La zappa è senza dubbio uno degli attrezzi più antichi e più utilizzati dai coltivatori, identificato da sempre come icona dell’agricoltura anche nei proverbi contadini e nei modi di dire.
Non per niente è uno dei più utili strumenti a disposizione di chi fa l’orto, qualsiasi tecnica colturale venga utilizzata lo possiamo considerare fondamentale.
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Utilizzo della zappa
A cosa serve. La zappa è un attrezzo multi funzionale, infatti sono molte operazioni che si portano a termine con questo strumento. Per prima cosa si zappa per preparare il terreno alla semina, rompendo le zolle e rivoltando lo strato più superficiale del suolo (circa 5-15 cm dalla superficie). In secondo luogo la zappa viene utilizzata per rimuovere le erbe infestanti, rompendone le radici.
Tanti altri lavori che fanno parte della vita quotidiana del coltivatore si fanno con l’ausilio della zappa: rincalzare le piante, scavare canali di scolo dell’acqua piovana, tracciare e poi ricoprire solchi in cui seminare o piantare le patate, zappettare intorno alle piante per ossigenare la terra, incorporare il concime nel terreno.
Come si usa. Usare la zappa è molto semplice: si tratta di sollevare la lama e usarla per colpire il terreno, la lunghezza del manico amplifica l’impatto. A seconda del tipo di lavoro da svolgere si darà al colpo inclinazione utile a spostare la terra, a rigirare la zolla o a rompere al meglio le radici delle erbe. Col tempo si prende la mano imparando a zappare in modo regolare, senza caricare troppo il colpo sulla schiena ma sfruttando il peso dell’attrezzo, il movimento delle braccia accompagnato da quello di tutto il corpo. Se la zappatura serve a preparare il terreno in genere si precede da un lavoro di vanga, il letto di semina si affina poi col rastrello livellandolo.
Tipi di zappa
Zappa e zappetta. La prima classificazione divide la zappetta, che si usa a una mano sola stando accovacciati vicino alle piante, dalla zappa vera e propria, che si usa stando in piedi per lavorare il terreno.
Forma della lama. I diversi tipi di zappa si differenziano poi per la forma e la dimensione della lama. A seconda del lavoro da svolgere e del tipo di terreno che si affronta si sceglierà il modello più adatto. Ci sono zappe a lama squadrata, a forma triangolare, di cuore, o trapezoidale. La zappa può avere anche soltanto due punte, utili a rompere la zolla, oppure le due punte possono stare opposte alla lama vera e propria, da usare all’occorrenza girando l’attrezzo. In alcune zone dell’Italia centrale, come anche in Sud America, è in uso un particolare tipo di zappa dalla lama ampia e ricurva a formare un angolo acuto col manico, in genere di 45 gradi, utile a rincalzare o spostare la terra. La zappa olandese invece è un sarchiatore, con una lama orizzontale che serve a recidere le radici delle erbe appena sotto alla al livello del suolo.
Zappa e motozappa. La motozappa o il motocoltivatore sono attrezzi a motore in grado di sostituire buona parte dei lavori che sarebbero da fare manualmente, risparmiando molta fatica al contadino, che evita di dover zappare la maggior parte delle superfici. Tuttavia con gli utensili motorizzati non ci si può avvicinare troppo alle piante e tanti lavori restano comunque appannaggio esclusivo della zappa. Inoltre l’uso della motozappa crea a lungo andare una suola di lavorazione nel terreno, con effetti negativi, per questo per quanto possibile è conveniente zappare a mano (nei limiti del buon senso naturalmente).
Come scegliere la zappa
Lunghezza del manico. La lunghezza del manico deve essere proporzionata all’altezza di chi utilizzerà l’utensile. In genere una zappa pensata per la lavorazione del terreno dell’orto stando in piedi ha un manico di 70/80 cm, mentre la zappetta per lavorare vicino alle piante o sul balcone ha un manico molto corto, tra i 20 e i 35 cm.
Peso e materiale. Tipicamente la zappa ha la lama in metallo, in genere ferro, e il manico in legno. Questo attrezzo deve essere di un buon peso che aiuta ad avere un buon impatto col terreno, mentre il legno è adatto perché assorbe le vibrazioni. Vista l’ottima funzionalità di questi materiali classici la zappa moderna non è troppo diversa da quella di cent’anni fa, a differenza di molti altri attrezzi per cui il progresso tecnologico ha sviluppato materiali più leggeri e resistenti continuiamo a zappare con l’attrezzo della tradizione.
Forma della lama. Le zappe a due punte sono utili a rompere la crosta di terreni argillosi e compatti, oppure molto secchi. Anche la zappa triangolare e quella a cuore sono strumenti adatti ad affrontare il suolo pesante, mentre la zappa squadrata e quella a trapezio essendo prive di punta penetrano con più fatica, ma sono migliori nella parte superficiale della terra, dove riescono a rompere le radici delle erbacce, inoltre girano zolle di maggior dimensione. Le forme a trapezio e a cuore sono indicate anche per scavare solchi, visto che l’inclinazione favorisce lo spostamento sui lati della terra.
Articoli dedicati a zappe e dintorni
Articolo di Matteo Cereda
Buonasera Matteo, come sempre i tuoi articoli sono esplicativi ed utili per chi come me pratica l’arte dell’Orto. Ho acquistato su tua informazione una Grelinette… fantastica! Grazie
In merito invece a questo articolo sulle varie tipologia di zappa, tu hai scritto:
“In alcune zone dell’Italia centrale, come anche in Sud America, è in uso un particolare tipo di zappa dalla lama ampia e ricurva a formare un angolo acuto col manico, in genere di 45 gradi, utile a rincalzare o spostare la terra”, io ne ho vista anche una in un servizio in tv, solo che non riesco a trovarla, conosci per caso il suo nome specifico?
Ancora Grazie
Olga
Ciao Olga, quando sono stato in Peru per un progetto di cooperazione ho avuto occasione di utilizzare quel tipo di zappa, che viene usata dai campesions anche e soprattutto in sostituzione del badile. Sinceramente non mi sento di consigliarla, perché mentre la grelinette è un geniale attrezzo ergonomico, quell’attrezzo è fonte di grandi mal di schiena. Sulle Ande la chiamavano lampa volteada mi pare, non saprei come aiutarti a ritrovarla.