L’aleurodide o mosca bianca è un parassita delle piante di origine tropicale, dal comportamento molto simile a quello degli afidi, di cui è parente.

Sono moschini che si nutrono della linfa delle piante, portano danno indebolendole, trasmettendo malattie come virosi e lasciando una secrezione zuccherina chiamata melata, con conseguente possibilità di fumaggine.

mosca bianca

Gli aleurodidi, chiamati anche aleirodidi, si possono trovare su molti tipi di piante da orto e da frutteto, come pomodori e peperoncini. Sono un tipico parassita dei climi miti: li troviamo spesso al sud e nelle colture in serra (da qui il nome “mosca delle serre”), colpiscono spesso anche le coltivazioni di agrumi.

Con i termini aleurodidi, mosca bianca o mosca delle serre non si indica un’unica specie: ci sono diversi ceppi di moschini che possono infestare le colture. Possono diventare problema se infestano l’orto o il frutteto, quando si individua un attacco è bene intervenire con tempestività, anche perché la mosca bianca si caratterizza per una velocissima riproduzione che ne facilita la diffusione.

Danni provocati dagli aleurodidi

Proprio come gli afidi anche gli aleurodidi si installano abitualmente nella pagina inferiore della foglia, da qui danneggiano la pianta per suzione della linfa e secernono la caratteristica melata zuccherina, che poi può portare fumaggine.

Le mosche bianche sono anche vettori di malattie: il passaggio di questi parassiti tra le piante può causare virosi.

Essendo insetti piccoli succhiando linfa difficilmente provocano un danno diretto rilevante, quando sono molti possono comunque indebolire la pianta fino a provocarne la caduta delle foglie e la morte. Il danno indiretto però dovuto a fumaggine e virosi può essere ancora peggiore. Per questo è importante prevenire e contrastare questi parassiti.

Quali colture vengono colpite

L’aleirodide è un insetto polifago, non si fa scrupolo a passare da una pianta all’altra ed è molto meno selettivo rispetto agli afidi. Oltre agli ortaggi può infestare molte piante ornamentali e non disdegna i rami giovani degli alberi del frutteto.

Teniamo conto anche che esistono diversi ceppi di aleurodidi, in grado di colpire un ampio ventaglio di piante

La mosca bianca degli agrumi

Esiste una varietà conosciuta come mosca bianca degli agrumi che colpisce prevalentemente nell’agrumeto, come evidente dal nome. Viene elencata insieme alla minatrice serpentina e alla cocciniglia cotonosa tra i peggiori insetti parassiti del limone e degli altri agrumi.

La mosca delle serre

Questo parassita delle colture ama l’ambiente chiuso e riparato del tunnel e per questo attacca spesso gli ortaggi in serra, non per nulla uno dei nomi comunemente attribuiti è proprio “mosca delle serre“. D’inverno l’aleurodide può stabilirsi per svernare tra le foglie interne dei cavoli, che fanno da riparo fino alla primavera.

Riconoscere la presenza dell’insetto

Gli aleurodidi possono essere facilmente riconosciuti: si tratta di insetti di dimensioni molto piccole ma comunque visibili a occhio nudo, generalmente di colore biancastro.

Spesso si insediano sotto le foglie, sulla pagina inferiore, per questo restano nascoste a un occhiata distratta, esattamente come gli afidi. Tuttavia si tratta di insetti volanti, a differenza degli afidi quando si irriga la pianta gli individui di mosca bianca prendono il volo e si rivelano.

mosche bianche su foglia

La mosca bianca teme il freddo, per questo è minore la sua incidenza in inverno e in genere al settentrione, mentre prolifera nelle zone temperate, nelle serre e negli agrumeti, al nord la troviamo soprattutto durante primavera ed estate. Anche per questo troviamo spesso le mosche bianche in coltura protetta, attratte dal clima controllato delle serre.

Su coltivazioni orticole estese, in particolare quelle in serra, vale la pena mettere delle trappole cromotropiche a scopo di monitoraggio. Questo consente di individuare con tempestività la presenza del parassita e intervenire prima che riesca a proliferare eccessivamente.

Difendere l’orto dalla mosca bianca

Contro la mosca bianca non bisogna utilizzare pesticidi: ci sono diversi metodi di difesa naturale che permettono di evitare l’impiego di trattamenti pericolosi. Scopriamo nel dettaglio quali pratiche e quali prodotti possiamo impiegare.

Rimozione manuale

La mosca bianca è simile agli afidi nel comportamento, ma è un insetto dotato di ali, questo significa che la tecnica di lavar via dalle foglie i piccoli parassiti o di rimuovere parti di pianta colpita ha un efficacia limitata.

Un intervento manuale permette di eliminare uova e larve, ma gli individui adulti si spostano più facilmente di pianta in pianta. Su piccola scala vale comunque la pena intervenire manualmente per togliere i parassiti quando sono numerosi.

Trappole cromotropiche

Gli aleurodidi si possono catturare con trappole cromotropiche, che vanno appese nell’orto sopra alle piante infestate e hanno funzionamento analogo a quello della carta moschicida. Ad esempio è interessante la trappola cattura insetti per mosca bianca e tuta absoluta.

Questo sistema è utile sia come monitoraggio che per la cattura massale ma bisogna fare moltissima attenzione perché come cattura le mosche bianche può mietere vittime innocenti tra gli insetti utili. In particolare se ci sono piante in fioritura bisogna evitare di utilizzare trappole appiccicose di questo genere che andrebbero a uccidere impollinatori.

Insetticidi biologici contro la mosca bianca

Non è banale eliminare la mosca bianca con gli insetticidi.

Si tratta di un insetto capace di adattarsi e sviluppare resistenza a un principio attivo, per questo è molto importante alternare diversi trattamenti e non usare sempre lo stesso prodotto.

Inoltre non è semplice uccidere la mosca bianca con un prodotto che agisce per contatto (come fanno tutti i pesticidi bio) visto che questi piccoli insetti si nascondono nella pagina inferiore della foglia e sfuggono spesso al trattamento.

Tra i prodotti consentiti in agricoltura biologica possiamo impiegare per uccidere l’aleurodide:

Tra i macerati vegetali che possono essere autoprodotti si segnala l’effetto repellente del macerato d’aglio e di quello di peperoncino piccante.

Antagonisti naturali

Il metodo del lancio di insetti utili è davvero interessante contro gli aleurodidi.

Per combattere la mosca bianca tramite lotta biologica è possibile avvalersi dell’encarsia formosa, una piccola vespa che depone le uova tra quelle della mosca bianca ed è un suo antagonista naturale. Il lancio di insetti funziona molto bene in serra, dove il tunnel evita la dispersione degli antagonisti.

Oltre alla vespa si possono usare anche funghi entomopatogeni: possono funzionare la beauveria bassiana e il verticillium lecanii. Questi rimedi sono fattibili su scala medio vasta, non conviene ricorrervi in un piccolo orto. Tuttavia anche nell’orto famigliare si può puntare ad attrarre un predatore della mosca bianca molto comune: le coccinelle.

Prevenire gli attacchi di mosca bianca

Oltre alla lotta biologica vera e propria è utile cercare di prevenire la presenza di questo parassita, in particolare nelle colture in tunnel, che sono particolarmente vessate dagli aleurodidi. Per prevenire l’avvento della mosca bianca all’interno delle serre è bene arieggiare frequentemente facendo entrare un poco di freddo, sgradito all’insetto.

Altra forma di prevenzione è quella di attrarre le coccinelle nel proprio giardino, come già spiegato sono predatori naturali della mosca.

Infine osservando la vegetazione si possono notare quali sono le piante che ospitano di frequente aleurodidi. Vale la pena considerare di eliminarle, in particolare le specie che offrono un riparo invernale in cui svernare.

Articolo di Matteo Cereda. Illustrazioni di Marina Fusari.