Il basilico è una pianta straordinaria, ma è anche piuttosto delicata rispetto a clima, irrigazioni e malattie.

Può capitare di veder morire le proprie piante, sia coltivate in vaso che in giardino, è importante capire come mai è successo, in modo da imparare dai propri errori e poter riprovare la sua coltivazione con maggior successo.

foglie di basilico sane

A volte il basilico si secca, altre diventa nero, scopriamo quali sono i problemi più frequenti che possono colpire il basilico, per imparare a contrastarli e a prevenirli.

Sintomi di sofferenza

Il basilico può morire per diverse cause, spesso vediamo la pianta diventare nera o le foglie chiazzarsi e seccare. Impariamo a riconoscere i sintomi e a identificare i problemi.

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  • La pianta diventa nera. Questo è un caso molto frequente, se diventa nera tutta la pianta in corrispondenza di basse temperature, si tratta di un problema legato al freddo. Se vediamo il nero intaccare per prima cosa il gambo si tratta di fusariosi del basilico, una delle peggiori patologie.
  • La pianta avvizzisce. Quando la pianta si disidrata vediamo le foglie avvizzire e il portamento farsi meno eretto. Il basilico manifesta facilmente segni di disidratazione. Non c’è da preoccuparsi molto: si recupera facilmente con una buona irrigazione.
  • Le foglie presentano una patina scura e poi avvizziscono. Sono sintomi tipici di una malattia funginea, probabilmente di peronopora del basilico.
  • Le foglie sono mangiate. Ci sono molti insetti che possono cibarsi delle foglie di basilico. Se i morsi sono di buona dimensione possono essere lumache, in alternativa cerchiamo qualche bruco. In genere le piante di basilico non sono molte, evitiamo i trattamenti e cerchiamo di rimuovere a mano i colpevoli.
  • Le foglie ingialliscono. Quando le foglie perdono la loro lucentezza verde e virano verso il giallo può essere effetto di una carenza nutritiva, da risolvere con una concimazione.

basilico malato di peronospora

Il basilico diventa nero per il freddo

Quando arriva la bella stagione abbiamo subito voglia di mettere una bella piantina di basilico, per godere delle sue foglie profumate. Dobbiamo però fare molta attenzione ai ritorni di freddo: il basilico è delicatissimo da questo punto di vista e quando le temperature scendono sotto ai 15-16 gradi soffre.

Basta una gelata notturna per vedere la piantina di basilico diventare totalmente nera e morire. 

La soluzione più semplice è avere un po’ di pazienza e non farsi ingannare dai vivai che espongono fin dal mese di marzo le piantine di basilico pronte da trapiantare. Il basilico va piantato a inizio maggio, solo nelle zone più miti al centro – sud Italia si può piantare ad aprile.

Se vogliamo anticipare i tempi, dobbiamo riparare la pianta. Esiste una varietà di basilico leggermente più resistente, chiamata basilico artico, il nome è un po’ esagerato: soffre un po’ meno il freddo ma quando il termometro scende e arriva intorno ai 10-12 gradi diventa nera comunque.

Il basilico muore per troppa acqua

Le irrigazioni sbagliate sono un’altra tipica causa di morte per le piantine di basilico, soprattutto quelle coltivate in vaso.

Bagnare troppo significa creare un ristagno d’acqua, che porta marciumi alle radici e favorisce le malattie fungine (abbiamo già citato la peronospora e il fusarium).

Il basilico in vaso ha bisogno di essere bagnato spesso, ma non deve mai essere bagnato con tanta acqua tutta insieme.

Come irrigare correttamente lo scoprite nell’articolo sull’irrigazione del basilico.

Le malattie del basilico

Come tutte le piante, anche il basilico è soggetto a patologie, in particolare le più comuni sono tre:

  • Marciume radicale (pitium)
  • Gambo nero (fusarium)
  • Muffa grigia sulle foglie (peronospora)

Sono tre problemi molto gravi, per cui non ci sono rimedi biologici efficaci, per cui è importante prevenire.

In caso di peronospora si può provare a eliminare le parti di pianta malate e fare un trattamento rameico, se la malattia viene presa al suo primo manifestarsi l’intervento può essere risolutivo.

Il fusarium e il pitium invece non hanno cura e bisogna togliere le piante malate, in modo da non contagiare altre piantine. Il terriccio dei vasi di piante malate non può essere riutilizzato per piantare altro basilico.

Come avere un basilico sano

Non esiste una regola magica per avere basilico perfetto. Bisogna trovare la giusta posizione, un buon terriccio (o un terreno ben lavorato e organico, se coltivato in orto) e poi attenzioni costanti nelle bagnature.

Il drenaggio è fondamentale a scongiurare marciumi e patologie, dovuti a ristagni d’acqua. Nello specifico ecco come fare:

  • Coltivazione in vaso: avere un contenitore forato, mettere sul fondo uno strato di argilla espansa.
  • Coltivazione in terra: fare una vangatura profonda.

La pacciamatura trattiene l’umido del suolo in modo corretto e aiuta a evitare disidratazioni.

L’uso di corroboranti come equiseto, ortica, zeolite, aiutano la pianta a rafforzare le sue difese e reagire meglio ai problemi.

Abbiamo scritto una guida su come coltivare il basilico che può essere d’aiuto.

Articolo di Matteo Cereda.

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