Il broccolo è una verdura di semplice coltivazione della famiglia delle brassicacee o crucifere. Si tratta di una pianta che non chiede molto al terreno e con una buona capacità di resistenza al freddo, che permette ai broccoli di stare nell’orto autunnale,  con una semina estiva.

I broccoli sono parenti stretti del cavolfiore, pianta che è stata selezionata per le infiorescenze bianche, mentre il broccolo mantiene il colore verde nei fiori e un sapore più marcato.

cavolo broccolo verde

Come verdura il suo pregi sta nell’esser saporita e nelle importanti proprietà benefiche di cui è ricca: è un antitumorale, pieno di vitamine e carotenoidi dall’azione antiossidante. Si impiega in cucina come contorno o condimento della pasta, non dovrebbe mancare in un bell’orto famigliare.

Terreno e semina

Il clima e il terreno. Questo cavolo non è particolarmente esigente in termini di ricchezza del terreno ma teme decisamente il ristagno di acqua. Per questo motivo occorre preparare accuratamente il suolo vangando in profondità, se si è in una zona piovosa o con terreno poco drenante meglio rialzare le aiuole di coltivazione e pensare a un sistema di scolo dell’acqua tramite canali. Come concime il cavolo broccolo si accontenta di seguire un ortaggio che viene fertilizzato abbondantemente (ad esempio la zucchina), sfruttando la sua fertilità residua.

attrezzi della stihl

La semina. Il cavolo broccolo si pianta a inizio estate, in genere nei mesi di giugno e luglio. Il sistema migliore è seminarlo in contenitori alveolati, in cui sviluppare le piantine che verranno successivamente trapiantate in pane di terra, dopo circa un mese dalla germinazione. Produrre le piantine è estremamente semplice: basta mettere del terriccio nei contenitori, porre il seme a pochi millimetri di profondità e bagnare regolarmente. Si possono mettere 2-3 semi ogni vaschetta in modo da poter poi scegliere la piantina migliore una volta avvenuta la germinazione. I semi di cavolo richiedono una temperatura abbastanza alta per nascere ma seminandolo in estate non serve semenzaio riscaldato.

Trapianto e distanze. Quando la piantina di cavolo è ben sviluppata, dopo circa un mese o più dalla posa del seme, è il momento di trapiantare. La distanza a cui si mettono le piantine è di almeno mezzo metro l’una dall’altra, per lasciar correttamente sviluppare il cavolo broccolo meglio lasciar anche 60/70 cm.

La coltivazione dei broccoli

Sarchiatura e diserbo. Periodicamente il terreno tra le piante dei cavoli broccoli deve essere sarchiato, sia per evitare che si crei una crosta superficiale, sia per sconfiggere erbe infestanti. Si può fare anche aiutandosi con zappa e sarchiatore, facendo attenzione a non intaccare le radici con l’attrezzo.

Irrigazione. I broccoli hanno bisogno di essere bagnati, soprattutto nei mesi caldi, in modo che il terreno non secchi mai completamente. Piuttosto che bagnare molto e di rado è meglio procedere con frequenti innaffiature a quantità moderata.

Rincalzo. Un rincalzo alla base della pianta è utile a renderla più resistente e proteggerne il colletto.

Pacciamatura. Può essere utile la pacciamatura sulla coltura dei cavoli: nei mesi freddi aiuta a tenere caldo il terreno, nei mesi estivi preserva l’umidità del suolo, inoltre evita all’orticoltore molto lavoro a strappare erbacce.

Avversità della coltura

Insetti. I cavoli sono attaccati dalle cavolaie, caratteristici bruchi verdi, e dalle nottue (altre larve della famiglia dei lepidotteri). Queste larve si combattono col bacillus thuringiensis da spargere nelle ore serali, metodo consentito dall’agricoltura biologica. I broccoli temono anche il trialeurodide (detto anche mosca bianca) e possono essere attaccati dagli afidi (varietà afide ceroso), si tratta di insetti che possono esser respinti con metodi naturali usando macerato d’aglio o di ortica.

Malattie. Le patologie più diffuse nella coltivazione dei broccoli sono la septoria, l’ernia del cavolo e l’alternaria, che proliferano se il suolo resta troppo umido. Un buon drenaggio e trattamenti con macerato di equiseto possono prevenire queste malattie di origine funginea. In agricoltura biologica sono consentiti trattamenti col rame per combattere queste avversità, per una coltivazione davvero atossica andrebbe evitato questo tipo di trattamento.

Raccogliere i broccoli

Raccolta. Dei broccoli si raccolgono le infiorescenze, da asportare quando sono formate e sode, prima che si schiudano i fiori. Raccogliendo l’infiorescenza si lascia la pianta che può gettarne altre in seguito. Il primo grumolo è il pomo centrale del cavolo broccolo, in seguito sugli ascellari la pianta getta infiorescenze minori, buonissime da mangiare, chiamate broccoletti. Generalmente i broccoli si raccolgono a partire da ottobre fino a dicembre, nelle regioni meridionali si può anche passare l’inverno.

Proprietà nutritive. I broccoli sono rinomati per le loro proprietà benefiche, in particolare la presenza di molti antiossidanti naturali li rendono ottimi per combattere invecchiamento cellulare e utili nella prevenzione dei tumori. Questi cavoli sono anche ricchi di sali minerali, fibre e vitamine del gruppo B.

Articolo di Matteo Cereda

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