Lo stallatico in pellet è un concime organico che viene ricavato da deiezioni di animali da stalla (come indicato dal nome), per cui si parla di vacche e in generale bovini, cavalli, occasionalmente anche pecore e capre. Il letame viene umificato, processo che lo rende pronto per essere usato come concime, poi essiccato.
Essendo secco e pellettato si tratta di un prodotto molto utile per l’orto biologico, in particolare se si è in città ed è difficilmente reperibile il letame, ottimo anche da utilizzare nell’orto in vaso sul balcone.
In alternativa ai piccoli cilindri di pellet questo fertilizzante si trova anche sfarinato, si tratta dello stesso prodotto, cambia semplicemente la sua forma. Esiste anche un interessantissimo humus pellettato, derivato dal lavoro dei lombrichi, che ha la stessa forma del classico stallatico ma è decisamente più riccod di proprietà interessanti per il suolo.
Caratteristiche di questo concime
Lo stallatico pellettato è uno dei più utilizzati concimi per l’orto biologico, deriva direttamente dalle deiezioni animali e condivide quindi moltissime caratteristiche rispetto al letame.
Gli effetti dello stallatico:
- Concimazione. Lo stallatico fornisce le sostanze nutritive necessarie alle piante, in particolare i macroelementi (Azoto, fosforo e potassio).
- Effetto ammendante. Migliora la struttura del terreno (lo rende più morbido, aumenta la capacità del terreno di trattenere l’umidità). Di conseguenza rende più semplice la coltivazione dell’orto (vangature meno faticose, annaffiature meno frequenti).
Pregi di questo tipo di concime:
- Lo stallatico è una concimazione organica, si può usare nell’orto biologico.
- Se è umificato si può usare “last minute” sulla pianta senza dar corso a marciumi, non necessita di essere girato mesi prima nel terreno.
- Se è “a lento rilascio” fertilizza gradualmente, riducendo il rischio che un eccesso di concime danneggi la pianta “bruciandola”.
- Ha un ottimo rapporto tra azoto e carbonio (aiuta a tenere un equilibrio corretto nel terreno, favorendo processi decompositivi positivi per la fertilità del suolo).
- Essendo secco puzza poco, è comodo da stoccare e trasportare e si trova facilmente. Per questo motivo lo stallatico è un perfetto sostituto del letame, soprattutto negli orti urbani in città e negli orti sul terrazzo in vaso.
- E’ un concime abbastanza completo e duttile, senza grandi studi si può usare bene o male in tutte le situazioni. Si presta all’orto (praticamente per tutte le colture), come anche al giardinaggio, alle piante da frutto e ai fiori.
Svantaggi:
- Rispetto al letame e al compost è decisamente meno ammendante, la sostanza che si apporta è quantitativamente meno, ragion per cui se si vuole ottenere un terreno ricco, soffice e ben strutturato lo stallatico non sostituisce adeguatamente il letame.
- Resta meno nel terreno rispetto a letame e compost, essendo in polvere ed essiccato da un lato è subito pronto per le piante, dall’altro le piogge lo vanno a lavar via più facilmente, portandosi via spesso parte delle sostanze nutritive e dei macroelementi.
Autoprodurre concime liquido con lo stallatico
Oltre a distribuire i pellet sul terreno si può impiegare lo stallatico pellettato anche per preparare un fertilizzante liquido, macerandone un chilo ogni 10 litri d’acqua. In questa forma è perfetto per l’orto sul balcone o per qualsiasi intervento di concimazione che necessita un rapido assorbimento da parte della pianta.
Dove comprare lo stallatico
I sacchi di stallatico si trovano in commercio in pallets o polvere, li trovate in qualsiasi garden center, vivaio o centro agrario. Trovate sulla confezione indicato i macroelementi presenti, dati molto utili per calibrare le quantità.
Sempre sulla confezione cercate conferma che il fertilizzante sia ammesso in agricoltura biologica, generalmente lo stallatico è un concime organico che si può usare, meglio però controllare che non venga realizzato con attivatori chimici.
Articolo di Matteo Cereda
Io lo uso perché è comodo da tenere, lo spargo sul terreno prima di vangare e poi anche lo butto un po’ sulle coltivazioni più esigenti (poi passo in superficie con la zappa interrando un po’ i pallet), tanto essendo umificato si può usare sempre. Concime ottimo, i risultati si vedono!
Mario,posso avere un consiglio? passato il terreno con la motozappa a fine inverno e. adesso vorrei. trapiantare le piantine di verdure varie,come posso utilizzare lo stallatico che ho acquistato ma non é a rilascio lento(nel senso che va solo interrato)?È.troppo tardi?
Per le piantine ora puoi metterlo benissimo se è stallatico maturo, l’importante è non usare letame fresco.
Buongiorno, ma per ciò che riguarda le quantità di stallatico, restando in tema ortaggi, quanto devo calcolare per ettaro?
Buongiorno Francesco, come abbiamo scritto nell’articolo in commercio si trovano diversi tipi di stallatico, le quantità dipendono da quale si sceglie ed è meglio quindi chiederle al produttore. Inoltre bisogna sapere cosa si coltiverà (la lattuga è meno esigente dell’anguria) e in che condizioni è il terreno (quanto è ricco e quanto è stato sfruttato).
Ciao.
Avrei bisogno di un suggerimento riguardo la quantità dello stallatico pelletato (secco). Ho preso un orto a comodato d’uso quest’autunno e l’ho concimato di stallatico rispettando le dosi riportate sull’etichetta (1,5-2kg/10mq), ma le piante non sono cresciute sufficientemente, sono rimaste piccole e deboli, praticamente ho perso una stagione di tempo e soldi. Credo il terreno sia molto stanco e povero di principi nutrienti. Penso per la prossima stagione di moltiplicare le dosi per renderlo fertile, ma di quanto? Quale sarebbe il massimo senza esagerare e creare dei danni alle piante? Potete darmi un indicazione? Grazie mille
Se il terreno è molto povero consiglio di mettere lo stallatico in dose consigliata e aggiungere una buona quantità di humus di lombrico. Con l’humus non si rischia di sovra dosare. Impossibile invece darti un’indicazione valida riguardo lo stallatico in pallet senza sapere il tipo di terreno e cosa ci andrai a coltivare.
Ma come si fa a sapere se lo stallatico è un prodotto biologico? ;i spiego: se in una stalla si usano medicinali per gli animali, vedi ad esempio antibiotici, si può definire uno stallatico bio? Grazie.
Ciao Stefano se si acquista il pellettato è possibile verificare sulla confezione che sia un prodotto consentito in agricoltura biologica, se ci si procura il letame direttamente alla stalla bisogna conoscere come vengono trattati gli animali e valutare.
Buongiorno e complimenti per questo sito web davvero molto utile e ben fatto!
Chiedo consiglio sulla quantità di stallatico da usare per le piante aromatiche in vaso. Alcune le ho gia piantate (salvia, origano, borragine e menta) mentre altre sto per piantarle (timo, lavanda e finocchietto selvatico).
Grazie in anticipo!
Non è semplice poter dire quanto stallatico serva, dipende da vari fattori: dimensioni del vaso e grandezza delle piante, tipo di terriccio usato. Io consiglio se ne hai la possibilità di usare humus di lombrico piuttosto che stallatico, sia perché migliore come concime, sia perché un eventuale sovra dosaggio non crea problemi.
Buongiorno. Volevo chiedervi se nel vangare l’orto, potevo mischiare al terreno dello stallatico e in quale quantità. Grazie Davide
Ciao Davide, puoi mischiare lo stallatico, anche se hai possibilità consiglio di usare il letame maturo, non essiccato, che è un miglior ammendante. Ti consiglio di tenere lo stallatico nei 20 cm più superficiali del suolo, troppo a fondo viene sprecato. Quanto stallatico mettere dipende dalle caratteristiche del terreno e da che tipo di ortaggio vuoi coltivare. Ad esempio l’aglio chiede poco concime, la zucca è più “vorace”. Mediamente io consiglio di mettere da 1 a 3 kg ogni 10 metri quadri di orto, se opti invece per il letame vero e proprio ne serve 10 volte tanto.
Chiedo il periodo migliore per mettere nel terreno il letame pellettato. In inverno oppure in primavera prima di mettere a dimora le piantine nell’orto. Trova migliore cavallo/mucche oppure la pollina?
Ciao vittorio, riguardo ai concimi non ci son regole generali, tuttavia trovo migliore in genere lo stallatico equino, seguito da quello misto e da quello bovino. Come periodo il pellettato andrebbe incorporato sempre qualche settimana prima della semina o trapianto, ma non troppo presto, visto che può essere parzialmente dilavato dalle piogge, quindi a seconda del clima varia, in molti casi meglio la primavera. In assoluto penso che il meglio sia usare letame vero, non essiccato in pellet, ben maturo, da interrare prima dell’inverno.
Buongiorno, volevo sapere se, mettendo 1kg di stallatico e 150g di pollina in 10 litri di acqua e aggiungendo 100g di polvere di osso di seppia, posso usarlo come soluzione per idroponica. Grazie Francesco Correro
Mi spiace, non ho esperienza di idroponica.
Sì molto utile come quasi tutti gli articoli pubblicati.
Grazie
Buongiorno, ho già piantato delle piantine di zucchie e pomodori. Volevo chiedere se è possibile innafiare le piantine con una soluzione fatta da 10 litri di acqua e 1 kg di stallatico?
Se si, vanno bene le dosi?
Grazie
Secondo me in fase iniziale se il terreno è concimato è inutile usare stallatico. Puoi comunque leggere come fare concime liquido dallo stallatico.
Buongiorno,
ho piantato zucchine e pomodori circa una ventina di giorni fa. Volevo chiedere se a scopo precauzionale ha senso difenderle in questo momento utilizzando della poltiglia bordolese oppure della verderame?
Le piantine non manifestano nessun fungo.
ciao Aldo, personalmente valuto l’uso di trattamenti in base alla reale necessità, prima di tutto le condizioni climatiche (temperature, umidità) e lo stato (eventuali malattie presenti nell’orto). Il rame è da usare il meno possibile. Intanto puoi fare prevenzione usando corroboranti naturali quali equiseto o propoli.
Cerco consiglio non essendo pratico. Ho comprato lo stallatico in pellet, ho scavato una buca e l’ho messo dentro, poi ho ricoperto con terreno e ho piantato le zucchine, ho commesso errori? Se si ditemelo subito così rimedio. Grazie
Il modo corretto per usare lo stallatico è distribuirlo a spaglio sulla superficie e poi zappettarlo, se metti tanto stallatico in una buca crei una zona con una concentrazione eccessiva di concime. Non so dimensioni, profondità e quantità di pellettato ma direi che non hai fatto una cosa corretta.
Ciao, grazie di cuore per l’articolo e per l’utilissimo sito che da diverso tempo uso praticamente come un manuale.
Ti scrivo per un consiglio, se avrai voglia di darmelo.
Ho sempre concimato con compost autoprodotto ma quest’anno non riuscirò a produrne abbastanza per la stagione autunnale/invernale. Per compensare vorrei acquistare dello stallatico pellettato biologico umificato a lento rilascio ma non riesco a trovare un prodotto che mi soddisfi. Anzitutto mi chiedo una cosa: il fatto che sia pellettato implica necessariamente che sia a lento rilascio (in quanto non sfarinato)?
La cosa che mi “manda in palla” è il fatto che quando trovo un prodotto biologico non è (dichiaratamente) umificato, quando è umificato non è a lento rilascio, se è a lento rilascio risulta un po’ sbilanciato in quanto a nutrienti principali. Ad esempio credo che il micro-pellettato della Vigorplant (biologico, umificato e a lento rilascio) possa essere un buon acquisto ma sul sito del produttore viene classificato come concime NP: e il K dove lo prendo?! (ovvio che un minimo di potassio ci sarà, ma non si capisce quanto).
Insomma spero tu mi possa consigliare un prodotto che risponda alle mie esigente e anche se non lo farai grazie comunque per il tempo che mi hai dedicato leggendo il commento e buon orto!
ciao Simone.
Non conosco il prodotto della vigor plant, ma in genere lo stallatico, che è ottenuto da deiezioni di bovini ed equini, è un concime abbastanza completo e contiene il potassio in dose sufficiente. Prova a verificare chiedendo al produttore. Molto strano che non segnalino quanto. Se usi un concime povero di potassio puoi arricchire con un concime potassico, ne esistono di biologici, ma anche semplicemente integrare con una spolverata di cenere. In qualsiasi centro agrario comunque dovresti trovare stallatico umificato biologicio in pellet. In alternativa se vuoi un prodotto completo e sicuro ti consiglio di mettere humus di lombrico, oppure 50% stallatico e 50% humus.
Ciao Marco, ammendare facendo un misto di pellettato e pacciamatura legnosa si potrebbe ottenere una buona combinazione oppure danno problemi se dati insieme nello stesso periodo?
Grazie
Pacciamatura e stallatico non danno problemi e va benissimo usarli insieme. A mio avviso però non ha senso mischiare, meglio mettere prima lo stallatico, da incorporare al suolo e poi la pacciamatura sopra, in copertura.
Qualcuno puo indicarmi all’ incirca quanto pellets organico va somministrato x ogni pianta da frutto.
grazie
ciao Osvaldo, potrei dirti a spanne 1 chilo di stallatico, ma ci sono molte variabili (tipo di pianta, vigoria, sesto d’impianto, tipo di terreno…).
Buona sera devo concimare gli ulivi, mi hanno consigliato (nome del prodotto rimosso) tu quale mi consigli? Quel concime oppure lo stallatico? Grazie
ciao Giuseppe, ho rimosso il nome specifico di prodotto perché purtroppo altrimenti anche altri utenti si sentono autorizzati a postare nomi di prodotti commerciali e le aziende comincerebbero a usare i commenti per promuoversi. Il concime che citi è un fertilizzante azotato, può andar bene se hai bisogno di dare maggior azoto. Non esiste una regola generale: dipende dal tuo terreno.
Buongiorno,
vorrei concimare l’area del giardino dedicata i fiori (cespugli, lavanda, rose, margherite) e sotto le piante di gelsomino, melograno, albicocche, arancio, limone, cipressi. E’ indicato questo tipo di concime? E’ sufficiente metterlo sul terreno? Va bene farlo ora? Chiedo scusa per le tante domande, ma ho da poco questo giardino e ho tanto da imparare.
ciao Annalisa, lo stallatico pellettato è un ottimo concime “universale”, perché ricco di varie sostanze utili alle piante. Le piante che citi hanno esigenze tra loro molto diverse, però ti confermo che lo stallatico può andar bene per tutte, farlo in autunno benissimo, ti consiglio di metterlo sul suolo e di zappettarlo nello strato superficiale, incorporandolo ai primi 5-10 cm di terreno.
Buonasera,
Sono diversi anni che concimo parte del giardino (alberi da frutto, arbusti da bacca, anche frutti di bosco come lamponi e ribes) con stallatico in pellet a lento rilascio, con risultati generalmente buoni. Ho però un dubbio che non riesco a sciogliere: qual è il periodo migliore per distribuirlo, per renderlo disponibile alle piante ad inizio primavera ma al tempo stesso per evitare che venga dilavato dalla pioggia in inverno?
Il giardino si trova in un clima piuttosto piovoso, al netto della variabilità annuale tra pioggia e neve cadono 200-400 mm in inverno e altri 100-200 mm in marzo e aprile. Io di solito distribuisco la stallatico in superficie e lo copro con pacciamatura a fine novembre/inizio dicembre, ma temo che in annate piovose sia troppo presto!
La domanda che fai è corretta, ma non ha una risposta univoca. Il tipo di terreno (argilloso / sabbioso) e il clima (quanto piove) determina quanto può essere dilavato. Forse inizio febbraio potrebbe essere un momento adatto per concimare, confermo che è bene coprirlo (zappettandolo nel suolo o pacciamando).
Buongiorno, innanzitutto complimenti per il sito e per la ricchezza di informazioni presenti. Una domanda: da circa una settimana ho eseguito un primo passaggio di motocoltivatore nell’orto al fine di prepararlo per la primavera. Siccome ho intenzione di concimarlo con dello stallatico pellettato, è consigliabile concimarlo adesso e interrare con un’altro passaggio di fresa oppure sarebbe meglio concimarlo all’atto di iniziare i primi trapianti o semine? Grazie infinite.
Ciao Paolo, io consiglierei una cosa intermedia. Concimare adesso va bene, ma magari è un po’ presto e se l’annata è piovosa in parte comincia a dilavarsi il nutrimento. Non amo però concimare in corso di semina, almeno 7-10 giorni prima va benissimo.
Se invece del pellettato usi letame, sicuramente metterlo adesso.
Salve, devo concimare l’orto dopo averlo vangato, ho comprato stallatico sfarinato, in che quantità usarlo? Posso concimare col terreno ancora umido? E dopo quanto posso piantare piselli, fave e cipolle?
ciao Francesco, l’ideale sarebbe incorporare il concime al suolo zappettando, questo meglio non farlo a terreno umido, se necessario comunque puoi spargere lo stallatico.
Rispetto alle quantità non mi esprimo, perché dipende dal prodotto e dal terreno. Molto a spanne per darti indicazione in media con stallatico si concima a 150-200 grammi per metro quadro, se concimi per piselli, fave e cipolle molto meno. Puoi piantare la settimana dopo.
Salve ho acquistato. dello stallatico pillottato per la concimazione degli uliva quanto ho. letto sul vostro sito, va sparso. a spaglio per la dimensione della chioma e va. zappettato, senza andare troppo in profondità, in modo che lo stallatico resti nei 20 cm della superfice giusto?
Grazie
Corretto, Antonella.
Esiste in commercio un concime stallatico senza sangue secco?
Ciao Benedetta, lo stallatico non dovrebbe contenere sangue secco, ma semplicemente deiezioni. Il sangue di bue è un concime azotato che si realizzava con sangue secco, oggi no tutti i produttori lo fanno da sangue, comunque.
Salve io possiedo 4 equidi e lo smaltimento degli escrementi e diventato oneroso vorrei trasformare questo rifiuto in qualcosa di utile visto che già lo uso abitualmente nell orto qualche suggerimento grazie
Il letame equino va benissimo per l’orto, lasciato maturare. Se vuoi realizzare un’attività consiglio di valutare la lombricoltura.
Ciao, non capisco perche sui sacchi di stallatico pellettato è ripostato solo il quantitiativo di azoto e il rapporto C/N, mentre non vengono menzionati fosforo e potassio. Ma quindi non è un concime conpleto..
Ciao Francesco, viene dato rilievo maggiore all’azoto, ma comunque nello stallatico pellettato trovi sia fosforo che potassio.
Ciao, molto utili i vari commenti, ho appreso che lo stallatico pellettato è meglio metterlo in primavera. Adesso, finite le colture estive, va comunque lavorato il terreno prima di lasciarlo a riposo? Grazie
Se lo lavori fai una bella cosa, non c’è una regola scritta che ti obbliga a farlo.
Ciao Matteo.
Ho già fatto questa domanda ma non riesco a ritrovarla.
Io ho un piccolissimo orto. Cerco il più possibile di fare attenzione alla rotazione delle colture.
Dalla fine della stagione estiva non coltivo più nulla fino alla primavera successiva.
Se durante l’inverno aggiungo al terreno lo stallatico non pellettato che si trova in commercio e poi passo con la motozzappa in primavera magari aggiungendone ancora, posso considerare il terreno rigenerato?
Uso molto anche l’humus di lombrico, sia dopo la preparazione del terreno che in fase di trapianto che come rinforzo durante la crescita delle piantine.
Grazie per l’aiuto!
Ciao Manuela. Sicuramente con humus di lombrico e letame riporti sostanza organica ed elementi nutritivi, va benissimo. Questo accompagnato alla rotazione colturale che già hai citato ti lascia un suolo fertile in modo permanente.
Ho la possibilità di avere a disposizione stallatico e/o letame di bovini anche maturo e di pollino vecchio di qualche anno ricavato ripulendo una vecchia soffitta, la domanda è quale ortaggi preferiscono l’uno o l’altro.. grazie4
Ciao Ivo, la mia teoria è che bisogna in primo luogo “nutrire” il suolo, quindi preoccuparsi di avere un terreno ricco di sostanza organica e nutrienti. Da questo punto di vista è ottimo il letame, che è più “universale”. Benissimo anche la pollina, da usare con moderazione perché molto ricca di azoto. La pollina è più indicata per tutti gli ortaggi “voraci” in termini di azoto, ma si tratta di calibrare le dosi e puoi usarla per tutto l’orto.