Il ribes nero è uno dei piccoli frutti più semplici da coltivare ed è molto adatto a una coltivazione biologica.

Può essere molto interessante quindi sia da mettere in giardino o a margine dell’orto, che come coltivazione professionale per chi volesse aprire un’azienda agricola bio. Qui di seguito approfondiremo la sua coltivazione, a partire da dove e quando piantare le piantine, fino alle tecniche di potatura, talea e concimazione.

ribes nero

Rispetto al ribes rosso e a quello bianco, quello nero è meno diffuso in Italia, forse a causa del sapore acidulo delle bacche che ne limitano il consumo fresco. Tuttavia è interessante coltivarlo per la preparazione di confetture, sciroppi e succhi super vitaminici, che si possono consumare poi per tutto l’anno, oltre al buonissimo liquore cassis.

La pianta di ribes nigrum

Il ribes nero (Ribes nigrum) è un cespuglio più vigoroso rispetto all’uvaspina e al ribes rosso. Può raggiungere anche i 2 metri di altezza ed ha una forte basitonia, ovvero la tendenza a vegetare in basso.

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Le radici sono abbastanza superficiali, raramente superano i 35 cm di profondità. Le foglie sono scure e profumate, hanno una forma palmato-lobata e margine dentellato e sono più grandi rispetto a quelle del ribes rosso.

I fiori del ribes nero sono campanulati e raccolti in infiorescenze a racemo (in ogni racemo ci possono essere da 10 a 30 fiorellini). Sono di colore verdastro all’esterno e giallo-rossastro all’interno e derivano da gemme miste portate da rami di un anno di età o da dardi (i rami corti appena qualche cm) o brindilli (rametti di 15 cm circa).

La pianta ha un profumo caratteristico in tutti i suoi organi: foglie, germogli, fiori e anche le bacche, e ciò è legato alla presenza di particolari ghiandole odorose.

Clima indicato

Il ribes nero, così come i suoi parenti ribes rosso, ribes bianco e uva spina, sono piante tipiche di zone temperate e fresche, in particolare dell’Europa Continentale e orientale. Infatti il ribes nero viene coltivato soprattutto nell’est e nel nord Europa, mentre nel Mediterraneo è meno diffuso, con l’eccezione della Francia, dove il ribes nero (cassis) è molto apprezzato.

Le piante di ribes nigrum tollerano gli abbassamenti termici invernali, mentre temono i ritorni di freddo primaverili, soprattutto in fioritura, quando una gelata può seriamente compromettere la formazione dei frutticini (allegagione), con una caduta dei fiori. Il ribes nero ne è particolarmente a rischio a causa del suo risveglio vegetativo precoce. Anche i venti freddi non sono favorevoli al ribes nero.

Per quanto riguarda l’esposizione, le condizioni migliori sono quelle mediamente assolate, ma non troppo, per non incorrere a siccità estive e scottature sulle bacche.

Terreno adatto ai ribes

La pianta si adatta a diversi tipi di terreno ma predilige quelli ben areati e ricchi di sostanza organica. Nei terreni poco fertili la produzione è inferiore, anche se i frutti sono più aromatici.

Molte varietà di ribes nero apprezzano la presenza di calcare, mentre altre ne sono sensibili e in questi casi sviluppano la clorosi ferrica.

Quando piantare il ribes nero

Per mettere a dimora delle piante di ribes nero si interviene dall’autunno a fine inverno, ed è necessario scavare buche mediamente profonde, almeno 40-50 cm. Alla terra di risulta dovremo miscelare del letame maturo o del compost come ammendanti di fondo e infine irrigare.

Tra una pianta e l’altra sulla fila è consigliata una distanza di 1-1,5 metri, mentre volendo realizzare più filari, è bene lasciare anche 2,5-3 metri tra una fila e l’altra.

Impollinazione

Al momento di piantare i ribes è importante fare attenzione all’impollinazione.

Mentre il ribes rosso è autofertile, quasi tutte le varietà di ribes nero sono autosterili. Di conseguenza bisogna piantare più esemplari di ribes nero scegliendo gli impollinatori adatti, caratteristica che dipende dalla morfologia dei fiori, dalla compatibilità dei pollini e dall’epoca di fioritura. Non siamo tenuti a conoscere queste informazioni, però bisogna sicuramente ottenerle dai vivaisti o reperirle sui loro cataloghi.

Inoltre, l’impollinazione è entomofila, avviene cioè ad opera degli insetti come api, bombi ed altri impollinatori, che apprezzano il nettare abbondante di questo arbusto. Appare chiara l’importanza di evitare gli insetticidi non selettivi ma anzi, incoraggiare la presenza di impollinatori, per esempio seminando fiori attrattivi. Per una coltivazione professionale di ribes nero è molto utile la presenza di 3 arnie ad ettaro.

Varietà di ribes nero

Al momento di piantare il ribes nero dobbiamo scegliere la varietà, un aspetto importante da tenere presente è la durata del ciclo colturale, distinguendo ribes precoci, intermedi e tardivi. Questo determina il periodo in cui la pianta fruttifica. Nel giardino famigliare possiamo anche pensare a inserire diverse cultivar per avere una produzione scalare di ribes.

  • Una vecchia cultivar di ribes nero precoce è la Noir de Bourgogne, diffusa soprattutto in Francia dove la usano per la preparazione del brandy., è mediamente vigorosa ed emette pochi polloni.
  • Tra le varietà a maturazione intermedia citiamo invece Ben Lemond, che è comune nel Regno Unito per la sua resistenza al freddo e l’uniformità di maturazione e Troll che è autofertile e resistente all’oidio.
  • Delle varietà a maturazione tardiva, infine, citiamo Ben Alder, anch’essa resistente all’oidio e anche alle gelate primaverili in virtù della sua fioritura tardiva.

Talea di ribes nero: come e quando

Volendo espandere la produzione di ribes nero, potremmo farlo in economia tramite la pratica della talea, a cui la specie si presta bene. In questo modo possiamo ottenere nuove piantine a partire da rametti prelevati da una pianta esistente.

Allo scopo devono essere tagliati dei rametti legnosi di 12-15 cm durante l’inverno, conservarli a fresco fino a primavera, quando potremo metterli a radicare in vasetti fino all’attecchimento.

Come coltivare il ribes

pianta di ribes nero

Il ribes nero è una pianta semplice da coltivare, ben resistente alla siccità e alle patologie. L’accorgimento più importante da avere nella gestione è la potatura.

Irrigazione e pacciamatura

Il ribes nero tollera discretamente la siccità, ma per arrivare a buone produzioni deve essere irrigato in primavera ed in estate, soprattutto in assenza di pioggia. L’ideale è prevedere un sistema di irrigazione a goccia, per ridurre il consumo di acqua rispetto ad altri metodi e per evitare di favorire le malattie fungine.

La pacciamatura aiuta a risparmiare acqua e ostacola la nascita dell’erba spontanea. Possiamo stendere i teli neri lungo il filare oppure sistemare degli strati spessi di paglia, o di altro materiale naturale, tutto attorno alla base della pianta.

Potare il ribes nero

Con la potatura del ribes nero, ogni anno si devono tagliare 3 o 4 branche vecchie e farle sostituire da nuovi polloni.

Il ribes nero, infatti, produce soprattutto sui rami di 1 anno di età, mentre sui rami più vecchi la produzione si riduce drasticamente, per questo la vegetazione deve essere rinnovata con costanza.

Concimazioni annuali

Ogni anno è importante distribuire dello stallatico sotto chioma, ed eventualmente durante la stagione si possono anche irrorare dei macerati liquidi fertilizzanti (ortica, equiseto,…).

La difesa da malattie e parassiti

Il ribes può andare soggetto ad oidio, che si previene scegliendo una varietà tollerante, e si cura anche trattando con bicarbonato di sodio.

Tra gli insetti nocivi citiamo il ragnetto giallo, che possiamo allontanare mediante estratti di ortica e decotti di aglio, e la sesia del ribes, lepidottero che scava gallerie nella pianta cibandosi di linfa e tessuti. Possiamo catturare questo insetto con trappole alimentari di tipo tap trap.

Raccolta dei ribes

Il ribes nero matura da fine giugno alla prima metà di luglio a seconda di clima e varietà.

La produzione di bacche si aggira, in buone condizioni, sui 2-3 kg per pianta ogni anno. La piena produzione inizia dal quarto anno dal trapianto e prosegue per 10-15 anni.

Come utilizzare il ribes nero

Come gli altri piccoli frutti, il ribes nero è un alimento molto benefico per la nostra salute. Il consumo non è decollato a causa del suo sapore un po’ acidulo.

Per questo trova impiego soprattutto nella preparazione di succhi, liquori e confetture. Oltre alla vitamina C, di cui è molto ricco, contiene anche vitamine del gruppo B, A, sali minerali e acidi organici.

Articolo di Sara Petrucci

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