Le cimici asiatiche ( Halyomorpha halys) o cimici cinesi sono insetti recentemente importati dall’oriente, che hanno proliferato nel nostro paese, in particolare in nord Italia.
Si differenziano dalle classiche cimici verdi autoctone per il colore bruno, per questo vengono chiamate anche cimici brune o cimici marmorate. Provocano danni alle colture, in particolare sui frutti, e nella stagione autunno invernale tendono a entrare in casa.
Eliminare le cimici asiatiche non è semplice, scopriamo come possiamo farlo con metodi di agricoltura biologica e una particolare attenzione a non utilizzare veleni o prodotti tossici. La cimice marmorata è molto resistente agli insetticidi, per cui conviene puntare in particolare su reti antinsetto e trappole specifiche.
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L’invasione delle cimici asiatiche in Italia
Le cimici asiatiche sono arrivate in Italia da pochi anni, le prime segnalazioni sono del 2012, in Emilia Romagna. Come accaduto con altri insetti orientali quali popillia japonica e drosophila suzukii, anche la cimice bruna non ha trovato antagonisti naturali in Europa.
Anche prima dell’arrivo della specie cinese le cimici erano ben conosciute in Italia: le cimici verdi (Nezara viridula) sono autoctone e risultano piuttosto simili per aspetto e comportamento all’insetto orientale.
La cimice bruna asiatica porta gli stessi danni della cimice verde, ma ha una vita più lunga ed è in grado di riprodursi più volte. Un individuo di cimice cinese può vivere oltre un anno e dar vita anche a 500 figli. Sono insetti in grado di spostarsi volando e sanno individuare orti e frutteti che possono garantire cibo e ripari.
Danni delle cimici alle coltivazioni
Le cimici si nutrono di materia vegetale, pungendo foglie e frutti per succhiare la linfa.
I danni agricoli più rilevanti sono quelli a carico del frutto, perché rovinano il raccolto, sia esteticamente che nel sapore.
Gli attacchi di cimice marmorata su frutti in via di maturazione provocano spesso tacche, deformazioni e necrosi. Con le sue punture la cimice rilascia una saliva che può conferire un gusto sgradevole alla zona colpita.
In aggiunta al danno puntuale il fatto che l’insetto passi da una pianta all’altra lo rende possibile vettore di malattie virali e con le deiezioni anche fumaggine.
La cimice danneggia tantissime colture, praticamente tutte le specie da frutto. Tra le piante più colpite dalle cimici citiamo la soia, nell’orto i pomodori e i peperoni, varie specie da frutto (mele, pere, kiwi, kaki, ciliegie,…). Troviamo cimici anche sugli olivi e le loro punture danneggiano la qualità dell’olio.
Riconoscere le cimici asiatiche
La cimice un insetto dell’ordine dei rincoti, molto semplice da riconoscere in stadio adulto. Il suo corpo che ricorda uno scudo ha la forma pentagonale caratteristica delle cimici, differenziandosi dalla specie autoctona per la tinta marrone bruna marmorizzata, con piccole chiazze sui lati.
Se vogliamo contrastare le cimici è utile imparare a riconoscere anche le sue forme giovanili, per rimuovere questi insetti appena si manifestano. Le cimici appena nate sono in stadio di neanidi, molto diversi dall’adulto: si presentano più tondeggianti, di colore arancione e nero. Le ninfe sono cimici giovani, più simili all’insetto adulto.
Le uova di cimice cinese non sono semplici da individuare, vengono deposte in posti riparati, spesso sotto le foglie, sono palline bianche accorpate.
Come eliminare le cimici cinesi
Le cimici sono insetti difficili da contrastare utilizzando insetticidi, essendo in grado di sviluppare generazione dopo generazione una maggior resistenza ai trattamenti. Per questo motivo la lotta chimica, è sconsigliabile, non solo per ragioni ecologiche ma per convenienza di lungo periodo.
In piccola scala, ad esempio nell’orto, il primo metodo di difesa dalle cimici è la raccolta manuale: eliminare gli individui non è difficile e aiuta a diminuire i danni.
Su estensioni maggiori non è praticabile, per cui diventa importante trovare alternative, sottolineando l’importanza di agire in prevenzione, in particolare con trappole a feromoni che consentono catture e monitoraggio.
Sapone molle contro le cimici
Se vogliamo eliminare le cimici possiamo utilizzare sapone molle di potassio. Il sapone disciolto in acqua ha un’azione insetticida meccanica: coprendo le parti molli della cimice asiatica va a soffocarla.
Il dosaggio da tenere è 15-20 grammi di sapone per litro. Per una maggior efficacia possiamo inserire anche qualche goccia di olio di neem.
L’alternativa casalinga al sapone potassico per uso agricolo è il sapone di Marsiglia.
Questo trattamento uccide le cimici cinesi, ma bisogna tener conto che è efficace solo quando l’insetto viene irrorato completamente. Se una cimice è al riparo sopravvive. Per questo è importante ripeterlo e spesso non è comunque risolutivo.
Reti antinsetto
Una soluzione utile a non avere danni da cimice è impiegare reti antinsetto, che tengano al riparo le piante con frutti in maturazione.
Il sistema è molto efficace, anche se ha il difetto di essere impegnativo in termini di costo e di lavoro. Attenzione ovviamente a non coprire piante in fioritura, che hanno bisogno di insetti impollinatori.
Insetti antagonisti
L’impiego di insetti antagonisti contro le cimici asiatiche è interessante. Questo metodo di lotta biologica è ancora in via sperimentale.
In particolare si sta testando il rilascio di vespa samurai (Trissolcus japonicus), antagonista naturale delle Halyomorpha halys. Le piccole vespe agiscono a spese delle uova di cimice e ne riducono la popolazione.
I risultati sembrano incoraggianti ma si sono metodi ancora da validare. In ogni caso l’uso di antagonisti naturali è un sistema di difesa bio alla portata di realtà agricole professionali, ancora meglio se coordinate dal servizio fitosanitario regionale.
Trappole a feromoni: Block Trap
Un ottimo metodo per limitare la presenza delle cimici asiatiche è impiegare trappole a feromoni, che vadano ad attrarre in modo selettivo gli insetti, catturandoli. Importante posizionare le trappole nei modi e nei tempi corretti e scegliere le trappole giuste, perché purtroppo sul mercato si trovano anche trappole poco efficaci.
Io vi consiglio le trappole Block Trap, abbiamo approfondito in un post dedicato proprio all’utilizzo delle trappole a feromoni per catturare le cimici, in cui trovate caratteristiche di Block Trap e consigli sull’utilizzo.
Oltre all’ottima attrattiva sono anche dispositivi riciclabili: ricaricandole con nuovi feromoni. Cambiando il feromone è possibile utilizzarle anche per altri insetti. Vista la portata del feromone le trappole Block Trap non devono essere messe vicino a colture da difendere, ma in disparte, in modo da distogliere gli insetti dalle piante e portarli alla cattura senza che provochino danni.
Cimici cinesi in casa
Spesso troviamo cimici marmorate all’interno delle abitazioni, in particolare nella stagione autunnale, quando i rincoti cercano riparo per sveranare. A partire da settembre le troviamo nelle case con maggior frequenza.
Importante specificare che le cimici si nutrono di linfa vegetale e non pungono l’uomo: sono completamente innocue.
Se in contesti agricoli non si dovrebbero usare pesticidi, a maggior ragione in casa bisogna evitare ogni forma di veleno. Il metodo migliore per eliminarle dalle case è la raccolta manuale.
Come le cimici verdi anche le asiatiche sono maleodoranti quando vengono schiacciate, per toglierle conviene farle cadere in un secchio con acqua e sapone.
Per prevenire la presenza di cimici sono utili zanzariere alle finestre e bisogna chiudere eventuali buchi, magari applicando reti a maglia fine dove sono necessarie prese d’aria, ad esempio per la cucina.
Naturalmente contrastare le cimici nell’orto durante la stagione estiva e all’inizio dell’autunno permette di avere anche meno cimici che col freddo cercheranno di entrare in casa.
Articolo di Matteo Cereda. Illustrazione di Marina Fusari.
Esaustivo ben fatto. Saluti
Si molto interessante visto che io o parecchio terreno coltivato a pomodori cavoli e via dicendo grazie
Vorrei sapere se posso mettere la trappola vixino casa e in questa stagione
Ciao Grazia, la trappola non va messa troppo vicino all’abitazione, perché richiama le cimici. Ha senso messa a inizio stagione, non in autunno.