All’inizio dell’anno siamo sempre ansiosi di cominciare le attività nell’orto. Tra febbraio e marzo fa ancora piuttosto freddo, per cui in campo sono poche le colture che si possono mettere: aglio, piselli e poco altro (trovate info nell’articolo sulle semine di febbraio).
Per poter seminare qualcosa in più, anticipando i tempi, possiamo realizzare un semenzaio, ovvero un ambiente riparato, eventualmente anche riscaldato, dove le piantine potranno germinare anche quando all’esterno le temperature non lo consentirebbero.
Fare semenzaio è bellissimo e permette di risparmiare rispetto all’acquisto in vivaio di piantine già formate. Le piante appena nate però sono molto delicate, è importante che vengano accudite per bene. Andiamo a scoprire 5 errori molto comuni che si commettono in semenzaio e che possono rovinare tutto, vi segnalo poi la guida al semenzaio, in cui Sara Petrucci ha riassunto una serie di accorgimenti importanti nella semina.
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Non avere abbastanza luce
Il primo dei 5 errori è piuttosto banale. Ci sono tre cose di cui le piante hanno assolutamente bisogno: temperatura giusta, acqua, luce. Se una di queste cose viene a mancare, è subito disastro. Vale la pena spendere due parole sull’illuminazione.
Se basiamo il semenzaio sulla luce naturale dobbiamo tenere conto che in inverno le giornate sono corte e il clima non è sempre soleggiato. Un semenzaio non bene esposto potrebbe non ricevere luce solare sufficiente.
Quando la luce non è sufficiente le piante ce lo segnalano in modo molto chiaro filando. La filatura delle piantine avviene quando le vediamo crescere molto in altezza, direzionandosi verso la luce e restando al tempo stesso esili e pallide. Se iniziano a filare, vanno illuminate di più. In genere conviene ripartire con nuove semine, per ottenere piante robuste.
Se invece utilizziamo luce artificiale facciamo attenzione che sia adeguate alle piante, sia per potenza che per spettro luminoso (alle piante servono in particolare luce blu e rossa). Esistono moltissime luci per semenzaio, se non si hanno particolari esigenze ce ne sono anche di economiche (tipo queste).
Non arieggiare
Un errore molto frequente è tenere il semenzaio troppo chiuso. Siamo portati a pensare di riparare al meglio le giovani piantine e chiudiamo per trattenere il calore all’interno del semenzaio, ma bisogna tener conto che è fondamentale che circoli anche aria.
Se non si arieggia, l’umidità delle irrigazioni permane e favorisce la formazione di muffe, che possono pregiudicare le piantine.
Quando vediamo la condensa formarsi sulle pareti è un segno che bisogna arieggiare. Possiamo gestire manualmente, aprendo nelle ore calde, oppure dotare il semenzaio di una piccola ventola.
Non programmare correttamente i tempi delle semine
Per avere un buon orto serve una buona programmazione: prima di seminare dobbiamo valutare le tempistiche. Sarebbe inutile ottenere piantine di zucchine da trapiantare quando all’esterno è ancora troppo freddo per metterle in campo. La nostra tabella di semina (gratuita e disponibile per tre zone geografiche) può esservi utile.
Una pianta può restare in un piccolo semenzaio per 30-40 giorni. Poi comincia a crescere e potrebbe necessitare più spazio e di un vasetto di dimensioni maggiori. Naturalmente possiamo tenere in semenzaio la pianta più a lungo, ma solo a patto di avere lo spazio. Teniamo conto anche della dimensione dei vasetti, che deve essere adeguata alla crescita.
Una buona strategia può essere cominciare con un piccolo semenzaio riscaldato, dove avverrà la germinazione, trasferendo poi dopo qualche settimana le piantine in uno spazio riparato da telo.
Usare semi vecchi
La qualità dei semi è importante. Le sementi dell’anno precedente germinano più facilmente, Becchiando il tegumento esterno del seme irrigidisce e diminuisce la percentuale di germinazione.
I semi di qualche anno possono comunque nascere, ma teniamo conto della minor germinabilità.
Prima di tutto è utile metterli in ammollo, magari in camomilla, per agevolare la germinazione. In secondo luogo potremmo decidere di mettere 3-4 semi ogni vasetto, per non trovarci dei vasetti vuoti.
A chi deve procurarsi i semi consiglio di scegliere varietà non ibride, ottimi semi da orto biologici si possono trovare qui.
Non considerare le temperature notturne
Perché le piantine possano germinare e crescere è fondamentale che all’interno del semenzaio ci sia il clima adeguato. Il semenzaio nasce proprio per questo: fornire un ambiente caldo, in una stagione ancora troppo fredda.
Possiamo provare a riparare con un telo o con pareti trasparenti, per innescare l’effetto serra e guadagnare qualche grado rispetto all’esterno, oppure dove servano temperature maggiori possiamo pensare di riscaldare in modo semplice, con cavo o tappetino.
Un errore da non fare è valutare la temperatura guardando solo quella diurna: di notte viene a mancare l’azione riscaldante del sole e le temperature scendono. Il consiglio è di monitorare le temperature con un termometro in grado di misurare non solo la temperatura istantanea, ma anche la minima e la massima. Con poca spesa ci si può procurare un termometro-igrometro che ha questa funzione (ad esempio questo).
Articolo di Matteo Cereda
Molto utile questo sito per chi si approccia alla coltivazione biologica
Sempre molto interessante! X la terra da usare nei semenzai? Posso avere info?
Grazie
ciao Gianvincenzo, per le semine le esigenze sono molto semplici… Il terriccio deve essere fine (ben setacciato) e ricco di sostanza organica (capace di restare umido al meglio). A parte questo la pianta giovane non chiede molto e quindi non serve un terriccio con peculiarità molto specifiche.