La mosca della cipolla è uno dei parassiti chiave delle cipolle e delle altre liliacee e purtroppo può risultare particolarmente dannoso.

Come ben sanno tutti i coltivatori di orti, le cipolle vengono coltivate non soltanto per il consumo immediato ma anche con l’aspettativa di farne una scorta per mesi e quindi non sarebbe affatto piacevole che il raccolto venisse rovinato dagli insetti nocivi come questo.

mosca della cipolla

Diventa quindi importante prevenire i suoi attacchi ed eventualmente difendere le piante con mezzi adeguati, anche in un orto biologico. Scopriamo quindi come identificare la mosca della cipolla e provvedere alla difesa delle piante con metodi eco-compatibili, prima di tutto mediante una valida prevenzione.

Mosca della cipolla (Delia antiqua): caratteristiche

La mosca della cipolla (Delia antiqua) è un insetto che fa parte dell’Ordine dei ditteri, proprio come altre mosche parassite (la mosca del cavolo, la mosca del ciliegio, del sedano, della carota e così via).

Gli insetti adulti, di colore grigiastro e lunghi 6-7 mm, compaiono dopo aver svernato come pupe nel terreno, verso marzo-aprile, quanto le temperature del suolo superano i 7-8 °C. Le femmine depongono le uova sul terreno, singole o a gruppetti, al colletto delle piante o appena vicino.

Dopo un numero di giorni variabile da 3 a 8 nascono le larve, che sono prive di zampe, microcefale e di colore bianco-giallastro. Queste raggiungono la maturità in 2 o 3 settimane, a seconda delle temperature, per poi passare allo stadio intermedio, ovvero quello di pupa. A maggio diventano adulti, che daranno vita alla seconda generazione dell’anno.

In totale la mosca può compiere fino a 4 generazioni all’anno, con larve che restano attive fino alla fine di novembre. La generazione più dannosa per gli ortaggi di solito è la prima.

Quali colture colpisce

Potremmo essere portati a pensare che la mosca della cipolla colpisca solo questa specie, per via del nome.

Certamente si tratta di uno tra i peggiori insetti parassiti della cipolla, ma può danneggiare anche l’aglio, il porro e lo scalogno, parenti della cipolla perché appartenenti alla stessa famiglia (liliacee).

Danni della mosca

Le larve infestano i bulbi e le foglie delle liliacee nutrendosi dei tessuti vegetali.

Il danno maggiore, come possiamo facilmente intuire, è a carico delle giovani piantine, che in certi casi non riescono più a riprendersi. Ma anche sulle piante che si trovano ad uno stadio di sviluppo più avanzato il danno può essere serio, portandole ad ingiallimenti e ad attacchi secondari da parte di altri agenti patogeni, come i marciumi batterici.

Come prevenire la mosca della cipolla

Per prevenire l’arrivo della mosca della cipolla, o quanto meno per limitare al massimo la sua dannosità, è fondamentale agire per tempo, in una prudente ottica preventiva.

Questo ci consente di coltivare cipolle e altre liliacee in modo biologico, senza dover poi utilizzare insetticidi non selettivi e impattanti. Tra le misure preventive, alcune sono le stesse che pratichiamo per ogni ortaggio, altre sono più specifiche nei confronti di questo parassita:

  • Praticare sempre rotazioni colturali: sembra scontato, in realtà negli orti le rotazioni a volte vengono trascurate perché semplicemente di anno in anno ci si dimentica delle successioni colturali o non vi badiamo troppo. Per prevenire malattie e parassiti invece sarebbe importante annotare sempre su un diario o su uno schema grafico dell’orto che cosa si coltiva in ogni spazio, attribuendo numeri o nomi agli spazi stessi. In questo caso specifico le cipolle non devono essere coltivate su aiuole che per i 3 cicli colturali precedenti abbiano già ospitato altre liliacee.
  • Usare compost e letame ben maturi per ammendare il terreno: se questi due prodotti sono ancora freschi o decomposti solo parzialmente, le mosche ne saranno inevitabilmente attirate.
  • Consociare le cipolle con le carote. Si tratta di una delle consociazioni più note negli orti biologici, in quanto è risaputo che le due specie riescano a proteggersi reciprocamente dai loro insetti chiave dannosi. Quindi è utile impostare semine a file alternate delle due specie sull’aiuola, bancale o rettangolo di orto. Anche nella coltivazione in cassoni è possibile praticare questa consociazione positiva. La cosa che rende doppiamente interessante la consociazione è che la vicinanza della cipolla scaccia la mosca della carota, per cui possiamo dire che le piante si proteggono a vicenda.

Reti antinsetto

Realizzare delle coperture delle aiuole con reti a maglie fini può aiutare molto nella protezione delle liliacee dalla mosca. L’importante è che la rete sia fissata bene ai bordi dell’aiuola e che non restino aperture. Inoltre, questo mezzo consente contemporaneamente la difesa da più parassiti.

Trappole cromotropiche

Contro le mosche si possono utilizzare anche delle trappole di colore giallo, come i rettangoli cosparsi di colla, oppure le trappole cromotropiche alimentari come Tap Trap e Vaso Trap, che attirano l’insetto sia in virtù del colore sia per l’esca immessa all’interno della bottiglia o del barattolo che si applicano al tappo trappola di colore giallo.

Insetticidi biologici contro la mosca della cipolla

Se non fossero sufficienti gli espedienti di cui sopra, tra metodi preventivi, reti e trappole, bisognerebbe praticare qualche trattamento.

Tra i bioinsetticidi disponibili a cui possiamo ricorrere per un trattamento ecologico citiamo sicuramente l’azadiractina, conosciuta anche come olio di neem. Il prodotto è abbastanza costoso, in teoria per l’uso professionale per la cipolla è registrato sui tripidi, altri insetti dannosi facilmente presenti, ma è efficace anche contro la mosca e non lascia residui inquinanti.

In ogni caso prima dell’uso è importante leggere attentamente tutte le indicazioni presenti in etichetta, sia per le dosi da utilizzare sia per le modalità.

Un’alternativa agli insetticidi sono trattamenti con nematodi entomopatogeni, che possono attaccare la mosca della cipolla.

Articolo di Sara Petrucci, illustrazioni di Marina Fusari.