Parlando di potatura tutti pensano alle piante da frutto, ma in realtà ci sono tanti piccoli altri interventi di taglio che può essere utile realizzare in giardino.

Oggi vediamo quando è utile potare le piante aromatiche e quali sono le regole più importanti da seguire per fare un buon lavoro.

potare aromatiche

Quando si potano le aromatiche

Le piante aromatiche sono per la maggior parte sempreverdi e hanno due possibili periodi di potatura:

  • Primaverile (tra fine inverno e la primavera): febbraio, marzo, aprile
  • Autunnale: da fine agosto a ottobre

Conviene invece evitare di potare quando fa troppo freddo oppure troppo caldo.

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Perché è bene potare

Le piante aromatiche vanno potate per vari motivi:

  • Stimolare una maggior produzione di foglie (oppure di fiori, ad esempio per la lavanda)
  • Diradare un cespuglio troppo intricato
  • Eliminare rami secchi o malati
  • Ringiovanire la pianta, evitando che si formino parti eccessivamente lignificate
  • Contenere le dimensioni della pianta

La potatura del rosmarino

Taglio di ritorno su rosmarino

Il rosmarino ha una caratteristica importante da sapere: sul legno vecchio non fa foglie.

Infatti capita spesso di vedere cespugli di rosmarino con parti spoglie, dove i rami sono molto lignificati, e con solo le punte verdeggianti. Questa situazione si può evitare con un lavoro di potatura costante, che mantiene giovani i rami.

Potatura della salvia

Tra le varie aromatiche la salvia è una di quelle che se la cava bene anche senza potatura.

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Possiamo comunque intervenire per contenere le dimensioni del cespuglio e per diradarlo. Il diradamento è utile per prevenire patologie (come l’oidio della salvia) che sono favorite dall’umidità.

Potare il basilico

Il basilico in genere si coltiva come annuale, la potatura è molto semplice e si effettua man mano, in corrispondenza della raccolta delle foglie.

Si tratta di una semplicissima cimatura: si taglia l’apice del ramo, tornando a un nodo con le foglie. In questo modo il basilico getta nuovamente con una maggior produzione di foglie. Al tempo stesso cimando si limita la fioritura, che sottrae risorse utili.

Potare l’alloro

Se in genere le piante aromatiche formano dei cespugli piuttosto contenuti, bisogna invece sapere che l’alloro è in grado di diventare un vero e proprio albero.

Con la potatura possiamo determinare dimensioni e forma della pianta, che può essere un cespuglio, un alberello o anche una siepe.

L’alloro tollera molto bene i tagli, si pota per contenere e per scopo estetico. Per le siepi di alloro si interviene direttamente con il tagliasiepi.

Potare la lavanda

potatura della lavanda

La lavanda, proprio come il rosmarino, produce le foglie solo sull’apice giovane dei rami e non sulle parti maggiormente lignificate.

Per questo è importante potare per ringiovanire la pianta, oltre a tenere un buon diradamento. Dopo la fioritura inoltre si pote per togliere le spighe esaurite, per cui possiamo programmare due interventi: una potatura primaverile in cui si fanno i maggiori tagli e una estiva per eliminare i fiori e il secco.

Potatura di altre piante aromatiche

Anche altre erbe aromatiche come menta, melissa, timo, origano, maggiorana possono essere potate, ma sono piante dove è meno importante intervenire.

Un certo diradamento del cespuglio è sempre benefico, mentre la cimatura in piante come la menta e la melissa stimola una maggior emissione di rami e di foglie.

Articolo di Matteo Cereda

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