegare nella coltivazione biologica per difendere le piante ci sono gli oli essenziali. Sono particolari composti vegetali costituiti da sostanze volatili e vengono estratte dai diversi organi vegetali. In particolare ora approfondiamo l’olio essenziale di arancio dolce, che trova utilizzo nella preparazione di prodotti fitosanitari utili nella difesa da parassiti e da malattie fungine di molte specie coltivate.

Un rimedio interessante perché di origine naturale, impiegabile nell’orto e nel frutteto senza gravi conseguenze ecologiche.

olio essenziale arance dolci

In commercio si trovano prodotti che sfruttano proprio il principio attivo dell’olio di arancia dolce, sono autorizzati per l’impiego in agricoltura biologica e si possono usare contro diversi parassiti, ad esempio la carpocapsa del melo e la mosca bianca nelle serre. Scopriamo di più su come e quando usare questo trattamento.

Le proprietà degli oli essenziali

Gli oli essenziali sono costituiti principalmente da terpeni, particolari molecole di natura oleosa che derivano dal metabolismo delle piante e che si concentrano in particolari loro organi: nel caso dell’arancio sono i frutti nel caso dell’arancio, per altre piante possono essere le foglie (ad esempio la menta), i semi (finocchietto), ma anche i petali (rosa). La volatilità di queste sostanze determina l’aromaticità dei preparati.

L’uomo utilizza gli oli essenziali da tantissimo tempo e in svariate applicazioni curative, cosmetiche, propiziatorie. Le proprietà di queste sostanze sono numerose e ovviamente variano a seconda della pianta. L’olio di arancio dolce ha peculiarità che lo rendono adatto alla protezione delle piante dai patogeni.

In generale la possibilità di ricorrere agli oli nella difesa eco-compatibile delle piante è sicuramente da non sottovalutare. Si tratta di sostanze biodegradabili di origine naturale che non presentano effetti inquinanti e che quindi risultano adatte a scelte di coltivazione rispettose dell’ambiente sia a livello professionale che privato.

Olio essenziale di arancio dolce in agricoltura

Un prodotto fitosanitario contenente olio essenziale di arancio dolce sui parassiti agisce per contatto diretto. Si tratta di un prodotto molto versatile, perché è utile sia nella difesa da insetti nocivi sia da funghi e batteri responsabili di varie patologie vegetali. Lo si può utilizzare tanto nell’orto quanto nel frutteto, nel vigneto e sulle specie ornamentali.

Principio attivo e prodotto commerciale

Il principio attivo del prodotto che si acquista per uso agricolo è l’olio essenziale di arancio dolce, che viene estratto tramite la spremitura meccanica a freddo delle bucce di arance coltivate secondo il metodo biologico.

Un conto è una boccetta di olio essenziale di arancio dolce e un altro conto è l’agrofarmaco che ne contiene una piccola percentuale ed è ammesso nella difesa biologica. In questo caso, infatti, il principio attivo è miscelato con appositi co-formulanti che ne facilitano l’adesività sulle superfici vegetali, formando un preparato adatto a fare trattamenti in campo.

Per acquistare il prodotto fitosanitario vero e proprio, venduto con un proprio nome commerciale specifico, è necessario avere il Certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari ad uso professionale (il cosiddetto patentino), che si ottiene previa frequentazione di un corso apposito da 20 ore con esame finale.

Inoltre, possiamo utilizzarlo solo sulle colture per le quali è registrato e contro le specifiche avversità. Tutte le informazioni si trovano nell’etichetta, la cui lettura è quindi fondamentale.

Uso insetticida

Nell’impiego come insetticida il prodotto dissecca la cuticola degli insetti a tegumento molle, sia giovani che adulti. Il meccanismo di azione è quindi di tipo fisico, e di conseguenza non subentra il rischio di fenomeni di resistenza da parte di alcuni insetti come nel caso di sostanze che agiscono per via prettamente chimica.

Possiamo usarlo ad esempio per combattere:

  • Cicaline, per esempio il temuto Scaphoideus titanus della vite, che è il vettore della flavescenza dorata;
  • Tripidi
  • Aleurodidi (le piccole mosche bianche che si trovano spesso nelle colture in serra)
  • Ragnetto rosso
  • Carpocapsa degli alberi da frutto;
  • Psilla del melo e psilla del pero;
  • Cocciniglie degli agrumi.

Contro le malattie delle piante

Nei confronti delle patologie crittogamiche agisce dissolvendo gli organi dei patogeni fungini che appaiono all’esterno dei tessuti vegetali colpiti, e aiuta quindi nel bloccare il propagarsi di varie malattie di orto e frutteto.

Come fungicida questo prodotto risulta molto utile, ad esempio contro:

  • peronospora della vite;
  • peronospora del pomodoro;
  • peronospora della lattuga (Bremia);
  • oidio di vite, piante ornamentali, carota, cucurbitacee, lattuga, pesco, melo, pero, cotogno, fragola e altri piccoli frutti;
  • ticchiolatura di melo e pero.

Come si usa

Ci sono due modi per usare nell’orto biologico l’olio essenziale di arancio dolce, in base a quanto spiegato sopra. Comprare una boccetta di olio puro oppure un prodotto già pronto a base di questo principio attivo. La seconda soluzione è certamente la più semplice, per non aver difficoltà di dosaggio e diluizione.

Quando trattare

Il prodotto a base di olio essenziale di arancio dolce è fotosensibile, ovvero si degrada con la luce solare, pertanto i momenti migliori della giornata per eseguire un trattamento sono le ore serali.

Il prodotto può essere utilizzato durante tutta la stagione dalla prima comparsa dei sintomi o degli insetti dannosi, e ripetendo l’operazione, se necessario, secondo il limite indicato in etichetta.

Sugli alberi da frutto è meglio evitare di usarlo durante la fioritura, perché può avere effetti negativi sugli insetti utili.

Modalità d’uso e dosaggio

I dosaggi e le modalità di impiego cambiano a seconda che si usi un olio essenziale puro in boccetta o il prodotto fitosanitario vero e proprio, nel quale l’olio essenziale è il principio attivo miscelato ad altri composti, come spiegato sopra.

Tra le informazioni presenti in etichetta del prodotto ad uso agricolo vi sono anche le dosi specifiche per ciascuna coltura, in genere come litri/ettaro e millilitri/ettolitro e il numero massimo di trattamenti annuali consentiti.

Se si intende usare l’olio essenziale puro, esso non è diluibile in acqua ma in solventi oleosi, quindi nel caso in cui si acquisti la boccetta di olio essenziale puro, si può provare una diluizione preventiva nel latte.

In genere bastano circa 10 ml di olio essenziale per trattare un intero ettaro di coltura, ma per non sbagliare, soprattutto in caso di inesperienza, è meglio acquistare i prodotti ad uso agricolo, opportunamente miscelati con i co-formulanti e riportanti le dosi e le modalità di utilizzo.

Infine, come precauzioni personali, vale sempre l’accortezza di rispettare quanto suggerito in etichetta, e sicuramente di mettersi almeno i guanti e una mascherina, meglio ancora indossare abiti a maniche lunghe e pantaloni lunghi, dato che il prodotto può causare irritazione nel caso di contatto con gli occhi e con pelli sensibili.

Tempo di carenza

Dal momento che la sostanza è molto volatile, il suo tempo di degradazione è rapido e il tempo di carenza è di soli 3 giorni.

Questo periodo tecnicamente rappresenta l’intervallo di tempo minimo che deve intercorrere tra l’ultimo trattamento e la raccolta del prodotto per la vendita e il consumo, e il fatto che sia molto breve risulta comodo quando c’è la necessità di trattare ortaggi o fruttiferi in prossimità della raccolta.

Tossicità e aspetti ambientali

Gli oli essenziali non sono prodotti selettivi specie-specifici, quindi utilizzati a dosi elevate possono uccidere anche gli insetti utili. Di conseguenza, come anticipato, bisogna evitare l’epoca di fioritura, che coincide col volo delle api e degli altri pronubi.

Inoltre, l’olio essenziale di arancio dolce presenta una certa tossicità verso gli organismi acquatici, per cui è importante non superare le dosi indicate sulla confezione, e non sversarne neanche accidentalmente il contenuto in eventuali corpi idrici presenti. Per quanto riguarda gli inconvenienti sui tessuti vegetali non sono stati riscontrati effetti fitotossici.

Comunque, essendo un prodotto di origine naturale biodegradabile, che non lascia residui inquinanti nell’ambiente, è sicuramente eco-compatibile, e spesso può evitarci i trattamenti a base di rame nel contrastare le patologie fungine. Bisogna però utilizzarlo con le dovute accortezze.

Gli oli essenziali nell’agricoltura biologica e biodinamica

L’olio essenziale di arancio dolce ha ottenuto la registrazione da parte del Ministero della Salute per l’utilizzo agricolo ed è ammesso in agricoltura biologica sotto forma di prodotti commerciali.

Nell’agricoltura biodinamica, metodo fondato da Rudolf Steiner che prevede, per le aziende professionali, una certificazione dall’Organismo Demeter, gli oli essenziali sono ampiamente utilizzati sia come insetticidi sia come anticrittogamici. Secondo questo particolare metodo agricolo gli oli essenziali sono “forze di luce e di calore condensate” (cit. Paolo Pistis).

Articolo di Sara Petrucci

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