Le piante coltivate possono subire gli attacchi di alcune patologie, chi coltiva l’orto si sarà sicuramente confrontato con l’ammalarsi delle sue coltivazioni. Le cause di queste malattie possono essere differenti: batteri, funghi o virus.
Tra le patologie che colpiscono le piante quelle di origine virale molto più difficili da controllare rispetto a quelle fungine o batteriche, perché non esistono prodotti consentiti in agricoltura biologica utili a contrastarle. Di conseguenza è molto importante attuare tutte le strategie preventive che ci consentono di limitare al massimo l’arrivo di virosi e i danni che queste possono provocare sugli ortaggi.
In questo articolo approfondiremo la descrizione dei virus, impareremo a riconoscere i sintomi tipici sulle piante, e soprattutto elencheremo le misure preventive più efficaci per evitare l’insorgere delle virosi. Infine elenchiamo qualche esempio tra le più comuni patologie virali che possono verificarsi nell’orto.
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Cosa sono i virus
I virus sono esseri di dimensioni estremamente piccole e per sopravvivere sono obbligati ad infettare altri esseri viventi, comprese le cellule vegetali.
Dipendono in tutto dalla cellula ospite, e una volta entrati in questa, avviano la loro riproduzione a spese dell’energia della cellula stessa. I nuovi individui possono emigrare in cellule confinanti e dare avvio ad un nuovo ciclo replicativo. In questo modo si ha la diffusione dei virus nell’intera pianta, con un’accelerata nel momento in cui il virus infetta i vasi linfatici. Poi arriva anche il momento in cui il virus ricerca un nuovo ospite e di conseguenza si ha l’infezione di nuove piante.
Esistono moltissimi virus diversi, anche l’organismo umano può essere infettato da questi patogeni. A scanso di equivoci bisogna precisare che i virus responsabili delle patologie vegetali non infettano l’uomo. Quindi non dobbiamo preoccuparci di esser contagiati dalle malattie virali dell’orto.
Sintomi delle virosi e danni alle piante
I sintomi delle virosi sono piuttosto diversi, dato che i virus che colpiscono le diverse piante possono essere molti. I più tipici segnali sono:
- giallumi delle foglie;
- accartocciamenti fogliari;
- nanismo della pianta;
- deformazioni a carico di vari organi.
Non si trovano rimedi in grado di guarire piante affette da virosi, neppure i trattamenti chimici sono efficaci nella maggior parte dei casi. Per cui bisogna sapere che una pianta infetta non si può curare. Per questo l’unica possibilità per tenere l’orto sano è quella di prevenirle al massimo questo genere di patologia. Possiamo farlo con una corretta coltivazione, scopriamo quindi quali sono le attenzioni da avere per una prevenzione davvero efficace.
Attenzione ai vettori
La maggior parte delle virosi è trasmessa da insetti fitofagi, soprattutto da quelli ad apparato boccale pungente succhiante come gli afidi, i quali si nutrono dei succhi vegetali. La lotta agli afidi, che di per sé provocano un danno diretto ad ortaggi, piante da frutto e specie ornamentali, è quindi molto importante. Fortunatamente ci sono molti metodi a basso impatto ambientale per tenerli a freno, come l’irrorazione di estratti di ortica, di aglio e di peperoncino piccante, o il sapone di Marsiglia per una difesa più sicura.
Il ruolo degli insetti predatori, come coccinelle, sirfidi e crisope, è da tenere in grande considerazione e si favorisce evitando di trattare l’ambiente con insetticidi non selettivi.
Altri insetti potenzialmente vettori di malattie virali sono i tripidi e gli aleirodidi come Bemisia tabaci, la piccola mosca bianca che si trova soprattutto nelle colture in serra. In questi ambienti possiamo contrastarla mediante le trappole cromotropiche, altrimenti è utile trattare le piante colpite con Azadiractina (olio di neem).
Disinfettare gli attrezzi
I virus possono essere trasmessi da una pianta all’altra molto facilmente tramite attrezzi contaminati, quali cesoie e coltelli.
È buona norma quindi disinfettarli accuratamente ogniqualvolta si utilizzino per eliminare parti o estirpare piante malate. Nel dubbio che si tratti o meno di una patologia virale è sempre bene essere prudenti e disinfettare comunque le lame.
Estirpare subito le piante colpite
Dato che le piante malate da virosi tendono ad infettare quelle ancora sane, appare chiaro quanto sia importante identificarle quanto prima ed eliminarle, per destinare i resti alla raccolta del verde.
Non bisogna aver paura di perdere una pianta: se questo significa salvare il resto della coltivazione da una virosi si tratta di un sacrificio ben ripagato.
Per concludere, appare chiara l’importanza di tenere sotto controllo gli insetti nocivi, pur con metodi e mezzi a basso impatto ambientale, e tenere sempre sotto osservazione le piante per scorgere i primi sintomi di un’avversità.
Conoscere quali sono le principali virosi è utile: riconoscerle infatti ci permette di reagire tempestivamente togliendo la pianta, e di evitare di perdere tempo in inutili trattamenti. Elenchiamo quindi alcune tipiche malattie virali di orto e frutteto.
Virus del mosaico comune del cetriolo (CMV)
Il virus del mosaico comune che viene indicato con la sigla CMV (dall’inglese Cucumber mosaic virus) viene attribuito al cetriolo, anche se è una patologia in grado di diffondersi molto e per questo bisogna prestare particolare attenzione.
Oltre al cetriolo, tra le cucurbitacee colpisce soprattutto zucchina e zucca, ma in realtà è un virus capace di infettare molte altre specie orticole: peperone, melanzana, pomodoro, spinacio, sedano, pisello ed altri. Tra le ornamentali possiamo trovarlo su dalie, aster e gladioli, così come su erbe spontanee.
Il lembo fogliare delle piante infette appare bolloso, malformato ed inspessito, e vi si nota la tipica decolorazione a mosaico.
Virus del mosaico giallo dello zucchino (ZYMV)
Questo virus viene indicato con ZYMV (Zucchini yellow mosaic virus). Le foglie assumono una mosaicatura gialla, si accartocciano fortemente ai margini e le piante riducono fortemente il loro sviluppo. Sul frutto dello zucchino si notano spaccature longitudinali, mentre sul melone delle screpolature e mosaicature nella buccia e nella polpa delle masse indurite e semi piccoli e deformi. È un virus trasmesso da Bemisia tabaci, motivo per cui la lotta a questo insetto risulta importante.
Virus del mosaico della lattuga (LMV)
Questa virosi, indicata con LMV (Lettuce mosaic virus) è un tipico problema delle insalate. Si nota una mosaicatura gialla del lembo fogliare e necrosi nella nervatura centrale. Nelle varietà a cappuccio il cespo non riesce a formarsi bene.
Virus Y della patata (PVY)
La più frequente virosi delle patate è il virus Y o PVY (Potato virus Y). È presente in vari ceppi, e quanto questa malattia si presenta, può rivelarsi pericolosa, tanto da ridurre la produzione di patate a metà o oltre.
I danni maggiori si verificano quando si piantano tuberi già infetti, e per questo bisogna stare molto attenti quando si riutilizza parte del raccolto come tubero seme: allo scopo è buona norma praticare il pregermogliamento, con quale possiamo distinguere i tuberi sani dai germogli più corti e tozzi, da quelli colpiti dai virus, che mostrano invece germogli sottili e allungati. Le foglie delle piante di patata colpite da virus restano piccole e grinzose, per poi avvizzire. Anche in questo caso gli afidi possono fungere come vettori.
Arricciamento maculato del carciofo (AMCV)
AMCV (Artichoke mottled crinkle virus) è un virus che troviamo spesso sul carciofo. Questa patologia causa bollosità, ingiallimenti fogliari e malformazioni del capolino (la parte del carciofo che si raccoglie).
Nella carciofaia le malattie sono particolarmente gravi, essendo una coltivazione perenne. L’arricciamento maculato si trasmette molto, oltre che da piante già infette, anche dai resti lasciati a decomporsi sul terreno, che devono invece essere prontamente rimossi.
Tristeza degli agrumi
Anche il frutteto può esser colpito da malattie virali. Una virosi nota in campo agrumicolo è la Tristeza, malattia molto dannosa quando si presenta, perché può portare al disseccamento di molti esemplari di arancio, limone o altro agrume.
Le piante affette inizialmente rallentano il loro sviluppo, le foglie poi ingialliscono e si distaccano, e se il virus colpisce l’apparato radicale la capacità di assorbire l’acqua da parte della pianta risulta compromessa. La trasmissione della malattia è causata da afidi.
Flavescenza dorata della vite
La flavescenza dorata della vite non sarebbe propriamente una virosi: è una patologia causata da fitoplasmi, organismi un tempo confusi con i virus ma che in realtà sono dei microrganismi simili ai batteri. Anche loro come i virus possono sopravvivere all’interno di altri esseri viventi, e nello specifico all’interno dei vasi linfatici (floema).
Questa malattia, che nella vite causa ingiallimenti, accartocciamenti fogliari e difficoltà nella lignificazione dei rami, è trasmessa da un altro insetto, la cicalina Scaphoideus titanus, per la quale è prevista la lotta obbligatoria.
Articolo di Sara Petrucci
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