Nella coltivazione di alberi da frutto l’operazione più importante che permette di mantenere le piante produttive e sane è senza dubbio la potatura.
Gli effetti di una buona potatura sull’albero sono numerosi: nel giardino si taglia per rendere la chioma ordinata e gradevole all’aspetto, ma anche per contenere le dimensioni dei rami, nel frutteto si taglia per stimolare la produzione di frutta e migliorarne la qualità. Potare bene significa anche prevenire le malattie, consentendo il passaggio di aria e luce tra le fronde.
Per tutti questi motivi è molto utile imparare a potare correttamente gli alberi del frutteto, qui di seguito trovate alcune guide che vi spiegano come farlo nel migliore dei modi per ogni pianta, prima di leggerle consiglio di dare un’occhiata anche alla guida generale alla potatura, che contiene accortezze valide per ogni varietà. Se invece può interessare una panoramica generale sulla coltivazione meglio ripartire dalla pagina dedicata al frutteto, in cui si parla di tutte le accortezze necessarie a curare le piante.
Come potare le varie specie
Quando potare
Il periodo migliore per la potatura annuale a legno o potatura di produzione è la fine dell’inverno (febbraio). Per approfondire si può leggere l’articolo dedicato proprio a quando potare gli alberi da frutto.
Tipi di potatura
Ci sono diverse tipologie di potatura che si possono fare nel frutteto o in giardino. Distinguiamo prima di tutto la potatura di allevamento, quella di produzione, la potatura verde e infine gli interventi di pulizia e sistemazione di rami rotti o malati.
Possiamo approfondire nell’articolo sui diversi tipi di potatura.
Potatura di allevamento
Questo intervento riguarda le piante più giovani e si effettua per tre o quattro anni dal momento della messa a dimora. Lo scopo della potatura d’allevamento è quello di impostare la pianta dandogli la forma desiderata.
La scelta della forma è importante perché determina aspetto estetico, dimensioni e tipo di produzione dell’albero da frutto. Su Orto Da Coltivare trovate un articolo che riepiloga le principali forme di allevamento possibili nel frutteto, dal vaso alla palmetta, esplicando per ciascuna pregi e difetti. Per ogni pianta poi conviene valutare e scegliere in che modo allevarla.
Potatura di produzione
La più importante potatura che si esegue ogni anno su un albero da frutto è la potatura di produzione, generalmente si tratta di un tipico lavoro invernale, da fare durante la fase di riposo vegetativo dell’organismo vegetale.
Con questa potatura si stimola la produzione, rinnovando la chioma e favorendo i tipi di rami fruttiferi rispetto a quelli improduttivi. Si tratta di un’operazione che per ogni albero è differente, per cui si rimanda alla guida albero per albero.
La potatura non sempre ha come obiettivo ottenere più frutti: nelle piante ornamentali si pota per avere una ricca fioritura (ad esempio questo vale per la potatura del glicine).
Potatura verde
La potatura verde o potatura estiva mira a rimuovere parti di pianta che non hanno scopo per la fruttificazione, come polloni e succhioni. Si esegue tutto l’anno perché prima vengono tolti questi tipi di ramo e meno energie verranno dissipati per la loro crescita.
Potatura di pulizia
Quando un ramo dell’albero si rompe per via degli agenti atmosferici bisogna rimuoverlo tempestivamente, ancora più importante è tagliare eventuali parti di pianta colpite da malattie, in modo da evitare che il contagio si estenda a tutto l’albero. Si consiglia di leggere gli articoli sulle malattie delle piante per saper riconoscere sintomi e anomalie.
La potatura per pulire la chioma si effettua in ogni momento dell’anno, non appena si riscontra la problematica.
Gestione dei residui di potatura
I rami tagliati possono essere smaltiti, quelli di maggior diametro possono diventare legna da ardere, mentre le ramaglie possono essere trasformate in compost se macinate da un biotrituratore.
Articolo di Matteo Cereda